Se
volessimo solo elencare le apparizioni e le altre manifestazioni di Maria (come,
per esempio, la lacrimazione di un’immagine) documentate e riconosciute dalla
Chiesa come eventi straordinari (“Constat
de supernaturalitate”) non basterebbe lo spazio di un’intera Enciclopedia
Treccani. Perché? La domanda è d’obbligo e la risposta, forse, non è difficile
da argomentare. Gesù ha pianificato e dato senso a ogni particolare della sua
azione salvifica e gli Evangelisti lo hanno saputo evidenziare con cura. A
Pietro e agli Apostoli Gesù ha affidato il compito di diffondere e difendere la
sua Parola per mezzo del magistero della Chiesa. A Maria, quando dall’alto
della croce, Gesù, indicandole Giovanni quale suo figlio, le ha affidato il
ruolo di Madre dell’intera umanità. E come tale si sta comportando, mostrando
grande partecipazione e sofferenza alla sorte dell’uomo, direi, molto restio ad
accogliere i materni inviti. Mentre Pietro e i dodici, attraverso la continuità
apostolica che si esprime con gli episcopi, intesi come reali successori degli
Apostoli, proseguono la loro missione, Maria interviene in prima persona a
sollecitare, guidare, sostenere, aiutare l’uomo. E’ Lei la deputata a mantenere
i contatti diretti tra il Cielo e la terra, tra il Figlio suo e di Dio, e il
genere umano.
In
Europa negli ultimi due secoli (‘800 e ‘900) le manifestazioni più importanti,
anche mediaticamente per la notorietà e le folle di fedeli che richiamano, sono
quattro: La Salette, Lourdes, Fatima e Medjugorje. Molti i punti in comune:
Maria appare a ragazzini di età compresa tra i 9 e i 14 anni, la scelta è
sempre rivolta su pastorelli o bambini di umilissima condizione sociale, il
luogo preferito è appartato, così da favorire l’attenzione dei giovani veggenti;
la motivazione dell’apparizione è sempre il pressante invito alla preghiera,
perché gli uomini ritornino alla fede se vogliono evitare le nefaste
conseguenze legate all’agire di chi è lontano dallo stile di vita che la fede
in Cristo suggerisce e supporta. Guardando il negativo status dell’intera umanità di oggi, è facile riconoscere l’esattezza
di quelle previsioni e profezie, che ci arrivano dalla Madre di Gesù e non da
una comune mortale. La prima, forse, la meno nota, apparizione si ha a La
Salette, nella diocesi di Grenoble. Il 19 settembre 1846, nel primo pomeriggio,
Maria, liturgicamente Notre Dame de La Salette, appare a
Mèlanie Calvat e Maximin Giraud, sollecitandoli a pregare e a far pregare al fine
di allontanare le cause scatenanti di conflitti e tribolazioni. Dall’11
febbraio al 16 luglio 1858, a Lourdes, Maria instaura un lungo dialogo con
Bernardette Soubirous presentandosi, nel dialetto locale, come “Que
soyera Immaculada councepcion” (io sono l’Immacolata Concezione), quasi
a voler confermare il dogma proclamato da Pio IX quattro anni prima (otto
dicembre del 1854). Il quarto evento straordinario, sul quale la Chiesa non ha
ancora espresso il suo parere definitivo, perché ancora in atto (la Commissione
internazionale d’inchiesta diretta dal card. Ruini ha consegnato la sua
Relazione alla Congregazione per la Dottrina della Fede, il 17 gennaio 2014),
avviene in Bosnia-Erzegovina, a Medjugorje, dove sei ragazzi, oggi adulti e
sposati, dal 24 giugno del 1981 dichiarano di avere con regolarità un incontro
con la Regina della Pace. Nel messaggio del 24 marzo 2014, tra l’altro
Lei esorta: “Cari figli! Vi invito di
nuovo: iniziate la lotta contro il peccato come nei primi giorni…. Io sono con
voi e davanti al mio Figlio intercedo per tutti voi”.
