DOGMI
MARIANI
IMMACOLATA
CONCEZIONE
(8 Dicembre)
Questo dogma e quello
dell’Assunzione sono detti “dogmi papali” e sono recenti rispetto ai primi due (Madre
di Dio e Annunciazione) proclamati da Concili dei primi secoli all’epoca delle
controversie cristologiche. Tutti ruotano intorno al ruolo di Maria nella
storia della redenzione, per questa ragione sono legati tra loro e quasi si
sovrappongono. Maria ponendosi totalmente al servizio di Dio, permette
l’entrata nel mondo terreno al Figlio, quale Salvatore del genere umano. (Lc 1,38)
Maria, nella Tradizione della Chiesa, partecipa, in forma subordinata, ma
attiva, alla vittoria di Cristo sul peccato, infatti, quale cooperatrice dello
Spirito Santo nell’evento dell’incarnazione, è la più grande opera di Dio (summum opus dei) nella storia
dell’umanità dopo l’incarnazione del Verbo; così sosteneva il teologo Giovanni
Scoto ( 1266 - 1308 ).
Il dogma dell’Immacolata Concezione, proclamato con la Bolla Ineffabilis Deus da Pio IX l’8 dicembre
del 1854, sancisce che la Vergine Maria è stata preservata ed esentata dal
peccato originale. Il dogma non va confuso con il concepimento virginale di
Gesù attraverso lo Spirito Santo, perché si riferisce al peccato originale:
ogni essere umano al momento del concepimento è soggetto al peccato originale,
perché in ogni concepimento vi è immediatamente l’animazione, solo la Madre di
Cristo ne è esente.
Dio, infatti, ha deciso che l’incarnazione del Figlio, per la sua missione di
salvezza, avvenisse in un grembo degno e perfetto. Sant’Anselmo d’Aosta (morto
nel 1109), Bernardo da Chiaravalle (m. nel 1153), i teologi della scolastica
medioevale sostenevano che fosse avvenuta una redenzione “anticipata”, cioè
concepita nel peccato originale e poi redenta alla nascita o, come sostenevano
alcuni, all’annuncio dell’Arcangelo Gabriele. Secondo il francescano Giovanni
Duns Scoto, Maria non è un’anomala eccezione o un caso di anticipata redenzione
dell’opera redentiva di Gesù, ma è la conseguenza della più perfetta ed
efficace azione salvifica dell’unico mediatore e redentore. Scrive Scoto:
“Cristo esercitò il più perfetto grado possibile di mediazione relativamente a
una persona per la quale era mediatore.” Il teologo francescano ha dato un’adeguata
spiegazione, di fatto recepita dalla Chiesa, di questo eccezionale e indispensabile
status di Maria.
Noi terreni viviamo nel tempo, pertanto abbiamo un passato, un presente ed un
futuro, cioè un tempo che scorre, mentre nell’eternità divina, che è fuori dal
tempo, è tutto un presente. Maria è l’unico essere dentro il tempo, che ha usufruito
al momento del concepimento e dell’animazione, per volontà di Dio, dei doni che
il sacrificio di croce del Figlio Gesù darà agli uomini attraverso il
Battesimo, per questa ragione Maria non ha avuto alcun contatto col peccato
d’origine. Infatti, Immacolata Concezione vuol dire concepita senza peccato,
come dice anche la diffusissima giaculatoria: “Maria concepita senza peccato, prega per noi.” Comunque la
polemica tra i sostenitori delle due tesi continua con alti e bassi per diversi
secoli, tanto che papa Sisto IV con le bolle Cum Praeexcelsa (1477) e Grave
Nimis (1482) proibisce ai “macolisti”(redenzione anticipata ) e
agli “immacolisti” ( preservata dal peccato ) di accusarsi reciprocamente di
eresia. Papa Alessandro VII nel 1661 con la bolla Sollicitudo si dichiara a favore dell’immacolata concezione di
Maria.
Clemente XI nel 1708 rende universale la festa dell’Immacolata, già celebrata
localmente a Roma e in altre zone della cristianità. Nel 1848 Pio IX si mostra
deciso a chiudere definitivamente la questione, ma una commissione di teologi
ed una di cardinali danno pareri contrastanti. Con l’Enciclica Ubi Primum del 1849 chiede ai vescovi di
esprimersi: su 603 vescovi consultati 546 si dichiarano favorevoli al dogma.
Dopo ben 8 redazioni e rivisitazioni del contenuto del testo, viene promulgata
l’enciclica Ineffabilis Deus che si
conclude così: “ … dichiariamo,
affermiamo e stabiliamo che è stata rivelata da Dio la dottrina che sostiene
che la Beatissima Vergine Maria, nel primo istante della sua concezione, per
una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei
meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da
ogni macchia del peccato originale; pertanto, questa dottrina deve essere
oggetto di fede certa ed immutabile per tutti i fedeli.” Il dogma, oltre al
concepimento senza peccato originale, afferma che Maria non può aver commesso
nessun peccato, né mortale, né veniale, in tutta la sua vita. Quest’ultima
affermazione è scontata, in quanto, essendo senza il peccato d’origine, in lei
è mancata ogni forma di tentazione o di decisioni in contrasto con la volontà
di Dio. L’attuale dottrina della Chiesa sostiene che Dio conferisce l’anima
alla persona umana contemporaneamente al suo concepimento. La dottrina
sull’Immacolata Concezione di Maria dà forza al pensiero della Chiesa sugli
embrioni, ritenuti a tutti gli effetti persone umane, dotati di anima e,
quindi, hanno il diritto alla vita come ogni essere umano.
La festività dell’Immacolata era già celebrata in Oriente nell’VIII secolo
e viene importata in Sicilia e nell’Italia meridionale da monaci bizantini,
tanto era per tutti evidente e logico che la madre del Figlio di Dio non poteva
essere una comune mortale; poi i teologi con i loro ragionamenti ne hanno fatto
un caso che si è concluso solo con il dogma di Pio IX. A dare il sigillo finale
sono state le apparizioni di Lourdes (1858) a Bernadette Soubirous.
La veggente, frastornata da quanto le stava capitando, chiede il nome alla
bellissima e luminosa figura che ha davanti e la Vergine risponde in dialetto
guascone :” Que soy era Immaculada
councepciou” “Io sono l’Immacolata concezione.”
Per concludere, il Catechismo della Chiesa cattolica ci insegna: “Dio ha scelto gratuitamente Maria da tutta
l’eternità perché fosse la Madre di suo Figlio: per compiere tale missione, è
stata concepita immacolata. Questo significa che, per grazia di Dio e in
previsione dei meriti di Gesù Cristo, Maria è stata preservata dal peccato
originale fin dal suo concepimento.”