N° 2 - Febbraio 2020
Dal diario di un parrocchiano
di Enzo Mazzini

Mercoledì 25 Dicembre –

NATALE DI GESÙ -  Oggi ricorre la festa più sentita dell'anno: il Natale del Signore, la festa della luce.
Perché il Natale è la solennità per eccellenza? Perché già nella sua etimologia ci ricorda che stiamo festeggiando la nascita del Salvatore, l'incarnazione di Dio che viene in mezzo a noi, viene a vivere in mezzo a noi. Quella del Natale è la festa della gioia, perché celebra la venuta del nostro Redentore, quale mediatore tra Dio e noi uomini e luce del mondo. E poi chi non ricorda i Natali vissuti nella propria infanzia? Quanta commozione ha sempre suscitato il Presepe e l'albero ripieno di lumicini e di statuette! E come possiamo dimenticare le commoventi Sante Messe di mezzanotte vissute con le persone care che ora ci guardano dal Cielo? Le aspettavamo tutto l'anno e quando arrivavano ci arrecavano delle sensazioni indescrivibili. Con questi nostalgici ricordi ed il cuore pieno di gioia, mi sono recato alla Santa Messa nella Chiesa di San Martino e poi sono corso nella Chiesa "Maria Ausiliatrice" di Isola per unirmi al coro, diretto da Nicoletta, per dar vita ad una Santa Messa davvero solenne.
La Chiesa è gremita di fedeli e dagli occhi di ognuno traspare una gioia particolare, unita all'augurio silenzioso di vivere una Santa Messa ed una Festa davvero commoventi e di fraternità. Molto profonda, come sempre, l'omelia di Don Carlo che di seguito riporto: "Ancora oggi veniamo invitati ad accogliere una parola: la parola che parla bene di noi. Di fronte a tante parole così difficili, qualche volta tristi, qualche volta misteriose, c'è una parola piccola, seria: "leale", la parola che desidera posarsi sul nostro cuore, aprirlo ai tesori grandi della vita. Parliamo proprio di noi. Noi non abbiamo costruito il creato. Di cosa abbiamo bisogno?
Oggi è Natale, attraverso la semplicità di un Bambino e noi abbiamo tanti bambini qui, oggi: i vostri nipoti. Sono in festa i loro occhi, il loro cuore. Sono gli occhi di questo Bambino che non finisce di stupirci, ci ama e noi abbiamo proprio bisogno di questo.
Ieri sera, quando parlavo di bambini molto lontani, dicevo fra me e me: " Ha ancora senso il Natale, di fronte ad un manicomio di mondo così? Ad un'immane sofferenza: la guerra, la fame, le malattie?" E dopo un po' mi chiamano dall'Orfanotrofio e mi dicono: "Tutti i bambini ti salutano. Sono quasi trecento. Non hanno più i genitori. Sono stati raccolti nelle periferie, nel fango, nelle strade, tolti dalla violenza, dall'arroganza dell'uomo, non più venduti". Allora mi sono detto: "Si, Natale ha senso! Che bello, Signore! Viene ancora a portarmi la bellezza della vita. Ma io cosa posso fare per un bimbo così lontano? Puoi fare tante cose: puoi testimoniare la bellezza della vita, puoi perdonare, puoi fare comunione, puoi benedire, puoi incontrare gli sguardi delle persone, meravigliarti della loro bontà, della loro bellezza, puoi offrire lavoro, puoi offrire pace: tante cose che noi possiamo fare". Questo bambino ce lo ricorda. Ma ce lo ricorda con arroganza, con violenza? No!! Ce lo ricorda con la pace. È messaggero di pace. Viene in silenzio, 2.000 anni fa, in silenzio ed in silenzio completa il Suo capolavoro di amore perché di qui inizia l'avvio della testimonianza suprema di un amore infinito che decide e dà senso alla mia vita, se io lo voglio. Ecco la libertà: se io lo voglio, divento figlio di Dio e, diventando figlio di Dio, sono l'erede di questa grande verità, di questa bellezza della Trinità di Dio. Potremmo parlarne all'infinito, ma forse è meglio fermarci qui.
È bello diventare quel Presepe. Il Presepe è la nostra vita, è la mia casa, la tua casa. Forse qualche volta le nostre case sono vuote, ci sono dei vuoti, ma questo piccolo Bambino le illumina, dà valore a tutto quello che è accaduto e ritorna ancora più bello nel tempo: il tuo lavoro, il tuo sacrificio, le tue domande profonde, le tue richieste d'aiuto e questo Bambino sarà quella piccola voce dentro il tuo cuore che dice: "Cammino con te". Ecco la bellezza del Natale! "Cammino accanto alla tua vita e continuo a dirti - anche se tu qualche volta sei troppo svelto nel camminare, forse sei preso da tante cose e mi dimentichi - Io no! Io non ti dimenticherò mai! Il Natale è questa fedeltà e ti accorgerai, se lo vorrai, della mia presenza nella tua vita".
Allora, continuiamo a vivere questa bellezza del Natale, questo prolungamento di una gioia che illumina il nostro cuore e chiediamo in modo particolare, come  abbiamo chiesto proprio in questi giorni, a questo piccolo Bambino che è nato, di illuminare il nostro cuore, le nostre case, ma di aiutare a toccare il cuore di quei bambini, di quei ragazzi, di quelle persone che vivono la malattia, perché la Sua presenza vivificante e salutare possa essere, per loro, motivo di conforto, innanzitutto, e di amicizia, ma anche di salute e di guarigione ."

