N° 5 - Maggio 2019
Diario di un parrocchiano
di Enzo Mazzini

Sabato 6 aprile 2019 - Oggi il Pellegrinaggio Mariano mensile ha come meta il Santuario di Nostra Signora delle Grazie in Ponzano Madonnetta e quindi il percorso da compiere è abbastanza breve, tant'è che noi pellegrini del Vicariato di Luni raggiungiamo la meta con largo anticipo. Il luogo dell'appuntamento è la Maestá (Cappella) all'incrocio di Via Cisa con Via Castigliani.
In perfetto orario il Vicario Generale, Mons. Enrico Nuti, apre la commovente cerimonia precisando che il nostro Vescovo non poteva essere presente in quanto deve presiedere in contemporanea il Convegno Regionale per la vita religiosa, in qualità di Delegato Regionale della Conferenza Episcopale Ligure. Quindi Mons. Nuti pronuncia la seguente esortazione: "Carissimi, siamo ormai al termine di un tempo, di un cammino nel quale la Chiesa come Madre sollecita, per conto del Signore, ci ha invitato ad un cambiamento, un rinnovamento consistente, non tanto nei gesti, ma in uno stile di vita nuovo. I gesti che nelle settimane scorse e quelle che verranno devono essere l'espressione esterna di un desiderio, di un impegno che ci accompagna nella quotidianità oltre al tempo liturgico attuale; questo impegno, questo desiderio consiste in un atteggiamento di preghiera che segna il nostro vivere l'Eucarestia celebrata come risposta ad un invito che ci viene costantemente rivolto dal Signore, a sedere alla sua mensa e ascoltarlo, l'incontro con Lui nel sacramento della Riconciliazione dove la nostra persona viene ricreata riportandola alla bellezza Battesimale e tutto questo si manifesta in una carità verso tutti fatta di accoglienza, perdono, ascolto, facendosi uno con chi ha di fronte. Noi vogliamo chiederlo al Signore per noi, per le nostre comunità e qui comprendiamo la necessità per esse di guide che sono i pastori, presbiteri che con la loro vita, prima ancora che con le parole, siano testimoni - maestri - educatori  a questo. Oggi vogliamo ancora una volta chiederlo con fiducia a Maria  SS., perché presenti questa richiesta al Suo Figlio e si degni di concederla alla Chiesa tutta e alla nostra cara Diocesi. Andiamo in pace".
A questo punto, dopo la recita della prima decina del S.Rosario, si snoda la processione che porta i fedeli in preghiera al Santuario di Nostra Signora delle Grazie. Arrivati a questo bellissimo Santuario, viene concelebrata una solenne S.Messa con la partecipazione di numerosi sacerdoti e la collaborazione del Coro parrocchiale che esegue una bellissima Messa "De Angelis" ed altri inni sacri.

