MERCOLEDI’ 1° NOVEMBRE Tutti i
Santi. Vangelo Mt. 5,1-12
“Beati i poveri in spirito
perché di essi è il regno dei cieli…”
Le parole di Gesù sono davvero straordinarie, e per alcuni versi creano in noi
un certo sconcerto. Come si possono proclamare beati coloro che soffrono, o che
sono piccoli e umili? Eppure Gesù non esita a dire che sono le persone
veramente felici. I Santi non sono coloro che si sono distinti nelle storie del
Cristianesimo, per i miracoli che hanno fatto, ma sono gli uomini e le donne delle
beatitudini che hanno saputo vivere la loro unione con Gesù. Con tutta la
Chiesa celebriamo oggi la solennità di tutti i Santi, ma ricordiamo anche tanti
nostri fratelli che hanno vissuto la pienezza della fede e dell’amore
attraverso un’esistenza semplice e nascosta.
DOMENICA 5 NOVEMBRE. Vangelo
di Mt. 23,1-12
La teoria, nella religione è
davvero importante, proprio perché ci aiuta a porre solide basi teologiche alla
fede. Però ad essa deve seguire la pratica, qualunque religione, senza la
pratica di quanto essa predica, esclude Dio.
Gli scribi e i farisei al tempo di Gesù avevano fatto della religione un
sistema completo di regole e di precetti tra i quali però Dio non c’era più.
Dobbiamo fare quindi molta attenzione perché quando nella nostra esperienza di
fede non c’è Dio, diventiamo duri, inflessibili e giudicanti nei confronti
degli altri.
Signore aiutaci quindi a riconoscere in ogni uomo la dignità dei tuoi figli,
non solo a parole, ma con le opere.
DOMENICA 12 NOVEMBRE. Vangelo
di Matteo 25,1-13
Nella nostra fede ha sempre
grande importanza l’organizzazione. Senza di essa, in un mondo così frenetico
sarebbe impossibile far fronte ai molteplici impegni e imprevisti di cui la
nostra vita è sempre così piena.
Con la parabola delle Vergini Gesù dice che avere fede non è qualcosa che si
può improvvisare, così come non si può attendere lo sposo che arrivi tardi
senza munirsi prima di olio. Spesso Gesù Signore, sposo della nostra vita,
viene a visitarci quando meno ce lo aspettiamo, un imprevisto, un incontro o
persino un momento di prova o di sofferenza. A quel punto, se ci siamo
organizzati e attraverso una vita di impegno e di amore abbiamo raccolto nelle
nostre piccole lampade l’olio della fede, non corriamo il rischio di essere
esclusi dalla festa del Signore.
DOMENICA 19 NOVEMBRE. Vangelo
di Mt. 25,14-30
Essere discepoli di Cristo
vuol dire anzitutto essere dinamici e imparare a darsi da fare per il regno di
Dio che viene. Il servo che seppellisce il suo talento è immagine di tutti
coloro che preferiscono rimanere nelle loro sicurezze anguste e nelle loro
convinzioni. Queste persone cercano nel Signore soltanto sicurezza per le loro
incertezze e non sanno capire che con lui siamo chiamati a fare cose grandi.
Chi non vuole coinvolgersi per il Signore e per il suo regno, resterà povero e
cieco senza possibilità di vivere la gioia del Vangelo.
DOMENICA 26 NOVEMBRE. Vangelo
di Mt. 25,31-46
In quel tempo, Gesù disse ai
suoi discepoli: “Quando il figlio dell’uomo verrà nella sua gloria…”.
Il Vangelo di oggi ci dice che cosa il regno di Gesù chiede a noi: ci ricorda
che la vicinanza e la tenerezza sono la regola di vita anche per noi e su
questo saremo giudicati. E’ la grande parabola del giudizio finale di Matteo.
L’imitazione delle opere di misericordia mediante le quali Lui ha realizzato il
Regno. Chi le compie dimostra di avere accolto la regalità di Gesù, perché ha
fatto spazio nel suo cuore alla carità di Dio. Da questo dipenderà il nostro
ingresso o meno nel regno di Dio.