Carissimi, la gioia delle
feste natalizie riempia il vostro cuore e quello dei vostri cari!
Siamo tutti d'accordo che l'atmosfera di questi giorni ha qualcosa di
particolar, e non mi riferisco agli addobbi,
alle luci e via dicendo. Certo, essi aiutano ad entrare nel clima
natalizio anche a chi partecipa poco
della vita parrocchiale oppure si dichiara non credente; io però mi riferisco
più che altro all'atmosfera che respiriamo nelle celebrazioni liturgiche, alla
bellezza della Parola di Dio che viene proclamata nelle messe, cosi piena di
luce e di speranza! Per la verità credo che già nelle antifone delle messe
dell'ottavario con il quale la Chiesa c'invita a prepararci al Natale ( dal 17
al 24 dicembre) si possono sperimentare tali sensazioni che aiutano il cuore ad
aprirsi al grande dono del Verbo fatto carne. Ancora una volta possiamo dire
che il tempo di Dio, il Tempo che Dio ha avuto per farci visita, è ciò che dà
significato al nostro tempo: è Dio che ha dato “pienezza” al tempo (cfr. Gal.
4,4) con la sua presenza tra gli uomini in Gesù di Nazareth; è Dio che dà
pienezza al nostro tempo ogni volta che si fa presente nelle nostre assemblee
liturgiche!
Anche per noi, per i nostri giorni, Egli è l'Emmanuele, il Dio con Noi, e questo ci dovrebbe bastare perché il nostro
cuore sia fedele al Vangelo!
Invece, paradossalmente, o forse, provvidenzialmente, il fatto che la fine di
un anno coincida con questi giorni ci invita (ci obbliga?) a fare i conti col
cammino fatto fino ad oggi e a renderci conto che non sempre siamo stati bravi
nel lasciare che il nostro tempo fosse riempito della presenza di Dio, forse
perché abbiamo dedicato poco tempo alla preghiera.
A tal proposito, diceva san Giovanni Paolo II :"Fate esperienza di
preghiera, lasciando che lo Spirito parli al vostro cuore. Pregare significa
concedere un po' del proprio tempo a Cristo, affidarsi a Lui, rimanere in
silenzioso ascolto della sua Parola, farla risuonare nel cuore."
Lasciamo dunque che la divina Parola accolta in questi giorni continui a
risuonare nel nostro cuore affinché possiamo riprendere il nostro cammino come
discepoli del Cristo, ammaestrati da Colei che per prima accolse la Parola, la
Vergine Madre, Maria, lasciando che Dio facesse del suo tempo un tempo nel
quale il Verbo Eterno ha messo la sua dimora in mezzo a noi(cfr. Gv. 1,14).
Prima di concludere, voglio ringraziare tutte le persone che in quest'anno
hanno collaborato alla vita del Santuario, in modo particolare all'ANSPI e alla
cooperativa “Il Mirteto”. Un grazie anche alla ProLoco di Ortonovo per la
disponibilità a lavorare insieme e quindi, grazie ai membri del Comitato che
lavorano per migliorare la strada del Santuario e la piazza san Lorenzo. Il
Signore, per intercessione di Maria, benedica ogni vostro sforzo!
Buon anno a tutti!
P. Mario Villafuerte
rettore.