Pubblichiamo
uno stralcio della pagina “Cronisti in classe”, iniziativa che da diversi anni
organizza il quotidiano “La Nazione”, poiché il 22 febbraio era il 2°
anniversario della morte del Preside Franciosi e il 19 marzo il suo onomastico.
Il resto della pagina la pubblicheremo il mese prossimo.
Un
ex alunno (speciale) racconta
(Intervista
degli alunni della Scuola Media a Pier Giuseppe Franciosi)
Essere il figlio del Preside Franciosi, che rimase in carica ben 25 anni: come
saranno stati gli anni di Scuola Media per quel ragazzino? Ci siamo recati a
casa di Pier Giuseppe Franciosi per saperne di più.
Com’è stato essere il figlio
del Preside?
Non sempre facile. Pensavo di essere visto in maniera diversa dai ragazzi e che
i professori mi trattassero meglio perché ero figlio del Preside. In realtà
dovevo studiare come tutti gli altri, anzi, mia mamma che all’epoca era la mia
insegnante di matematica, quando mi trovava senza compito mi metteva in
punizione: una settimana senza televisione!
Com’era suo padre come
Preside?
Direi un Preside “saggio”, che ha sempre cercato il bene dei “suoi” ragazzi;
conosceva la storia personale di ognuno e ha sempre cercato di aiutarli. Mio
padre era un uomo pacato, non l’ho mai sentito alzare la voce con un alunno o
con un professore. Ricordo la sua gioia ogni volta che veniva a sapere che un
suo ex alunno si era realizzato nello studio.
Aiutato da tanti bravi insegnanti era riuscito a creare una “Scuola Media”
innovativa che già a quell’epoca prevedeva corsi di Informatica, corsi di
Lingua straniera per adulti, campeggi estivi e molto altro. Rimase legato alla
scuola anche quando andò in pensione diventando Presidente dell’Associazione
Culturale “C. Roccatagliata Ceccardi”, promuovendo iniziative e raccogliendo
fondi per la Scuola Media.