La parola che rimane nei
nostri cuori, che illumina la nostra vita si leva ancora sul cielo tenebroso
dell’universo umano che spinge ogni uomo di buona volontà ad alzare lo
sguardo e contemplare l’avvento di Dio.
Coraggio, debole uomo, lascia un po’ le tue occupazioni, sottraiti un
poco al tumulto dei tuoi pensieri. Allontana ora le opprimenti preoccupazioni,
guarda e ascolta.
Renditi libero per Dio, riposa in Lui.
Abramo e Mosé, sono per noi l’esempio
vivente di quegli uomini che hanno incontrato Dio. Tutta la loro vita è stata
sconvolta da questo incontro. Questo può
realizzarsi anche al più umile livello di ogni vita che sia veramente
cristiana. Il più piccolo nel Regno dei
Cieli può raggiungere il più grande dei Patriarchi. In ogni vita arriva il momento, arrivano vari
momenti nei quali o ci si accorge che
Dio sta passando vicino o lo perdiamo
per sempre. Noi aspettiamo Dio da una parte, ed Egli arriva dall’altra. Noi lo
aspettiamo nelle cose grandi, ed Egli si
trova in quelle che noi trascuriamo. Ci aspettiamo di essere abbagliati da una
grande luce e invece ci accorgiamo di entrare nell’ombra. Noi lo attendiamo
nelle grandi cose della vita, ed Egli invece è presente nelle umili occupazioni
quotidiane. Lo cerchiamo lontano, ed è vicino, lo cerchiamo nelle altezze
sublimi ed è in basso. Dio non finirà mai di stupirci. Le sue vie, i suoi pensieri sono
infinitamente diversi e superiori ai nostri, non solo ci sorprendono, ma
possono giungere qualche volta a scandalizzarci…. È necessario ammettere che
l’incontro con Dio va approfondito in tutti i suoi aspetti, e che deve essere
riconosciuto tanto diverso e tanto vicino nello stesso tempo. Sempre diverso e
sempre vicino negli avvenimenti, perché certamente Egli non li guida alla
nostra maniera e ciononostante è presente anche nei fatti più insignificanti
della nostra vita. Questi caratteri del nostro incontro con Dio non devono
venir meno neppure di fronte al fatto inaudito dell’Incarnazione: vi devono
anzi trovare un potenziamento. Senza dubbio Cristo sarà l’Emmanuele, il Dio con
noi. Dio veramente vicino a noi, così
vicino adesso da diventare addirittura uno di noi. “Dio si è fatto come noi,
per farci come Lui …” Però nello stesso
tempo, e questo è il suo mistero, Egli resta totalmente diverso: “ il Verbo si
è fatto carne ed ha abitato tra noi”.
Dio è vicino a noi in Gesù Cristo, Maria l’ha portato in grembo, gli
apostoli lo hanno visto, l’hanno toccato, gli uomini l’hanno preso e
crocifisso. Egli è in tutto simile a noi, soffre come noi, piange come noi,
muore come noi. E ciononostante Egli
resta sempre diverso, diverso perfino nella somiglianza e così sconcertante nella
sua presenza che “i suoi non l’hanno
riconosciuto” ….. Essi l’avrebbero voluto al proprio livello, Egli invece li
supera. Essi l’avrebbero voluto un capo politico, come liberatore temporale, ed Egli porta la liberazione del mondo e la salvezza
eterna. L’avrebbero voluto grande di una grandezza umana, potente di una
potenza umana, ed Egli è apparso assolutamente piccolo, perché Egli era grande
presso Dio. Nel più grande
nascondimento, perché infinitamente glorioso. Nella più assoluta piccolezza,
perché infinitamente grande. Nella più grande debolezza, perché infinitamente
forte. La Potenza di Dio si manifesta nella povertà di Gesù Cristo, nella quale
nulla rimane se non l’immensità del
Dono.
Coraggio, accettiamo con gioia questo immenso dono di Dio che ancora una volta
viene fatto alla nostra vita.