Mercoledì 1 gennaio 2020 -


CAPODANNO - SANTA MADRE DI DIO - A Capodanno, l'1 gennaio, la Chiesa ed il mondo cristiano dedicano la giornata  a Maria Santissima Madre di Dio. È una festa molto importante: è la prima "festa mariana" istituita dalla Chiesa. Dio mandò Suo Figlio, nato da donna. L'Apostolo Paolo, nella seconda lettura, evidenzia la realtà dell'incarnazione: il Figlio di Dio nasce da una donna, liberandoci dalla schiavitù. Egli si è fatto uno di noi, condividendo in tutto, fuorché il peccato, la nostra condizione e noi, aderendo a Lui nella fede battesimale, siamo veramente figli di Dio. Che meraviglia! Che grande dono abbiamo ricevuto! Con questa convinzione e ringraziando Dio, mi sono recato nella Chiesa di San Martino per partecipare ad una solenne Santa Messa. La Chiesa è davvero piena di fedeli che contribuiscono ad elevare le loro preghiere anche attraverso bellissimi canti che io accompagno all'organo.
Bellissima l'omelia di Padre Michele che di seguito riporto: “In questo giorno, in questa solennità, dedicata a Maria Santissima come Madre di Dio, siamo chiamati a contemplare Maria, come abbiamo contemplato Gesù nella mangiatoia. In questa giornata infatti contempliamo Maria vicina alla mangiatoia. Ma non è sola. Immaginiamo anche Giuseppe e, al centro, Gesù.

Oggi la Chiesa ci chiama a contemplare Maria come Madre di Dio e se noi contempliamo Maria come Madre di Dio, possiamo contemplare nella fede che Maria è nostra madre. È bello perché non siamo orfani e noi, consapevoli di questa certezza, siamo una famiglia. Abbiamo un padre, il Padre Celeste, che ha dato una Madre a Suo Figlio e che per mezzo del Figlio, Gesù Cristo, siamo diventati, anche noi, figli di Maria per cui è davvero difficile capire perché tanta gente non riconosca Maria come Madre di Dio. Mi riferisco anche a cristiani evangelici come i protestanti che non riconoscono Maria come Madre di Dio. Loro la considerano una donna che Dio ha utilizzato e basta. Tutto è finito lì. Ha partorito il figlio di Dio e la funzione di Maria finisce in quel momento, nella tristezza. Invece per noi cattolici Maria continua la Sua maternità spirituale nei nostri confronti. Non siamo figli carnali di Maria, ma siamo Suoi figli spirituali. Non siamo orfani. Abbiamo un grande privilegio: quando vengono a mancare le nostre madri carnali, il cristiano, il cattolico non si sente solo, non si sente orfano. C'è una Madre spirituale che ci accompagna e questa è la bellezza della solennità che oggi celebriamo. Dio ci dice che non siamo orfani. Dio, essendo Dio, ha cercato una mamma per il Suo Figlio anche per dire a noi oggi: "Se ho cercato una Madre a mio Figlio è perché questa Mamma sia anche vostra".

Ecco, chiediamo al Signore, in questo primo giorno dell'anno, che questa nostra Madre spirituale ci accompagni tutti i giorni di quest'anno, perché possiamo fare la volontà di Dio come Lei che ha accolto la volontà di Dio nella Sua vita.

