Carissimi lettori e carissime
lettrici, vi giunga il mio caro saluto dalla sede centrale della Fraternità
Missionaria di Maria in Città del Guatemala, dove mi trovo per partecipare
all'ottavo Capitolo Generale della mia Comunità Religiosa.
Condivido con voi la gioia di questa bella esperienza che vive la Fraternità
ogni sei anni e che io ho la grazia di partecipare per la quarta volta, ma non
ostante per me non sia la prima partecipazione, posso dirvi che è sempre
un'esperienza che riempie il cuore!
Siamo 21 sacerdoti rappresentanti di tutti i paesi dove abbiamo missione, cioè:
Canada, Stati Uniti, Belize, Honduras, Panama, Venezuela, Perù, Equatore,
Italia, Kenya e Guatemala; 6 sacerdoti della sede centrale e due seminaristi
maggiori. In totale siamo 29 Capitolari. Proprio in questa diversità trovo la
ricchezza di questo incontro: ognuno porta la propria esperienza del luogo che
rappresenta, ciascuno porta un bagaglio carico di fede, cultura, tradizione e
anche sofferenza del popolo di Dio della quale anche i nostri missionari
partecipano, come è il caso della situazione difficile del Venezuela. Ma è
altrettanto consolante la speranza che ognuno porta nel cuore e la voglia di
continuare a servire il Signore portando il Vangelo lì dove c'è bisogno.
Il tema del nostro Capitolo è “Uscì un giorno il seminatore a seminare...”
(cfr. Mt. 13, 3-9): l'intenzione è quella di meditare su che tipo di terreno
siamo stati in questi 30 anni di vita della Fraternità e quindi cercare di
vedere i frutti che la grazia di Dio ha prodotto in noi, sia in modo personale
che comunitario. Devo dirvi che la grazia di Dio è stata più che abbondante.
Non ostante le nostre fragilità il “Signore ha fatto grandi cose in noi” e per
questo lodiamo la sua misericordia e insieme vogliamo impegnarci a continuare
nella missione affidata dal Signore alla Fraternità Missionaria di Maria;
infatti da questi giorni di lavoro uscirà un messaggio indirizzato a tutte le
comunità parrocchiali dove siamo presenti, appena sarà possibile ve lo faremo
conoscere.
In tutti questi giorni di condivisione fraterna non siamo stati soli, la
presenza materna di Maria ci ha accompagnati giorno dopo giorno e in un modo
concreto, visto che nella Cappella Capitolare abbiamo intronizzato un'immagine
della Madonna del Mirteto che ho portato per l'occasione come ricordo della
nostra missione in Italia. E' a Lei, la Madre, che affido il lavoro che abbiamo
ancora da fare e, come sempre, chiedo la sua materna intercessione per voi e
per le vostre famiglie!
A presto!