IL PAPA E I MEDIA
Quasi tutti i giornali hanno dedicato gli articoli relativi alla conferenza stampa di Benedetto XVI sull’aereo che lunedì lo portava in Camerun, alla vicenda della lotta all’AIDS ed all’uso dei preservativi.
Peraltro alterando, e non poco (ancora una volta!) le sue parole.
Hanno così trascurato altri punti significativi del dialogo con i giornalisti, ed in particolare una frase che il Papa ha pronunciato rispondendo al giornalista americano John Thavis.
Thavis, nella domanda, aveva chiesto un giudizio sulla crisi economica e finanziaria internazionale, e se il Papa intenda affrontare tale tema nella “nuova enciclica sociale” che sta preparando.
Ecco la risposta di Benedetto XVI: “Tutti sappiamo che un elemento fondamentale della crisi è proprio un deficit di etica nelle strutture economiche; si è capito che l’etica non è una cosa ‘fuori’ dall’economia, ma ‘dentro’ e che l’economia non funziona se non porta in sé l’elemento etico. Perciò, parlando di Dio e parlando dei grandi valori spirituali che costituiscono la vita cristiana, cercherò di dare un contributo proprio anche per superare questa crisi, per rinnovare il sistema economico dal di dentro, dove sta il punto della vera crisi.
E, naturalmente, farò appello alla solidarietà internazionale.
Parlerò di questo anche nell’enciclica: questo è un motivo del ritardo.
Eravamo quasi arrivati a pubblicarla, quando si è scatenata la crisi e abbiamo ripreso il testo per rispondere più adeguatamente, nell’ambito delle nostre competenze, nell’ambito della Dottrina sociale della Chiesa, ma con riferimento agli elementi reali della crisi attuale.
Così spero che l’enciclica possa anche essere un elemento, una forza per superare la difficile situazione presente”.
Da tempo si parla dell’enciclica sociale di cui si conosce anche il titolo, “Charitas in Veritate”.
Ma, se non andiamo errati, è questa la prima volta che il Papa parla non solo del ritardo nella pubblicazione, bensì anche di un aggiornamento del testo per la necessità di valutare la crisi alla luce del pensiero sociale cristiano.
Questa invece la risposta alla domanda sull’AIDS, ben diversa da quanto è stato scritto da molti giornali: “Direi che non si può superare questo problema dell’AIDS solo con slogan pubblicitari. Se non c’è l’anima, se gli Africani non si aiutano, non si può risolvere il problema con la distribuzione di profilattici: al contrario, il rischio è di aumentare il problema.
La soluzione può trovarsi solo in un duplice impegno: una umanizzazione della sessualità, cioè un rinnovo spirituale e umano che porti con sé un nuovo modo di comportarsi l’uno con l’altro, e una vera amicizia anche e soprattutto per le persone sofferenti, la disponibilità, anche con sacrifici, con rinunce personali, ad essere con i sofferenti”.
Egidio Banti