“L’educazione è cosa di
cuore e Dio solo ne è il padrone”
Concretamente:
come si fa? Ecco alcune “dritte” firmate da don Bosco. Nota che si tratta di
cose adatte non solo in oratorio, ma anche - e soprattutto - nella tua
famiglia!
Ragione. Porre la ragione al centro dell’educazione umana significa,
essenzialmente, credere nell’uomo, nella sua capacità di apprendere, di
decidere liberamente. E’ un atto di fiducia e ottimismo nella persona.
Contrapposta alla ragione è l’istintività, anche emotiva: bella, certo, ma può
giocarti dei brutti scherzi.
Religione. Un elemento molto importante, in quanto orienta l’uomo a Dio
e lo rende capace di amare. Eppure anche davanti alla religione, la ragione ha
la precedenza. Diceva infatti don Bosco:
“...mai obbligare i giovani alla frequenza dei Sacramenti, ma incoraggiarli
e facilitarli nell’approccio a Gesù, facendo notare la bellezza e la santità di
quella religione che propone mezzi così semplici per costruire una società
civile”.
Amorevolezza. E’ la base di ogni
azione educativa, ma “non è sufficiente amare i giovani, occorre soprattutto
che i giovani stessi si sentano amati”. E
ancora, viceversa, “ognuno si faccia amare per educare i giovani”. Educare, quindi donarsi in modo gioioso,
trasmettendo gioia e serenità proprio con il dono di sé. Questo amore si
manifesta in una accoglienza del giovane così come egli è, con i suoi difetti e
i suoi pregi, nella sua unicità.
Il bene dell’uomo consiste nel suo perfezionamento: tutto ciò che non
costruisce e non perfeziona è deviante dalla vera finalità della vita
dell’uomo.
“Renditi umile, forte e robusto”.
“Non con le percosse, ma con la mansuetudine e l’amore”.
“Amare comprendere, compatire, perdonare”.
“Se uno non accetta sé stesso, anche con i propri limiti, non può essere
disponibile per gli altri: rimane inceppato nelle sue difficoltà”.
Questo però non significa “non tentare di migliorarsi…”.
“Volete fare una cosa buona? Educate la gioventù.. Volete fare una cosa
santa? Educate la gioventù. Volete fare una cosa divina? Educate la gioventù.
Anzi questa, tra le cose divine, è” divinissima”.