Ma oggi è anche la giornata della pace. Accogliamo quindi la benedizione di Dio, come abbiamo ascoltato nella prima lettura, allorché il Signore chiede a Mosè di benedire il suo popolo per mezzo del sacerdote Aronne ed indica come doveva essere questa benedizione: "Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore    rivolga a te il suo volto e ti conceda pace". Ecco, accogliamo questa benedizione del Signore in questo primo giorno dell'anno e ci accompagni la Sua pace perché sono sicuro che abbiamo bisogno di questa pace e che ci sia la pace nel mondo dove ci sono le guerre ed anche nella nostra Italia. Quante cose accadono!

Abbiamo bisogno di pace anche nella nostra piccola comunità, nella nostra Chiesa, nelle famiglie e nella nostra vita. Chiediamo al Signore di avere quell'atteggiamento che abbiamo ascoltato nel brano del Vangelo, quell'atteggiamento di Maria quando ascoltava tutto quello che veniva raccontato dai pastori, quella visione che hanno avuto i pastori e Maria custodiva nel Suo cuore tutte le cose che i pastori dicevano del Bambino. Ecco, noi preghiamo il Signore perché anche noi possiamo custodire la bellezza dell'amore di Dio nella nostra vita, per sentire la Sua pace.

Non siamo orfani. Abbiamo una madre, abbiamo la benedizione di Dio perché possiamo avere la pace ed abbiamo Maria come modello per custodire l'amore di Dio nella nostra vita.

Ecco, chiediamo questo al Signore, in questo primo giorno dell'anno, perché il Signore ci dia questa grazia, questa benedizione. Chiediamo l'intercessione della nostra Madre, Maria Santissima e di San Giuseppe e la benedizione di Dio Onnipotente per mezzo del Suo Figlio, Gesù Cristo. Amen".

Giovedì 9 gennaio -

ORA DI ADORAZIONE PER LE VOCAZIONI - 
Il Gruppo Interparrocchiale del Vicariato di Luni questa sera si riunisce, per la bella pratica dell'ora di adorazione per le vocazioni, nella Chiesa "Maria Ausiliatrice" di Isola, per pregare il Padrone della messe perché mandi operai nella Sua messe. Veramente intensi i momenti di preghiera e di meditazione, guidati dal parroco Don Carlo ed intercalati da bellissimi canti diretti da Nicoletta che accompagna all'organo.
Dopo l'esecuzione del canto "Adoro Te", Il diacono Agostino Cavirani procede alla lettura di un significativo brano del Vangelo secondo Marco 12,28b-34, nel quale Gesù ci spiega che il primo di tutti i comandamenti ci indica di amare il Signore Dio come noi stessi e poi di amare il nostro prossimo come noi stessi: "Non c'è comandamento maggiore di questi".
Quindi, dopo qualche minuto di meditazione silenziosa e di adorazione e l'esecuzione di un bellissimo canto, viene data lettura di una "Lettera" di San Giovanni Bosco, intitolata "L'educazione è una cosa del cuore" che davvero meriterebbe di essere riportata e quindi letta e meditata per intero, per far tesoro degli insegnamenti forniti, che meriterebbero  di essere seguiti, per la loro profondità ed attualità. Purtroppo lo spazio a disposizione non me lo consente.
Dopo la recita della "Coroncina per le vocazioni sacerdotali" guidata da Angela, l'ora di adorazione termina con la Benedizione Eucaristica .
In conclusione, Don Andrea ricorda che la prossima ora di adorazione per le vocazioni si svolgerà, il prossimo mese, nella Chiesa del Preziosissimo Sangue di Caffaggiola.


<-Indietro
 I nostri poeti
 Storie dei lettori
 Spiritualità
 I nostri ragazzi
 La redazione
 Galleria Foto
 E Mail
Lunae Photo
Archivio
2022
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2021
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Settembre-Ottobre
n°6 Giugno/Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2020
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°6 Settembre-Ottobre
n°5 Giugno
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2019
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2018
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Settembre
n°7 Luglio-Agosto
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2017
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Settembre
n°7 Luglio-Agosto
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2016
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Agosto-Settembre
n°7 Luglio
n°6 giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2015
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Agosto-Settembre
n°7 Luglio
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2014
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2013
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2012
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2011
n°11 Dicembre
n°10 Numero speciale
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2010
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2009
n°11 Edizione speciale
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
 
     
 Copyright 2009 © - Il Sentiero. Bollettino Interparrocchiale di Ortonovo (SP) Crediti