Ho
lasciato volutamente per ultima la terza manifestazione di Maria che ha inizio
il 13 maggio 1917 e si conclude, dopo sei incontri mensili, il 13 ottobre,
perché nel giorno della prima apparizione, liturgicamente, si fa memoria della
Beata Vergine Maria di Fatima (Nossa Senhora de Fàtima). La
Vergine, che mostra la predilezione per le anime semplici e innocenti a cui
affidare i suoi messaggi all’umanità peccatrice, invocandone il pentimento ed
esortandola alla preghiera in riparazione delle offese fatte al divin Figlio, si
presenta intorno alle 15 di domenica 13 maggio 1917 ai fratelli Francisco e
Giacinta Marto (9 e 7 anni) e alla cugina Lucia Dos Santos (10 anni),
poggiandosi sopra un leccio ai margini di Cova
di Iria (Conca di Irìa). Sono i bambini più piccoli cui la Madonna appare,
quindi sono anche i più fragili sul piano emotivo. “Non abbiate paura, non vi farò del male”. Li rassicura. E’ Lucia a
iniziare il dialogo: “Da dove venite?”.
“Vengo dal Cielo”, è la risposta. E Lucia incalzante: “Dal Cielo! E perché è venuta fin qui?. “ Per chiedervi che veniate qui
durante i prossimi sei mesi ogni giorno 13 a questa stessa ora; in seguito vi
dirò chi sono e cosa desidero”. La conversazione continua con Lucia
intraprendente che chiede se lei e i cuginetti andranno in Paradiso e, poi,
promette di accettare le difficoltà e le sofferenze che arriveranno per la
conversione dei peccatori. Dopo aver raccomandato ai bambini di recitare ogni
giorno il rosario per ottenere la pace nel mondo, la Signora si allontana sparendo
in un globo di luce.
L’appuntamento
del 13 agosto salta, perché il sindaco di Fàtima trattiene volutamente i tre
fanciulli in gendarmeria, ma il 19, domenica successiva, i tre hanno la bella
sorpresa di vedere la Madonna a Valinhos,
dove erano andati a pascolare. Ella si preoccupa di placare subito la loro
angoscia per aver saltato l’incontro del 13. Durante tutte le apparizioni è Lucia
a conversare con la Signora; Giacinta la vede e ascolta le sue parole, ma non
parla; Francisco vede la Signora, senza ascoltarla. Alla quinta apparizione la
Signora annuncia che il 13 ottobre compirà un miracolo per tutti. La notizia
del miracolo visibile a tutti fa il giro del Portogallo, nonostante
l’anticlericalismo di molte autorità, compreso il sindaco di Fatima.
All’appuntamento
si stima che partecipino più di settantamila persone con giornalisti e
fotografi della stampa nazionale e internazionale attenti a registrare
l’avvenimento. Alla consueta domanda di Lucia: “Signora, chi siete e cosa volete da me?”. Ella risponde: “Io
sono la Signora del Rosario;
voglio una cappella costruita qui in mio omaggio; che continuino a recitare il
rosario tutti i giorni. La guerra finirà e i soldati torneranno presto alle
loro case; gli uomini non devono offendere il Signore che è già troppo offeso”.
A questo punto con un gesto delle mani indirizza un raggio di luce al sole e,
mentre lei si leva verso il cielo, i tre veggenti vedono per un attimo la Sacra
Famiglia unita e poi il miracolo del sole. Anche i settantamila, infreddoliti e
zuppi di pioggia, assistono al sole che trema, che fa movimenti rapidi e
inconsueti, estranei alle leggi cosmiche, che comincia a ballare e a roteare.
Quando tutto finisce, gli abiti bagnati dei presenti sono perfettamente
asciutti. La Signora del Rosario ha
appena dato un segno forte sulla sua reale presenza alla Cova di Iria e non
solo. Il 13 ottobre 1930 il vescovo di Leira dichiara “degne di fede le visioni dei bambini alla Cova di Iria” autorizzando
il culto alla Madonna di Fatima.
Il
31 ottobre 1942 papa Pio XII in un radiomessaggio consacra il mondo al Cuore
Immacolato di Maria e il 7 luglio 1952 consacra a Maria i popoli della Russia,
così come richiesto dalla Celeste Signora a Fatima. La storia dei tre segreti e
della predilezione del santo Papa Wojtyla per la Signora di Fatima è cronaca.