Carissimi, al momento di
scrivere queste parole, ci troviamo alle porte del Santo Triduo Pasquale della
Passione, Morte e Risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo: tre giorni in cui
contempliamo l'immenso Amore di Dio che si dona totalmente nel Figlio Unigenito
per la salvezza del mondo.
Nella ricca liturgia di questi giorni santi, la Chiesa, come madre e maestra,
ci chiama ad entrare nel mistero della nostra redenzione partecipando con fede
e devozione alle diverse celebrazioni liturgiche. Il nostro sguardo è rivolto a
Gesù, figlio di Dio, l'unico nostro Salvatore ma, guardando il Figlio non si
può non guardare Colei che è sua e nostra Madre, la Vergine Maria, “la donna
del terzo giorno” come la chiama don Tonino Bello, infatti, “Maria è
colei che ha a che fare col ‘terzo giorno’, a tal punto che non solo è la figlia
primogenita della Pasqua, ma in certo senso ne è anche la Madre.”
Prima del terzo giorno c'è però il grande giorno del silenzio, il sabato santo,
giorno che, forse più degli altri, esige in Lei una fede incrollabile e Maria
sarà fedele al suo “fiat” anche in questo giorno, infatti “ Il sabato, tra
il venerdì della passione e morte e la Domenica della Risurrezione, è riempito
dalla fede di Maria; è come se tutta la fede della Chiesa si raccogliesse in
lei. Mentre questa si oscurava in tutti, lei, la prima fedele, è rimasta sola a
tenere viva la fiamma, immobile nell’oscurità della fede, salda nel tempo del
dubbio”.
Il sabato santo diviene per Maria un
giorno di dolore e di fede: di dolore perché “Proprio nel sabato che precede
la Risurrezione, Maria ha vissuto il mistero del dolore, profetatole da Simeone:
“Una spada ti trapasserà l’anima” (Lc. 2,35)”; di fede perché “Lei è la
Vergine, che per la fede concepì il Figlio e con fede attese la sua
Risurrezione”. Ecco perché ancora una volta la Madonna “è esempio per i
discepoli che confessano il Cristo, ‘Figlio della Vergine, Verbo fatto uomo’,
ed attendono, per la potenza della sua Risurrezione, di giungere al possesso
della gioia eterna”.
Carissimi, ho voluto condividere con voi questi pensieri che fanno parte di un articolo della Rivista
mariana “Madre di Dio” nella speranza che ci aiutino a vivere il Sabato
santo come giorno di silenzio e preghiera in compagnia di Maria, ma anche per
riscoprire la devozione del sabato come giorno dedicato a Maria. Qui nel nostro
Santuario, cerchiamo di tenere viva questa devozione, purtroppo ultimamente
siamo di meno, ecco perché vi rivolgo, anzi, vi rinnovo l'invito a unirvi,
secondo le vostre possibilità, alla preghiera che ogni sabato mattina, dalle
08:00 alle 09:30, si svolge nel nostro Santuario.
Nella speranza che l'invito non cada nel vuoto,
auguro un Santa Pasqua di Resurrezione a voi e alle vostre famiglie.
Il Cristo risorto vi benedica sempre e Maria, donna pasquale, vi accompagni
sempre.
( La parte in corsivo è presa
da: Maria, donna del terzo giorno. Di
Bruno Simonetto. In “Madre di Dio” n. 4. Aprile 2000)