N° 8 - Ottobre 2019
LE PROFETICHE GRAFFIATURE DI GESU’
di Antonio Ratti

  

      (Dal Vangelo della domenica XX del tempo ordinario )

“Gesù disse ai suoi discepoli: sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!  Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera.” (Lc, 12, 49-53) Ovviamente il suo è il fuoco dell’amore, della misericordia, del dono di una finalità e di un valore nuovi all’esistenza dell’intera umanità.
Invece…persino le famiglie e i parenti più stretti, legati da legami di sangue, si divideranno e si daranno battaglia. Figuriamoci gli altri! Per questo il battesimo di sangue (la croce) “nel quale sarò battezzato” lo angoscia non poco “finché tutto non sia compiuto!”  Per un attimo ho temuto che mettesse in dubbio l’utilità e l’indispensabilità della sua opera salvifica per l’accoglienza, pur con felici eccezioni, contraddittoria, scostante, di comodo e tiepida che nei secoli ne ha fatto e ne farà l’uomo. Rimanendo all’interno della comunità cristiana, le incomprensioni, le divisioni, gli atteggiamenti contrastanti si sono manifestati subito dopo la sua morte e resurrezione nell’interpretare e sul modo di diffondere i suoi insegnamenti. La posizione di Paolo, ex rabbino, contro coloro che sostengono la necessità della circoncisione prima di accedere al battesimo come se il cristianesimo fosse, e dovesse rimanere, una costola dell’ebraismo, anziché l’alternativa ( Gesù è il Messia dell’intera famiglia umana che, invece, l’ebreo attende ancora, ma solo per il suo popolo )  sfocia nel cosidetto Concilio di Gerusalemme ( 49 – 50 d.C. ) dove con fatica riesce a prevalere l’universalità del messaggio di Gesù e della Chiesa nascente, oltre alla centralità del sacramento del Battesimo quale unico strumento per fare la professione di fede senza passaggi intermedi. Basta scorrere il numero e la storia dei Concili ecumenici e locali per farsi un’idea di quante sono state le devianze dall’ortodossia e quante ne riserveranno i secoli a venire. Le dispute teologiche sulla Trinità e quelle cristologiche sulla persona di Gesù, che portano a macroscopiche eresie come quelle di Montano, Ario, Nestorio, Eutiche, o al modalismo trinitario e al sabellianesimo (per citarne alcune), sfociano in divisioni traumatiche ancora non ricucite. E parliamo di cose avvenute nei primi quattro secoli. Il Concilio di Calcedonia del 451 ha il triste primato di aver codificato e certificato, soprattutto nel Medioriente, le divisioni scismatiche con il sostanziarsi di nuove Chiese autonome che non hanno cercato e, spesso, si negano al dialogo, prediligendo un anacronistico isolamento. La Chiesa latina, a parte la rottura con il Patriarcato  di Costantinopoli per ragioni di supremazia camuffate  dietro il famoso Filioque, riesce a rimanere abbastanza coesa fino al terremoto innescato da Lutero  con non poche motivazioni  e da Calvino nel 1500 per  responsabilità plurime che si possono riassumere così: da secoli la Chiesa è vittima permanente di scontri interni ed esterni, perché è considerata un ambitissimo centro di potere politico-religioso da utilizzare per soddisfare le smodate ambizioni e i  tornaconti personali e familiari dell’alta nobiltà feudale e post feudale ( es. il nepotismo  papale senza freni,  la ricerca di denaro con ogni mezzo e, non ultimo, il dilagante lassismo dei costumi ). In Occidente e in America, la netta frattura con Lutero, che all’inizio forse si sarebbe potuta evitare se la gerarchia romana avesse preso in seria considerazione le sue critiche, non teologiche, venute dopo, ma sui comportamenti troppo disinvolti e poco evangelici (eufemismi !!) e non con superficialità definirlo “cinghialotto nella vigna del Signore,” ha comportato il via ad almeno duecento confessioni. Non va dimenticato che Lutero era un teologo agostiniano molto preparato e rigido osservatore della regola del suo Ordine. Anche nei tempi odierni, nonostante il Concilio Vaticano II ( o forse proprio a causa delle sue aperture ) e Papi di grande levatura teologica e spirituale, oltre che gestionale, la Chiesa di Roma non vive un periodo di serenità evangelica. Il documentato articolo del prof. Egidio Banti, del Sentiero di agosto-settembre, sul Sinodo per l’Amazzonia, ne offre un chiarissimo ed esplicito esempio. Le due lettere dell’arcivescovo Viganò, ex nunzio negli Usa, dove si chiedono le dimissioni di papa Francesco, sono uno segnale pericoloso che indica come il dissenso e la spinta conservatrice (da non confondere con il concetto di Tradizione elemento di grande valore per la Chiesa nel suo secolare cammino) e immobilista sia vasto e potente. Durante il rientro (9/9/ ‘19) dal suo viaggio in Africa papa Francesco sull’aereo ha confessato ai giornalisti: Spero che non ci sia uno scisma con i conservatori americani. Si vuole una Chiesa chiusa in una torre d’avorio per gestire al meglio la sua immagine che è anche grande potere. L’eccessiva attenzione alle “periferie” e allo “scarto” (es. il viaggio nell’Africa più povera di papa Francesco) si teme che possa cambiare il volto della Chiesa riportandola al suo ruolo primigenio, dove i primi saranno gli ultimi e gli ultimi i primi (es. la parabola graffiante della impropria occupazione da parte degl’invitati dei primi posti a tavola). Gesù quando pronunciava quelle profetiche parole di inizio pagina sapeva quanto il cammino della sua Chiesa universale sarebbe stato travagliato a causa dei tanti variegati, mimetizzati e camaleonteschi Giuda, che avrebbe incontrato nel suo procedere terreno e continuerà ad incontrare fino alla fine dei tempi. Non dimentichiamo un’altra pungente graffiatura di Gesù indirizzata ai farisei di ogni tempo: ciò che esce dall’uomo è impuro, non ciò che vi entra.



<-Indietro
 I nostri poeti
 Storie dei lettori
 Spiritualità
 I nostri ragazzi
 La redazione
 Galleria Foto
 E Mail
Lunae Photo
Archivio
2022
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2021
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Settembre-Ottobre
n°6 Giugno/Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2020
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°6 Settembre-Ottobre
n°5 Giugno
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2019
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2018
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Settembre
n°7 Luglio-Agosto
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2017
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Settembre
n°7 Luglio-Agosto
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2016
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Agosto-Settembre
n°7 Luglio
n°6 giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2015
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Agosto-Settembre
n°7 Luglio
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2014
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2013
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2012
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2011
n°11 Dicembre
n°10 Numero speciale
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2010
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2009
n°11 Edizione speciale
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
 
     
 Copyright 2009 © - Il Sentiero. Bollettino Interparrocchiale di Ortonovo (SP) Crediti