FIGLIO DI DIO – FIGLIO DELL’UOMO E
FRATELLO NOSTRO
La tua pazienza è grande.
Ascoltami!
“Sono dalla parte dei poveri”
Poveri e basta senza aggettivi
ed interpretazioni varie.
Quelli – tanto per intenderci
– che sono senza lavoro – quelli dalla vita insicura e dall’avvenire molto
incerto. Quell’avvenire che dipende esclusivamente
dal profitto degli altri.
Mi dirai: Fratello mio è
facile oggi mettersi dalla parte dei poveri
- che è poi la mia parte –, fa tanto demagogia e fa addirittura “snob”.
No. Signore – non mi
rimproverare – forse non mi sono spiegato bene.
Sono dalla parte del povero per rimanere fedele a Te che sei stato e sei
ancora il più povero del mondo; e poi perché i poveri hanno bisogno di me,
vogliono sentirmi vicino, forse, per sentire ancora Te.
Qualcuno potrà dirti che i
poveri non credono né al Padre né a Te.
Ma lo sai che di Te hanno una figurazione sbagliata? Lo sai che non
hanno letto la Tua parola, perché nessuno l’annunciata loro nel modo vero? Lo
sai che il loro “non credere” è solo esasperazione dinnanzi ad un cristianesimo
fatto di compromessi e di mezze misure?
Non sanno, per esempio, ( ma non lo sanno neanche i ricchi ai quali hai
detto: guai a voi ) non sanno che Tu sei Dio e che dalla tua felicità divina
sei sceso per incarnarti e prendere la infelicità dell’uomo. Dell’uomo hai
preso tutto – anche la tristezza – la miseria – la insicurezza – la morte. Non
hai voluto il peccato perché è il solo fatto negativo dell’uomo, ed è “non
amore”, “egoismo”, “oppressione”.
A proposito: l’Eresia più
grave è l’oppressione del povero.
E’ vero che degli uomini che
si chiamano “teologi” fanno tanta confusione e gli “interpreti” della Tua
parola ne fanno altrettanta. Ma a noi, di loro, non ce ne importa niente e le
loro elucubrazioni sono un soliloquio.
Il tuo popolo non li ascolta,
perché noi poveri vogliamo la tua parola così come è: dura, scabra, incisiva e
decisiva.
Hai detto : Se vuoi essere
perfetto vendi tutto quello che hai, dallo ai poveri e seguimi.
Mi hanno domandato di tradurre
in termini moderni questa parola.
Non sapevo rispondere – poi –
dopo aver pensato ho detto: Signore fà che possiamo, noi cristiani, operare non
per il profitto, ma solo per amore; fà che cerchiamo e facciamo la felicità
degli altri sulla base - se occorre – ( ed
occorre ), della nostra personale infelicità.
Si sono messi a ridere –
Signore – e mi hanno detto che la mia traduzione è sbagliata. Quattro in
Vangelo! E’ grave per un povero prete.
A Te non hanno dato “quattro”: Ti hanno crocefisso.
Grazie. A me è andata bene.
Certo è più facile andare in
processione con il cero acceso e il rosario fra le mani, che donare “noi stessi
agli altri”. Il tuo Francesco ha donato
le vesti preziose al suo padre ricco mercante, ( solo mercante o ladro ? ) ed
ai poveri hai donato se stesso. I poveri hanno capito, scelto e accettato.
Hanno capito che Ti seguiva davvero. Che bravo S. Francesco, Signore! Aveva
imparato leggere la tua parola nella sua
cruda realtà, senza commenti e distorsioni.
Un giorno – non lontano – un
uomo mandato da Dio Tuo Padre – un uomo il cui nome era “Giovanni” ha aperto le
porte del Tuo amore, perché tutti potessero entrare e vederti quale realmente
sei. Tu hai sorriso a Giovanni e a tutti
noi. Abbiamo veduto la Tua povertà, il Tuo dolore, la Tua croce. Abbiamo capito
che ci hai amato da sempre e che quelle porte non si potranno più chiudere.
Gesù – abbi pazienza – ancora
una domanda: - E’ vero che l’uomo senza denaro è l’immagine della morte?
Nel Tuo Vangelo mi dici di no.
Tu sei la via, la verità e la vita. Il denaro non c’entra – il denaro è la
morte.
Infatti provoca l’odio – le
guerre – la lotta di classe.
Hai detto : Riferite a
Giovanni quello che voi udite e vedete. “ I ciechi vedono, gli zoppi camminano,
i sordi odono, i lebbrosi sono mondati, i morti risorgono; ai “poveri” è
annunciata la buona novella ed è beato colui che non troverà in me occasione di
“scandalo”.
Era scandaloso non essere dalla parte del Sinedrio – è
scandaloso essere dalla parte dei
poveri.
Qui è un bel pasticcio,
Signore. Quello che dici è tutto diverso da quello che dicono gli uomini saggi.
Mi parlano di ricchezza – di proprietà – di interessi – di potenza. Costoro
sono contro di Te anche se dicono di capirti e di spiegarti. Solo chi è povero
può capirti e Ti comprende anche chi vende tutto quello che ha , chi non cerca
profitto, ma vive del suo amore per riversarlo sugli altri – suoi fratelli.
Ho parlato con Te, o Signore, perché sei presente e sei contro i sistemi
degli uomini.
E attendi con amore a
restaurare questo universo di cui sei il centro.
…. Non vi sarà più morte, né
lutto né grido, né pena esisterà più,
perché il primo mondo è sparito e vi saranno cieli e terre nuove.
Grazie di questa certezza. Il
Tuo amore vince e noi non avremo lottato invano.
Grazie anche della pazienza
con cui mi hai ascoltato. Ti saluto tanto.
Affettuosamente.
Sono il povero prete di cui sopra