06 DICEMBRE 2020 II DOMENICA DI AVVENTO
ANNO B Mc. 1,1-8
Colore liturgico VIOLA
Questa è la buona
notizia che ci dona Giovanni attraverso il Vangelo di oggi: “Viene dopo di me
colui che è più forte di me”
Viene il Signore con potenza, ma con la potenza della Tenerezza; una Tenerezza
Vivifica che gestisce e forgia la forza dell’uomo che il più delle volte produce
solo dolore. Viene il Signore, viaggiatore dei secoli e dei cuori, viene come
seme che diventa albero, come lievito che solleva la pasta, come profumo di
vita per la vita. Viene il Signore nel tempo senza tempo e nello spazio senza
limiti e contemporaneamente nella povertà di tutti i giorni per farci vedere i
cieli riflessi in una goccia di rugiada. Il Signore si avvicina ed é da questa
buona notizia che si può ricominciare: se qualcosa di doloroso è accaduto nella
nostra vita la Tenerezza di Dio annuncia che è possibile, per tutti, tornare a
vivere e che il Vangelo ne possiede la chiave.
La buona notizia è una storia ricolma di futuro buono per il mondo, perché il
Signore è sempre più vicino, vicino come un abbraccio che avvolge di calore la
vita e la profuma con dolci pensieri.
8 DICEMBRE 2020
IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA VERGINE MARIA
SOLENNITA' Lc.1,26-38
Colore liturgico BIANCO
Il sì di Maria è l’Eccomi
che cambia la storia.
Il cristianesimo inizia in una casa di Nazareth con le parole che
l'angelo rivolge a Maria e con il suo invito a rallegrarsi, a gioire ed ad
essere felice, perché grazie alla sua docilità entrerà nella storia di ciascuno
di noi la possibilità di fare della nostra vita un capolavoro prendendo come esempio
la vita di Gesù Nostro Signore, Figlio di Dio e di Maria Vergine, Madre di Dio
e Corredentrice della nostra Salvezza. Questo periodo che stiamo vivendo ci
invita ad aprirci alla gioia perché Dio come Padre premuroso ci ha voluto
donare una Madre che ci ama senza limiti. Questa solennità che stiamo celebrando
è la prova che siamo amati da Dio da sempre e per sempre buoni e meno buoni,
piccoli o grandi, tutti continuamente riempiti di cielo.
13 DICEMBRE 2020 III
DOMENICA DI AVVENTO
ANNO B GAUDETE Gv. 1,6-8.19-28
Colore liturgico
ROSACEO
La curiosità degli
osservatori di Giovanni, li confonde a tal punto che non riescono a vedere la
Luce che il profeta anticipa ed emana in ogni suo gesto, non riescono a
percepire il messaggio che si è impegnato ad annunciare nella verità e a costo
della propria vita. La loro domanda insistente: Tu, chi sei? soffoca tutto e
gli impedisce di capire, perdendo la grande occasione di dare un senso alla
loro esistenza. Anche noi rischiamo di perderci cercando ostinatamente la
risposta alla domanda decisiva: Io chi sono? Ma noi non siamo la persona
prestigiosa che desideriamo di essere né l'insignificante che temiamo di
essere; non siamo ciò che gli altri pensano di noi, non siamo il nostro ruolo.
Come Giovanni possiamo trovare la nostra identità diventando “Voce” che si
mette docilmente al servizio dell’Unica Parola che è Dio.
20 DICEMBRE 2020 – IV
DOMENICA DI AVVENTO
ANNO B Lc.1,26-38
Colore liturgico VIOLA
L’attesa si sta
esaurendo, si avvicina il compimento della promessa fatta da Dio: la venuta
nella storia di ciascuno di noi del Salvatore che nasce Uomo per portare la
Salvezza dell’Unico Dio, che anche se potendo fare tutto da solo, vuole
condividere con noi la sua opera di redenzione chiedendo la nostra
collaborazione: lascia spazio alla disponibilità di Giuseppe ad essere padre
protettivo e chiama Maria alla maternità divina esaltando la sua docilità.
Dio pone la sua dimora fra gli uomini esercitando il Suo Amore per noi e
utilizzando la nostra fattiva disponibilità che con libertà filiale ci esorta a
celebrare ed invocare il Natale di Nostro Signore Gesù Cristo: vieni a noi o Salvatore,
la terra ti attende, noi ti attendiamo, la tua venuta ristorerà le nostre
sofferenze, i nostri mali, Tu solo sei la nostra Salvezza, Tu solo puoi fare di
noi, figli tuoi prediletti per l'eternità beata.
25 DICEMBRE 2020 NATALE DEL SIGNORE SOLENNITA’
MESSA DELLA NOTTE Lc.2,1-14
Colore liturgico BIANCO
“Non temete, ecco vi
annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella
città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno:
troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia”. Soltanto
la contemplazione può semplificare la nostra preghiera per arrivare a
constatare la profondità della scena e del segno che ci è dato.
Una mangiatoia, un bambino, Maria in contemplazione, Giuseppe in adorazione:
E tutto questo è voluto da Dio, Egli ha scelto la povertà, la nudità.
Ha disprezzato la considerazione degli uomini, quella che proviene dalla
ricchezza, dallo splendore, dalla condizione sociale. Nessun apparato, nessuno
splendore esteriore.
“Il suo Amore per me ha umiliato la sua grandezza.
Si è fatto simile a me perché io lo accolga.
Si è fatto simile a me perché io lo rivesta”
(Cantico di Salomone).
Per capire, io devo ascoltare lui che mi dice:
“Per toccarmi, lasciate i vostri progetti...
Per vedermi, lasciate i vostri sistemi di televisione...
Per sentire le pulsazioni del divino nel mondo, non
prendete strumenti di precisione...
Per leggere le Scritture, lasciate la critica...
Per gustarmi, lasciate la vostra sensibilità...”
Ma credete e adorate. (Pierre Mounier).
27 DICEMBRE 2020
SANTA FAMIGLIA DI GESU’, MARIA E GIUSEPPE
ANNO B FESTA LC. 2,22-40
Colore liturgico
BIANCO
Oggi, grazie alla
Parola del Signore, siamo tutti a Gerusalemme insieme a Maria e Giuseppe e
partecipiamo nel tempio all’offerta al Signore del piccolo Gesù. Il vecchio
Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, prende il bambino Dio nelle sue braccia
e, convinto di avere ottenuto la realizzazione di tutte le sue speranze,
ringrazia e benedice Dio, esprimendo tutta la sua riconoscenza e la sua lode al Signore “perché i suoi occhi avevano visto
la Salvezza”.
Continuiamo a far vivere la fede e la riconoscenza di Simeone per il Signore
celebrata nel tempio, avvolgendo e proteggendo, con la nostra cura e la nostra
attenzione, ogni bambino dandogli amore incondizionato per poter dire di
ciascuno che “crescerà e si
fortificherà, pieno di sapienza, e la grazia di Dio sarà sopra di lui”.
riconoscendo in tutti i bambini la dolcezza, la povertà e la fragilità di
Gesù fatto Bambino.