Caro Gesù Bambino,
nel rivolgermi
a Te e dirti il mio povero grazie per
l’immenso dono che la tua nascita porta in dote ad ogni uomo, mi sento bloccato
e interdetto considerando come la tua amata creatura Ti accolga, in modo
crescente, nell’indifferenza più cruda e sorda. Anzi… sembra ostentare la voglia di esserti
contro: più Tu offri la pratica
dell’amore, più Ti viene contrapposta la pratica dell’odio. Cos’altro può essere la 3^ guerra mondiale a
pezzi denunciata da papa Francesco, se non prevaricazione, avversione e volontà
di sopraffazione ad ogni costo?
Pensavo che la nozione di un Dio che discrimina gli uni a favore degli altri
fosse un’idea che, dopo gli dèi omerici schierati pro achei o pro troiani,
fosse stata abbandonata; invece, oggi, appare andare di moda; addirittura, si
va delineando un nuovo modello di santità e di martirio: più ne fai soffrire e
ne ammazzi, più le porte del paradiso si spalancheranno per accoglierti nella
gloria dell’eterno (es. kamikaze, stragisti, attentatori, rivoluzionari). Chi
ritiene fermamente che voler bene non costi niente, ma ripaghi in abbondanza e sia
in grado di cambiare il volto del mondo, è disarmato dinnanzi al fascino bieco della
forza bruta. L’amarezza che pervade,
non è causata solo dai tanti falsi profeti di un Dio che spinge a odiare, ma
anche dai singoli, tanti e tanti singoli, che hanno dimenticato come l’uomo sia
diventato sapiens quando, per
sano egoismo, ha compreso - a fatica e
con tanti tentennamenti - che
riconoscere e rispettare il vicino vuol dire non fare ciò che vorresti non fosse fatto a te.
Caro Gesù, non c’era bisogno che Tu venissi sulla terra per spiegarcelo, poiché
almeno a questo concetto - ripeto, per puro opportunismo - l’uomo c’era
arrivato, dando vita a diverse forme di civiltà. Ma a Te non bastava, infatti
hai inteso dargli un valore sacro, attraverso l’amore che tutto muove. Ora,
sempre più spesso, l’amore è un disvalore o un valore malato. Così
la famiglia, tempio del voler bene, non è più un bene primario e diventa
allargata e senza genitorialità, il rispetto tra i coniugi è un opzional
ininfluente, l’educazione dei figli non serve, perché devono imparare a
sbrogliersela da soli nella giungla della vita e i risultati si avvertono. La violenza
privata, come il femminicidio, spesso in nome dell’amore (quale?), esprime la
logica sequenzialità di un concetto di esistenza che non conosce o rifiuta il
vero obiettivo dell’essere. Quanta
regressione, culturale, etica e spirituale, nelle nostre evolute società, ma,
soprattutto, nell’uomo moderno! Verso
quale mèta il singolo e le tecnologiche società pensano di procedere con tanto
perverso attivismo?
Conclusione: più che mai, abbiamo bisogno di Te, delle tue parole lungimiranti,
dei tuoi suggerimenti; abbiamo bisogno di riscoprirti, di riconoscere la
razionalità - direi l’ovvietà - dei tuoi insegnamenti per ricostruire un mondo
vivibile e i singoli consapevoli del proprio futuro oltre il tempo,che Tu e il
Padre Tuo e nostro avete predisposto. Sii il
benvenuto per gli uomini di buona volontà, a volte, un po’ disorientati per il
clima in cui devono vivere, e per gli altri che a Te non sono meno cari, anche
se non lo sanno o fanno finta.