Quindi Mons.Nuti inizia la sua omelia ricordando l'intervento di Nicodemo in difesa di Gesù a seguito delle dispute sulla sua natura e le sue origini, dispute sorte tra la gente che lo ascoltava nel tempio: "La nostra legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e sapere ciò che fa?" È un principio di diritto, un principio di garanzia che riafferma Nicodemo ed è proprio l'onestá della ricerca che viene qui manifestata. " Ma Colei che meglio ha saputo vivere, anche se assente da questa pagina di Vangelo, ma è presente sempre in tutto il messaggio del Nuovo Testamento, e per noi oggi è presente ancora di più perché stiamo facendo questo pellegrinaggio verso un santuario dedicato a Lei, è la Madonna: siamo dentro una devozione presente in tutto il corso della storia cristiana. Colei - prosegue Mons.Nuti - che ci dice del modo giusto come affrontare queste sfide è proprio Maria, Maria che ha sempre osservato tutti gli eventi del Suo Figlio; Maria che è sempre stata attenta ad ogni parola che è uscita dalla bocca del Suo Figlio, sapendo da Chi Lo ha ricevuto, ricordando sempre il Suo atto di disponibilità: "Avvenga per me secondo la Tua parola", come ha risposto all'Angelo che Le annunciava appunto l'Incarnazione del Figlio di Dio. Ebbene, Maria custodisce nel Suo cuore tutte queste cose, anche quando non le comprende. Il Vangelo ci aiuta proprio annotando in vari episodi che Maria non riusciva a comprendere cosa stava capitando.
Ma Maria custodisce, Maria non vuole subito risolvere il problema, ricorrendo ai pregiudizi o facendo giudizi sommari, tanto per risolvere un problema immediato che può generare ansia: Maria è forte  della  Sua fiducia in Dio, è forte della promessa che Dio Le ha fatto e attende fiduciosa che gli eventi si chiariscano, che l'azione dello Spirito Santo in Lei e nelle situazioni faccia comprendere che cosa è richiesto a Lei in questo preciso istante. Molta della nostra confusione la facciamo proprio perché pensiamo di dover ragionare come ragiona Dio e cioè preoccupandoci di tutto e volendo mettere una parola di soluzione su tutto. Ovviamente cadendo nella confusione più completa. Mentre ciò che è richiesto a noi è comprendere cosa la parola di Dio, la volontà di Dio, chiede di fare in questo preciso istante. Mettere insieme tutti i contributi è opera di Provvidenza e se dunque ci mettiamo sul solco di Maria e cerchiamo di capire qual'è la volontà del Signore oggi, nella misura delle nostre possibilità, senza cedere nulla alla nostra pigrizia, alla nostra paura, alla nostra superbia, allora avremo la luce necessaria per tener conto di tutto e qui non è questione solo di intelligenza, né solo questione di cuore: è questione di cuore che è illuminato dalla verità dell'amore e di un cuore che sa disporsi e decidere nell'integrità ed integralitá del nostro essere. Allora siamo sicuri, avendo come madre Maria, portandoLa nei nostri cuori, esprimendo questo nostro atteggiamento anche con un gesto pubblico come questo Pellegrinaggio e chiedendo a Lei continuamente la Sua materna intercessione. Sia lodato Gesù Cristo ".

Terminata la S.Messa, ho approfittato dell'occasione per visitare questo bellissimo Santuario che francamente non conoscevo, nonostante i numerosi fatti miracolosi che vi si sono succeduti.
Era il 10 Luglio 1647 allorché Giovanni Battistini, un ragazzo di Ponzano, tornava a casa.

Era sera e, camminando, pregava la Vergine Maria, quando ebbe una visione meravigliosa: vide una "nobile ed augusta Signora......, era avvolta in un bianco mantello, aveva le mani giunte al petto e lo guardava amorosamente". Accanto a Lei vide un amabile Bambino. "È la Madonna con il Bambino Gesù" subito pensò il ragazzo, mentre continuava il cammino voltandosi continuamente per riguardarLa estasiato finché, alla svolta della strada, perdette la visione.
Francesco raccontò quanto aveva visto ai familiari, al Parroco ed ai vicini. Tutti credettero e corsero, portando un quadretto della Madonna di Loreto che appesero ad un albero. Poi, costruirono una semplice e rozza capanna nel luogo preciso della visione e questa rappresentò il primo santuario della Madonna delle Grazie al poggio dei Castiglioni, divenendo meta di continui pellegrinaggi e luogo di preghiera.

La notizia della visione si era infatti diffusa in tutta la zona, richiamando numerosi fedeli tanto più che si susseguirono numerosi fatti davvero miracolosi: un devoto ottiene la completa guarigione di una gamba (dodici giorni dopo l'apparizione); un altro è cieco e, sedici giorni dopo l'apparizione, recupera la vista; altri ottennero la guarigione per gravi problemi agli occhi; un'altra ancora è costretta alla immobilità per forti dolori in tutta la persona, si fa portare, adagiata su un giumento sul luogo dell'apparizione e, mentre sta pregando la Madonna, si alza e torna a casa senza alcun aiuto.
Ma i fatti miracolosi non finiscono qui e dei veri prodigi si verificarono anche nei mesi seguenti. Da qui il proposito di elevare, nel luogo dell'apparizione, un Santuario ed il Vescovo, con decreto del 22 luglio 1648, approvò l'iniziativa, provvedendo alla solenne benedizione ed inizio della costruzione del Santuario.

