Caro
Gesù Bambino,
sono
già 27 anni che Ti coinvolgo nel fare il
punto sull’anno che sta per finire e ti rivelo che, stante la mia età, la
confusione che regna sovrana e la scarsa propensione del genere umano a trovare
la via giusta (sarebbe sufficiente ascoltarTi ! ), ho perso
la speranza di vedere la luce che porta fuori da un lungo tunnel tetro.
Anzi, i timori crescono, poiché le novità, quando ci sono, sono troppo spesso tristemente
di facciata o negative. Lo so che non proprio tutto è da rifare, infatti
accadono episodi che aiutano, ma appaiono le classiche eccezioni che confermano
un trend senza prospettive.
Sono giorni che sto cercando di individuare in ogni settore della società umana
qualche aspetto rassicurante e positivo. Fatica dura e quasi vana.
Sono tornati i folli attentati. Si parla di una sessantina di guerre e
guerriglie, etniche e pseudoreligiose, piccole e grandi, comunque tutte portatrici di sofferenze
indicibili e senza fine, alle quali il covid-19 ha fatto un immenso favore: non
se ne parla più, sono entrate in un comodo cono d’ombra. E i protagonisti di
questi massacri divenuti silenti, sostenuti dai loro sponsor in camicia bianca
con polsini inamidati e mani pulite, usando miserie e ignoranze ataviche,
diffondono le loro macabre iniziative in ogni continente. Stessa cosa accade per
i migranti e il dramma dei femminicidi.
Tecnologicamente è un continuo progredire, eticamente è una ripida discesa
senza freni in ogni ambito di azione da parte di coloro che sono stati creati a
immagine e somiglianza di tuo Padre. Tra le tante provocazioni-verità che
costellano la tua predicazione, hai detto ai perfetti farisei che non è impuro ciò
che entra nell’uomo, ma è impuro ciò che esce dall’uomo. Mai concetto è stato ed è più attuale, così
come l’esserti scelto quale apostolo più vicino il traditore. Basta
pensare a quello che in questi mesi affiora - ed è solo la punta di un iceberg
– dalla sede della tua casa terrena.
Papa Francesco parla senza mezzi termini della presenza nella casa del Signore di corruzione, di prevaricazione
e di perdita dello spirito evangelico dietro la teatrale perfezione dei comportamenti esteriori e dei suoi sforzi
per ripristinare un po’ di ordine. Per questa precisa ragione termina ogni
Angelus domenicale con la pressante richiesta di pregare per lui. Il carrierismo, la smania di primeggiare, la
voglia di potere da ottenere usando la fede in celati modi impropri, sembrano
diventati routine. Le tante e belle omelie tenute da costoro negli anni anche
sulla citata pagina evangelica, non somigliano al bacio di Giuda? Si dice che l’uomo nei secoli sia cambiato. E’
falso. Cambia di frequente abito, ma il suo “dentro”, che è ciò che conta,
resta immutato.
Pur di soddisfare il proprio ambizioso Ego non esiste rispetto per niente e per
nessuno, né, una volta scoperti, ci si nasconde per tacere e farsi dimenticare;
al contrario, ogni mezzo di comunicazione - e sono tanti - è buono per negare ogni scorrettezza e
giustificare il proprio operato. “Burocrati funzionari del sacro”, come li
chiama papa Francesco, che dovrebbero legarsi al collo una macina da mulino e
gettarsi in mare per evitare di dare scandalo e di trascinare nei gorghi mediatici
anche chi opera in perfetta sintonia con Te.
Eppure a costoro anche questa tua dura espressione scivola via con levità nel
disinteresse. Se ho inteso bene le tue
parole, i nemici che fanno più male sono quelli che abbiamo “dentro”, cioè in
casa. Da queste vicende ho imparato una cosa: la Chiesa è una istituzione
divina, perché voluta e istituita da Te, ma è affidata e gestita da uomini,
che, senza generalizzare, sono quel che sono. Il distinguo è essenziale e sostanziale,
poiché l’uomo, oltre ai limiti della sua natura, ha la carne e il cervello particolarmente
premurosi verso le tentazioni, mentre la Chiesa è tutt’altra cosa: è la testimonianza
della costante tua presenza tra il genere umano per guidarlo, non obbligarlo,
verso l’obiettivo degli obiettivi, ovvero ad una eternità di luce, la tua Luce. Caro Gesù hai proprio anticipato ogni cosa,
difatti dei perfetti farisei, ma vale per tanti altri che si ritengono
perfetti, hai detto anche: fate tutto quello che vi dicono, ma non fate
assolutamente quello che fanno. Pertanto,
ti prego, sostieni coloro, più o meno anonimi, che lavorano con abnegazione, onestà
e amore nella messe loro affidata. E, se è possibile, fa che aumentino di
numero nella fedeltà a Te e ai compiti assegnati.
Infine, aiuta l’umanità a procurarsi gli strumenti per liberarsi dal satanico
covid-19 senza le solite discriminazioni di censo ed appetiti economici dei
produttori e delle Nazioni più potenti.
Purtroppo tra il lecito e l’illecito, tra
l’onestà e la disonestà, tra l’amore e l’odio, le differenze si sono fatte talmente
labili e sottili che ormai è difficile distinguerli a occhio nudo. Un
agnostico, il Foscolo, sosteneva che la speranza è l’ultima dea a morire, Tu
sei andato ben oltre, ci doni la speranza che non muore, perché hai sconfitto
la morte. Basta solo impegnarci un poco per capirlo.
Con l’affetto che può darti un
aspirante cattolico permanente.
Tonino