06 giugno SANTISSIMO CORPO E
SANGUE DI CRISTO
Solennità CORPUS DOMINI
Mc. 14,12-16.22-26 Anno B - colore liturgico BIANCO
QUESTO E’ IL MIO CORPO – QUESTO
E’ IL MIO SANGUE.
La stupenda solennità del CORPUS
DOMINI, che oggi celebriamo, è collegata da un filo d’Amore al mistero
dell’Incarnazione e alla festa della
Pasqua di Resurrezione.
L’Amore Immenso che Dio Padre ha
per noi Lo ha portato a nascondere la sua Divinità nella carne di un uomo e lo stesso Amore, che oltrepassa ogni
immaginazione, lo ha portato a far macerare, tramite una sofferenza disumana,
la sua stessa carne di uomo, offerta a noi nella persona di Gesù Cristo Figlio
Suo nella Passione, per poi sublimarla e riacquistare il suo sfolgorante
splendore nella Resurrezione: è la Passione che rende possibile la
Resurrezione.
Tutti i Sacramenti sono dono
della Grazia di Dio, ma il Sacramento che li alimenta tutti dell’Amore di Dio è
il Sacramento dell’Eucarestia che oggi celebriamo.
L’Eucarestia è un grande Mistero,
è un grande Dono d’Amore è una grande opportunità di Salvezza; la sua grandezza
la possiamo solo intuire ed avvicinare con estrema umiltà e perenne gratitudine.
Queste poche parole prese dal
libro della *Serva di Dio Luisa Piccarreta
*“Le 24 Ore della Passione di N.S.G.C.” - esattamente dalla 4^ora (la Cena
Eucaristica) possono avvicinarci con più consapevolezza a questo meraviglioso
evento salvifico:
“Mio Gesù... Ti vedo,
cuor mio, che prendi un aspetto tutto nuovo e non mai visto: la tua Divina
Persona prende un aspetto tenero, amoroso, affettuoso; i tuoi occhi sfolgorano
luce, più che se fossero soli; il tuo volto roseo è splendente……... Un Dio che
crea, non il cielo o la terra, ma sé stesso... E dove? Dentro la materia corruttibile
di poco pane e poco vino”
13 giugno XI DOMENICA DEL TEMPO
ODINARIO
Mc. 4,26-34 Anno B – colore liturgico VERDE
COME UN UOMO CHE GETTA IL SEME SUL TERRENO
E’ Dio Padre che ha gettato il seme della Salvezza sulla terra. Il
suo primo pezzo di terra che ha seminato è stato il seno Immacolato della
Vergine Maria, dove Lui, come seme, in quel seno materno si è fatto uomo, e
come uomo si è donato al mondo nascendo, crescendo e trovando nel mondo la sua
collocazione salvifica nel Golgota, sulla croce: unico albero della vita che
nasce dal più piccolo di tutti
i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più
grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del
cielo possono fare il nido alla sua ombra.
Chi mangia i frutti
di questo albero, che sono il suo stesso Sangue e la sua Carne, diviene vita
eterna già su questa terra.
Con queste poche
parole prese dal libro della *Serva di Dio Luisa Piccarreta *“Le 24 Ore della
Passione di N.S.G.C.” - esattamente dalla 18^ ora ( Gesù abbraccia la
croce...) - proviamo a comprendere la
grandezza e lo spessore della croce, l’albero seminato e curato da Dio Padre,
perché diventi per tutti albero della vita:
“Già ti fanno trovare
pronta la Croce, ……. con amore la guardi e con passo franco ti avvicini ad
abbracciarla. Ma prima la baci e, correndoti un brivido di gioia per la tua SS.
Umanità, con sommo tuo contento ritorni a guardarla e ne misuri la lunghezza e
la larghezza... In essa stabilisci la porzione per tutte le creature,….. non
potendo contenere l’amore con cui le ami, baci di nuovo la Croce e le dici:
“Croce adorata, finalmente ti abbraccio! Eri tu il sospiro del mio Cuore, il
martirio del mio Amore;….. Croce Santa, eri tu la meta dei miei desideri, lo
scopo della mia esistenza quaggiù. In te concentro tutto l’essere mio, in te
metto tutti i miei figli, e tu sarai la loro vita e la loro luce, la difesa, la
custodia, la forza; tu li sovverrai in tutto e gloriosi me li condurrai nel
Cielo... O Croce, Cattedra di Sapienza, tu sola insegnerai la vera santità, tu
sola formerai gli eroi, gli atleti, i martiri, i santi. Croce bella, tu sei il
mio trono, e dovendo Io partire dalla terra, rimarrai tu in vece mia. A te do
in dote tutte le anime; custodiscimele, salvamele, a te le affido.”
20 giugno XII DOMENICA DEL TEMPO
ORDINARIO
Mc. 4,35-41 Anno B – colore liturgico VERDE
MAESTRO, NON T’ IMPORTA CHE SIAMO
PERDUTI?