Domenica 14 aprile - Alle ore 20,30 ho assistito ad una rappresentazione scenica davvero commovente: all'esterno della Chiesa di S.Martino in Casano è stata rivissuta la passione di Gesù in una ricostruzione storica davvero fedele e coinvolgente. Bellissimi gli effetti sonori e di luci e quanto mai fedele ai testi sacri tutta la rappresentazione che ha visto la partecipazione di numerosi giovani e tante donne.
L'ambiente si adattava perfettamente alla narrazione storica della passione di Cristo e l'autore - regista e narratore, Paolo Devoti, ha messo in luce tutte le sue straordinarie doti artistiche, davvero elevate e collaudate, per far rivivere, ai numerosi spettatori, momenti di intensa commozione e di vero coinvolgimento.

Davvero emozionante la rappresentazione dell'ultima Cena, del tradimento di Giuda e del comportamento vile e meschino di Pilato che dimostra tutta la sua miseria umana nel lavarsi le mani, nel tentativo di sfuggire, addossandola così ad altri, la responsabilità della decisione della condanna a morte di Gesù, pur nella piena consapevolezza della Sua totale innocenza, mandando a morte un agnello senza macchia alcuna. Così ci comportiamo noi miseri mortali!
Molto appropriate e di grande effetto anche le rievocazioni della crocifissione e morte, con effetti sonori e di luci davvero coinvolgenti.

Grazie Paolo e grazie anche ai giovani ed alle donne per il loro impegno e per le energie profuse per farci rivivere dei momenti davvero emozionanti! Già negli anni precedenti ci avevano abituati ad assistere a commoventi rappresentazioni al termine della processione del Venerdì Santo, ma quest'anno si sono davvero superati, allargando gli aspetti trattati e coinvolgendo un grande numero di giovani attori, riempiendo una intera serata, fatta di intense emozioni.
È disponibile anche il DVD della serata e per ottenerlo basta richiederlo a Paolo Devoti (Tel. 0187/ 660873) dietro pagamento di una piccola e libera offerta che verrà destinata alle opere parrocchiali.

Martedì Santo 16 aprile - Alle ore 18, nella Chiesa Maria Ausiliatrice di Isola, ho partecipato ad una commovente S.Messa. Erano presenti gli alunni delle Scuole Elementari di Isola, accompagnati dalle loro insegnanti, i quali hanno dato vita ad una cerimonia davvero sentita.
Erano presenti anche numerosi fedeli che hanno elevato dei bellissimi inni e nel finale tutti gli alunni hanno cantato una sentita "Salve Regina" accompagnandosi con i flauti.

