Domenica
1° maggio: VI domenica di Pasqua (Gv 14,23-29)
Il mistero dell’inabitazione della Trinità, in ogni
credente è davvero consolante e fonte di grande pace.
Fin dal giorno del nostro battesimo c’è uno spazio dentro
di noi in cui il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo abitano. Dio è così buono
e amoroso che non vuole stare lontano da nessuno di noi, da nessun cuore.Gesù dice che ciò è possibile se ascoltiamo e mettiamo in
pratica la sua parola e la sua volontà.
Domenica
8 maggio: Ascensione del Signore (Lc
24, 46-53)
Il racconto dell’evangelista Luca si conclude con
un’immagine di lode e di gioia da parte dei discepoli che, dopo aver assistito
all’ascensione di Gesù, attendono il compimento della sua promessa. Ma essi
sono felici anche per un altro motivo: hanno capito che, pur essendo salito al
cielo, la sua presenza spirituale sarà sempre con loro. Essi, di lì a poco,
inizieranno una missione che li porterà fino agli estremi confini della terra.
Domenica
15 maggio: Pentecoste (Gv
14, 15-16)
Gesù dice una verità semplice, ma sulla quale si fonda il
tuo essere un vero suo discepolo.
Quando dici di amare il Cristo, significa che sei
disposto a compiere quello che Lui ti domanda, ma spesso ti accorgi che non è
così facile come sembra. Gesù, però, sa che le tue forze sono limitate e per
questo ti promette un aiuto unico: il Paraclito, cioè il Consolatore. E’ lui
che ti dà la forza di compiere ciò che il Maestro ti chiede. Dunque, in questa solennità di Pentecoste ringraziamo
Dio, perché proprio grazie alla presenza dello Spirito nella nostra vita, ci
potremo comportare come veri suoi discepoli.
Domenica
22 maggio: SS. Trinità (Gv 16, 12-15)
La portata della rivelazione e del messaggio di Gesù è
talmente grande che, al momento in cui parlava ai discepoli, non potevano
portarne il peso.
Dunque, la Trinità accompagna la Chiesa verso la piena
redenzione ed è un mistero da capire, ma quando ami davvero, conosci l’essenza
di Dio, Uno e Trino.
Domenica
29 maggio: Corpus Domini (Lc
9, 1)
La moltiplicazione dei pani e dei pesci è un miracolo
(segno) che ha un chiaro riferimento all’Eucaristia.
E’ un dono che Gesù non fa da solo, ma coinvolge i Dodici
che mettono a disposizione del Maestro quel poco che anno e che diventa la
“materia prima”, permettendo a tutti di mangiare a sazietà.Gesù ci invita a metterci a disposizione degli altri per
poter aiutare che ha di bisogno.