La barca che
attraversa il lago con i discepoli e Gesù è la Chiesa. La traversata non è
tranquilla perché scoppia una tempesta,
le forze del male si scatenano contro di essa, la barca si riempie d’acqua: è
la fine? L’acqua che sale toglie il respiro agli apostoli che temono di perdere
la vita…. Gesù dorme e loro hanno paura e giungono persino a pensare che non
sarebbero mai riusciti a vedere la riva e che non avrebbero mai dovuto prendere
il largo su quella barca.
Quando si arriva a
mettere in dubbio la propria appartenenza alla Chiesa, per il timore di perdere
qualcosa che ci preme, ricordiamoci che Gesù sulla barca si sveglia, Egli è là,
come ha promesso, salva la sua Chiesa da tutte le tempeste che minacciano di
farla affondare e con la sua azione salvifica risponde continuamente alle
nostre richieste di aiuto fino ad arrivare ad offrire per ciascuno di noi tutto
il suo Sangue.
Per capire quanto
ciascuno di noi è importante agli occhi di Dio e quanto ha fatto perché nessuno
di noi vado perduto, leggiamo queste parole prese dal libro della *Serva di Dio
Luisa Piccarreta *“Le 24 Ore della Passione di N.S.G.C.” - esattamente dalla
16^ ora ( Gesù flagellato……): “Flagellato Gesù, il tuo Amore
passa di eccesso in eccesso... Vedo che i carnefici prendono le funi e ti
battono senza pietà, tanto da illividire tutto il tuo SS. Corpo, ed è tanta la
ferocia, il furore nel batterti, che sono già stanchi; ma altri due
sottentrano, prendono verghe spinose e ti battono tanto che, subito, dal tuo
Corpo SS. incomincia a scorrere a rivi il sangue; …….. Ma non basta, altri due
sottentrano ancora e con catene di ferro uncinate continuano la dolorosa
carneficina...”
27 giugno XIII DOMENICA DEL TEMPO
ORDINARIO
Mc .5,21-43 Anno B – colore liturgico VERDE
NON TEMERE, SOLTANTO ABBI FEDE !
Il brano evangelico
di oggi narra di un Gesù profondamente coinvolto in due storie di donne,
colpite dalla morte e dalla sofferenza. Propone infatti due miracoli di Gesù
legati uno all’altro da un’unica volontà salvifica e dallo stesso schema
pedagogico, poiché possiamo dire che il loro messaggio è complementare. Si
tratta di due donne: una all’inizio della sua vita, l’altra quasi al termine
della sua vita a causa di lunghe sofferenze patite. Né l’una né l’altra possono
più essere salvate dagli uomini. Dalla grave particolarità della situazione
fisica delle due infelici i due miracoli non si presentano come solo semplici
gesti di misericordia, ma nascondono una rivelazione più alta: l’umanità
peccatrice è liberata dai suoi mali dall’Amore Paterno e Salvifico di Dio ed è
invitata da Lui a non temere, e a continuare solo ad aver fede, poiché per Dio
nulla è impossibile.
L’invito di Dio ad
avere fede si concretizza con la supplica a Dio per la Salvezza di una persona
cara o per se stessi, una supplica che diventa nell’azione adorazione,
espiazione, richiesta di grazia e ringraziamento.
In questo cose come
sempre Gesù è maestro, è da Lui che possiamo imparare la fiducia e la docilità
del chiedere: per imparare leggiamo queste parole prese dal libro della *Servo
di Dio Luisa Piccarreta *“Le 24 Ore
della Passione di N.S.G.C.” - esattamente dalla 4^ ora ( la Cena
Eucaristica…..) “Padre
Santo, grazie ti siano rese, ché sempre esaudisci il Figlio tuo. Padre Santo,
concorri con me. Tu, un giorno, mi mandasti dal Cielo in terra ad incarnarmi
nel seno della Mamma mia, per venire a salvare i nostri figli; ora permettimi
che m’incarni in ciascun’ostia, per continuare la loro salvezza ed essere Vita
di ciascuno dei miei figli... Vedi, o Padre? Poche ore restano della mia Vita:
chi avrà il cuore di lasciare i miei figli orfani e soli? Molti sono i loro
nemici, le tenebre, le passioni, le debolezze cui vanno soggetti. Chi li
aiuterà? Deh, ti supplico, che rimanga in ciascun’ ostia, per essere vita in
ognuno e quindi mettere in fuga i nemici, ed essere loro luce, fortezza ed
aiuto in tutto... Altrimenti, dove andranno? Chi li aiuterà? Le nostre opere
sono eterne, il mio amore è irresistibile; non posso né voglio lasciare i miei
figli”.
*Per
informazioni sulla Servo di Dio Luisa Piccarreta e i suoi scritti visita il
sito https://www.divinavoluntas.net/