Molto profonda, come sempre, l'omelia del Parroco Don Carlo che di seguito riporto: "È proprio un bel regalo quello che oggi fate a me personalmente, come sacerdote, ma lo fate a voi stessi ed alle vostre famiglie, alle vostre insegnanti,alle vostre maestre che hanno fatto sì che questo momento diventasse un momento di preghiera e di festa, in una settimana molto particolare.
Sapete come si chiama questa settimana? La chiamano "Santa" perché in questa settimana si celebra quello che è il grande amore di Gesù per noi tutti, nessuno escluso. Però tutti  noi dobbiamo compiere qualche gesto importante. Vedete, ci è stato raccontato anche domenica, uno dei momenti più difficili della vita di Gesù e si è svolto durante un pranzo. Gesù voleva mangiare coni Suoi amici ma, ad un certo punto, ha dovuto dire una cosa molto brutta: ha parlato di una persona che Lo avrebbe tradito. Voi sapete come si chiama questa persona? Si chiama Giuda. Io mi sono sempre domandato: "Ma come mai Giuda ha tradito Gesù? Per denaro?" Si, qualcuno dice di si. Qualcuno dice anche che L'ha tradito perché voleva che Gesù in quel momento, quando avviene la cattura, dimostrasse che era forte e che compisse il miracolo. E voi capite che Gesù non poteva farlo. Perché non poteva farlo Gesù? Perché? Ha salvato tante persone! Abbiamo sentito quel giovane cieco che era abbandonato da tutti, che gridava e nessuno lo ascoltava. Tu sei passato davanti a casa sua, vicino a quel muretto e Ti sei fermato e gli hai dato la vista; quella mamma che era ammalata ed era sola: anche lei cercava di essere guarita, non aveva denaro e nessuno poteva guarirla. Ci sei andato Tu. Ma quante cose belle hai fatto! Quanti miracoli! Perché non hai fatto quel miracolo che avrebbe messo in ginocchio tutto il mondo? E Gesù però non dà una risposta. Perché non hai fatto così? C'è una risposta molto semplice: vi ricordate chi c'era vicino a Gesù sulle croci, quando è stato crocifisso? C'erano due giovani e si dice che erano dei briganti: uno aveva ucciso, era un omicida e l'altro aveva rubato tanto. Allora la legge diceva che dovevano essere crocifissi e li hanno messi accanto a Gesù. Uno ad un certo punto Gli ha fatto quello che ho detto io, la domanda: " È Tu che sei Gesù, che hai salvato tanti, perché non salvi anche noi? Salta dalla croce e libera anche noi! Perché dalle croci si parlavano. L'altro dice: "Perché non lo lasci stare? Noi siamo qui perché abbiamo fatto del male, Lui è innocente. E allora si rivolge a Gesù e Gli dice, ecco il miracolo!: "Signore ricordati di me quando sarai nel Tuo Regno". Allora Gesù risponde: "Oggi sarai con Me in Paradiso". Ecco, vedete?, Gesù non può compiere il miracolo di salvarsi perché, se avesse compiuto questo miracolo, avrebbe lasciato tante persone a vivere senza speranza, senza voce, senza aiuto.

Ha voluto portare su quella Croce tutto il dolore del mondo e dire: "Non abbiate mai paura!".
Ecco allora il regalo di questi bambini. Non dobbiamo mai avere paura. Dobbiamo avere paura solo del male, delle cose brutte e noi oggi siamo qui e vogliamo dire al Signore: "Grazie per quello che stai facendo per noi proprio in questa Settimana Santa. Aiutaci a crescere bene".

Giovedì Santo 18 aprile - Questo è il primo grande giorno del sacro Triduo e ricorda lo sgorgare degli straordinari avvenimenti del mistero pasquale: l'ultima Cena, l'istituzione dell'Eucaristia e del sacerdozio. Gesù con questi segni anticipa il sacrificio del Suo Corpo immolato e del Suo Sangue versato per la salvezza di tutti noi. Molto commovente la Santa Messa alla quale partecipa un folto stuolo di fedeli ed un bel gruppo di ragazzi.
Molto profonda l'omelia di Padre Michele che si rivolge in particolare ai ragazzi stessi : quelli che fra un mese riceveranno la Prima Comunione e che oggi si prestano al rito della lavanda dei piedi. Di quest'omelia tralascerò qualche piccolo passaggio, per motivi di spazio.

