“L’Eucarestia sorgente di ogni
gioia”
Contro ogni apparenza, a
disfida dei sensi che vengono meno, ecco il Cristo in un po’ di pane; in una
briciola di materia creata, l’Incarnato; l’Invisibile in un attimo del
visibile; l’eterno in qualche cosa che appartiene al tempo.
La nostra spiritualità ne esce illuminata e commossa, e la nostra mentalità è
quasi addestrata a “vedere” una realtà incontenibile nella cornice che ho
davanti e che mi occupa i sensi: una realtà che trabocca e che veramente
incomincia ad essere almeno in quel “senso” che per me è l’unico “senso” quando
finisco di vedere, di toccare, di pensare, di ragionare.
Solo allora sono un “evaso” nel significato umano della parola, uomo libero.
Il fatto del Cristo nell’Ultima Cena m’introduce, senza che me ne accorga in
quel mondo incommensurabile, che i piccoli uomini si sforzano di uccidere con
la scusa che è il mondo dei sogni. Forse non si è mai cosi desti, né cosi vivi,
né così veri come quando di sogna. Non è certo un sogno quando, chino sulla più
piccola creatura, il suo quasi niente ci si sprofonda sotto lo sguardo, e
qualche cosa che ci ricorda la meraviglia del mondo infinito ci sorprende e ci abbaglia?
La briciola diventa un mondo: la presenza che “indica” il mistero!
C’è qualcosa di eucaristico in ogni creatura; e chi sorretto dalla fede, scorge
la presenza del pane consacrato, finisce per accorgersi che tutto è mistero, e
che ciò che tocco e capisco non è che l’attimo, l’apparenza, il velo di una
realtà che infinitamente mi sorpassa.
Quando uscirò oggi dalla Chiesa, il mistero, visto e adorato nell’ostia,
rifulgerà ovunque; e questo povero mondo, diventato tragicamente troppo triste
e oppresso perché troppo materialista e superficiale, si allargherà e ogni
creatura prenderà le proporzioni della briciola di pane…davanti al quale mi
sono inginocchiato adorando….
Il mistero di oggi e di tutti i giorni e la novità di oggi e di ogni giorno; un
riaffacciarsi dell’effimero sull’eterno, del mortale nell’immortale, la primavera
divina sull’inverno del tempo: la presenza dello spirito che ricrea le cose
restituendole alle ingenue proporzioni del pensiero divino…
E’ piccola l’ostia, e basta per Dio. Anche una briciola gli basta. E allora la
briciola vale tutto, tutto l’amore. Meravigliati e stupiti da così grande
miracolo guardiamo all’Eucarestia come alla fonte di ogni gioia.