Solennità di tutti i
Santi - 1 novembre
2019 - Matteo 5,1 - 12a In un mondo che continuamente ci richiama il valore
della ricchezza, della felicità, del potere e dell'imbroglio pur di arrivare a
realizzare i propri progetti e desideri, Gesù continua a proclamare beati, cioè
felici, coloro che hanno fame e sete, che subiscono ingiustizie e persecuzioni,
che però riescono a mantenere un cuore puro. Se leggiamo le vite dei santi alla
luce del Vangelo delle beatitudini, ci accorgiamo che tutti hanno vissuto
quanto detto prima. Cosa veramente ci vuole dire Gesù in questa pagina di
Vangelo? Beati coloro che attendono,
perché troveranno la risposta. La felicità vera non sta nell'avere qualcosa o
nel diventare qualcuno: la felicità vera è stare con il Signore e vivere per
amore.
Domenica 3
novembre - Luca 19,1 - 10
In quel tempo Gesù entrò nella città di Gerico, quando un
uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era
Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla ed allora salì su un sicomoro per
vederlo. Gesù lo vide e gli ordinò, chiamandolo per nome, di scendere. La folla
mormorò conoscendo Zaccheo e tutti rimasero stupiti nel vedere Gesù entrare
nella casa di un peccatore. Ma Zaccheo promise al Signore di dare la metà delle
sue ricchezze ai poveri. Gesù allora gli rispose: "Oggi in questa casa è
venuta la salvezza". Gesù, infatti, è venuto a cercare ed a salvare chi
era perduto.
Domenica 10 novembre -
Luca 20,27 - 38
Amare qualcuno significa dire: "Tu non morirai".
Questo non hanno capito i Sadducei che oggi pongono quella strana domanda a
Gesù. Pensano alla vita in Dio con le categorie di quaggiù. Nella risposta di
Gesù c'è un altro criterio di misura: non ci saranno più né mogli, né mariti,
non perché non si riconosca l'importanza di quegli amori, ma semplicemente
perché questi amori erano il riflesso totale di quell'amore che godranno coloro
che vivranno in Dio.
Domenica 17 novembre -
Luca 21,5 - 19
A volte può capitare di lasciarsi distrarre dalle apparenze,
da ciò che passa e di perdere di vista ciò che è per sempre. Così è capitato in
questa pagina evangelica a quelli che, di fronte al tempio, fermano i loro
sguardi sui luccichii e non riescono a vedere oltre. Gesù li riporta alla
realtà: nulla è per sempre se non la vita di Dio in noi perché solo nella
dedizione a Dio, fonte di ogni bene, possiamo avere felicità piena e duratura.
Domenica 24 novembre -
Luca 23,35 – 43
Davanti alla morte
di Gesù emerge il cuore dell'uomo. Alcuni Lo deridono, altri Lo insultano,
altri semplicemente stanno a guardare per godersi lo spettacolo e vedere come
va a finire.
Gesù è il re che non chiede, versa il suo sangue, sacrifica se stesso per i
suoi servi, non pretende l'amore, ma viene a portare il suo. Il ladrone, vicino
a Lui, chiede di portarlo con sé. Rappresenta la preghiera di tutta la Bibbia,
la più bella: "Gesù non so chi sei, ti ho conosciuto nell'ultimo momento
della mia vita, ma percepisco il tuo grande amore e fa che ci sia spazio anche
per me". Gesù risponde al ladrone e
gli dice: "Oggi sarai con me in Paradiso".