"In comunione con la Chiesa universale - dice Padre Michele - ecco entriamo con Gesù, per rivivere questi ultimi momenti della Sua vita terrena. Pensate un po' : Gesù, figlio di Dio,che 2.000 anni fa ha fatto ciò che abbiamo ascoltato nel Vangelo. Pensiamoci! E fra tre giorni celebreremo la Sua Resurrezione. Era morto ma ora è vivo! Crediamo questo? Attenti, non è perché non crediamo, non è questo, ma siamo convinti che Gesù è vivo? E che ha lavato i piedi ai Suoi discepoli, come uno schiavo? Come uno schiavo! Ecco il motivo del gesto di Gesù di lavare i piedi è quello che Lui dice chiaramente alla fine: "Vi ho dato un esempio perché anche voi facciate come io ho fatto a voi". Ed io che sono sacerdote, ve lo dico subito, certamente farò il gesto di Gesù, ma soltanto per ricordare come ha fatto Gesù, ma oggi non c'è solo bisogno di ricordare, ma di mettere in pratica. Non è che dobbiamo lavare i piedi: è facile lavare i piedi, ma lavare i piedi vuol dire amare. Cioè il gesto che Gesù ha compiuto è un gesto di amore per noi.
Quando lo ha fatto a Pietro, che dice Pietro? "Non soltanto i piedi, ma anche le mani e il capo"...... E quante volte anche noi diciamo così a Gesù e non ci lasciamo subito lavare da Gesù? Alle volte rimandiamo, va bene, forse domani, dopodomani: quando ci sentiamo e magari è passato un mese. Non è così? Allora, lasciamoci lavare da Gesù! Che cosa voglio dire con questo? Cioè cominciamo ad amare..........cominciamo a lasciarci lavare da Gesù; quel poco o quel tanto di cui abbiamo bisogno e cioè dobbiamo dire: "Ho bisogno di essere lavato da Gesù perché voglio amare come Lui mi ha amato e continua ad amarmi"..... Inoltre siamo capaci di criticare gli altri. Ecco, dobbiamo stare molto attenti. Io ho paura di questo. Alle volte le mie labbra dicono cose non veritiere ed i miei pensieri a volte pensano cose che non dovrebbero pensare. Ecco: nell'altro c'è l'amore di Gesù e se noi amiamo Gesù dobbiamo amare anche gli altri. È facile? No, non è facile. È più facile essere indifferenti verso gli altri. Questa è la via? Non è la via. Questo è il Cristianesimo? Non è il Cristianesimo. È questo che vogliamo costruire? Non è questo. Cosa aspettiamo? Aspettiamo che siamo santi  e così possiamo costruire una città Santa, una Chiesa Santa nella Parrocchia di S.Giuseppe? Non ci riusciremo mai se non ci lasciamo lavare subito da Gesù, cioè farci amare da Gesù dentro di noi. Domani parleremo di Gesù che viene criticato,bestemmiato, percosso, crocifisso e messo nel Sepolcro, nel buio.
Ecco, noi doniamoci al Signore già da questo momento e possiamo averLo già nel nostro cuore........ Ma gli Apostoli,nell'ultima Cena, hanno veramente capito, in quel momento, che il pane e il vino offerti da Gesù erano il Corpo e il Sangue di Gesù? L'hanno capito pienamente quando Gesù è risorto. Invece noi abbiamo questo vantaggio: sappiamo del Corpo di Gesù e del Sangue di Gesù quando celebriamo la Santa Eucaristia. Allora sappiamo che è Gesù vivo con noi.
Questa mattina il nostro Vescovo ci ha rivolto questa affermazione: " A noi cristiani ed a noi sacerdoti manca una cosa: non è il credere in Gesù e di fare tanto per Gesù e non è tanto per essere con Gesù, ma rimanere in Gesù. Rimanere in Gesù! Cioè stare con Gesù e Lui in noi. Questo mi ha colpito: "Restare con Gesù" perché a volte mi preoccupo di fare tante cose, non perché non dobbiamo farle, stiamo attenti, ma quel che facciamo dobbiamo farlo nel nome del Signore per stare con Gesù e restare sempre con Lui. Allora avviene il miracolo perché faremo le cose non nel nostro nome ma nel nome del Signore. Dobbiamo stare con Gesù, restare con Lui sempre.....". Padre Michele termina la sua profonda omelia, chiedendo l'intercessione della nostra Madre Celeste, la Vergine Santissima.

 


<-Indietro
 I nostri poeti
 Storie dei lettori
 Spiritualità
 I nostri ragazzi
 La redazione
 Galleria Foto
 E Mail
Lunae Photo
Archivio
2022
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2021
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Settembre-Ottobre
n°6 Giugno/Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2020
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°6 Settembre-Ottobre
n°5 Giugno
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2019
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2018
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Settembre
n°7 Luglio-Agosto
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2017
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Settembre
n°7 Luglio-Agosto
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2016
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Agosto-Settembre
n°7 Luglio
n°6 giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2015
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Agosto-Settembre
n°7 Luglio
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2014
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2013
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2012
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2011
n°11 Dicembre
n°10 Numero speciale
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2010
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2009
n°11 Edizione speciale
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
 
     
 Copyright 2009 © - Il Sentiero. Bollettino Interparrocchiale di Ortonovo (SP) Crediti