Sabato 6 - Questa
mattina il pellegrinaggio del primo sabato del mese si svolge a La Spezia.
Ritrovo nella bella chiesa di Santa Maria Assunta (piazza Beverini) e,
percorrendo le vie cittadine, arriviamo al Santuario di Nostra Signora della
Neve (via Garibaldi).
Durante tutto l’Anno Santo della Misericordia questa chiesa è “Santuario della
Riconciliazione” e rimarrà aperta tutto il giorno con sacerdoti sempre
disponibili alla confessione. All’omelia il Vescovo ha ricordato la figura di
San Paolo Miki e compagni - dei quali ricorre oggi la festa liturgica -,
martiri, crocifissi a Nagasaki il 5 febbraio 1597, perché predicavano il
Vangelo. “Sono lontani nello spazio e nel tempo, ma vicini nella fede e
comunione in Cristo. Morendo, Paolo, ha chiesto il perdono per i suoi
persecutori ed è morto perché ha testimoniato il Vangelo…”. Il Vescovo ha poi
parlato della “misericordia del riposo”. Il riposo non è l’ozio, ma il “sapersi
fermare, mettersi con il Signore Gesù, leggere il Vangelo, mettersi in silenzio
rispetto al frastuono, anche buono, delle nostre giornate. A volte riusciamo a
essere misericordiosi con gli altri, ma non con noi stessi…”.
Sul pullman, al ritorno, c’è come sempre un bel clima di amicizia e di
serenità.
Domenica 7 - Oggi, nel primo
pomeriggio, siamo in tantissimi nel Duomo di Massa per il funerale dell’amico
Giulio Cecconi. Da tanti anni collaborava con la nostra corale “Cantus Firmus”.
Nelle festività più importanti o per rassegne corali o meditazioni musicali, il
nostro direttore, Renato, lo chiamava per accompagnarci con l’organo, e lui era
sempre disponibilissimo. Tutta la sua vita è stata dedicata alla musica: era
organista in Cattedrale e la moglie dirigeva la corale; era anche un bravo
pianista, ha eseguito molti concerti e dava lezioni di piano a tanti giovani.
Il rito funebre è stato presieduto dal vescovo Giovanni con la presenza di
molti sacerdoti. La liturgia è stata animata dalla ‘sua’ corale, e dalla nostra
(ho notato anche coristi di altre corali) con l’esecuzione di brani a lui particolarmente
cari.
Giovedì 11 - Stasera
c’è a Caffaggiola, nella chiesa del Preziosissimo Sangue, l’adorazione
interparrocchiale per le vocazioni. Siamo un bel numero, ma in questa grande
chiesa siamo un po’ ‘sparpagliati’. Per queste occasioni le chiese piccole sono
molto più coinvolgenti e ci fanno sentire più uniti nella preghiera. Al termine
abbiamo cantato l’Ave Maria di Lourdes poiché oggi ricorre l’anniversario
dell’apparizione della Madonna a Bernadette.
Venerdì
12 - Stasera – ore 21 – ci troviamo nella chiesa di S. Lorenzo per la
‘Lectio’ tenuta da padre Mario. Siamo entrati nel tempo di Quaresima ed è
quindi opportuno approfondire la conoscenza della Parola di Dio, magari
accompagnata da qualche privazione o digiuno o altre opere di misericordia. A
conclusione dell’incontro abbiamo pregato così: “Signore Gesù, fa che la nostra celebrazione domenicale e i momenti di
preghiera della settimana ci aiutino a sentire la Tua grazia e a risponderti
con generosità”.
Martedì 16 - Stasera
nella chiesa di S. Lorenzo si tiene un incontro, presieduto dal parroco, al
quale è invitata tutta la popolazione. Questo è, in modo molto sintetico, il
motivo. E’ stato fatto un progetto per il rifacimento del primo tratto della
“Salita alla Madonna”. Di questo lavoro se ne parla da tantissimo tempo e visto
che tramite le varie istituzioni, amministrazione comunale, consorzi, ecc.,
abbiamo avuto sempre solo promesse, ora l’ANSPI e il Rettore vogliono mettere
mano a quest’opera e chiedono quindi alla popolazione e in particolar modo alla
“Pro-loco” se si possono finalizzare per questo progetto i proventi delle varie
manifestazioni che si svolgeranno in paese e al Santuario.
Non è facile dare una risposta certa e definitiva alla richiesta, però è stata
riscontrata molta buona volontà da parte di tutti per realizzare il progetto
(con possibili modifiche) e formare per questo un comitato ristretto
responsabile di questa realizzazione. Si spera inoltre che anche
l’Amministrazione comunale possa dare in qualche modo un suo sostanzioso
contributo.
Giovedì 18 - Questa
sera, solita ora (le 21), nella chiesa parrocchiale (in sacrestia perché è più
calda e non siamo in tanti) si tiene l’adorazione eucaristica e la “Lectio” sul
brano del Vangelo di domenica prossima. Meditiamo quindi sul brano della
Trasfigurazione di Gesù in preghiera sul monte Tabor. Questa sera la “Lectio”
mi è parsa particolarmente efficace.
Al termine abbiamo pregato così: “E’
duro, Gesù, scendere dal monte della manifestazione ed andare verso il
Calvario, verso le prove che ci attendono. Ma anche quando c’è da attraversare
l’oscurità della notte, c’è sempre la tua parola a guidarci e a sostenerci”.
Lunedì 22 - Oggi
ricorre il secondo anniversario della morte del preside Franciosi: il’nostro’
preside. Anche per quelli che, come me, non hanno mai frequentato la sua scuola
(le Medie), ma dalla ‘sua scuola’ hanno tratto tanti benefici. Io, ad esempio
(mi sembra di averlo già scritto altre volte), non mi ero mai cimentato nello
scrivere, ma sotto la sua insistenza (“devi essere tu a scrivere il ‘diario’,
tu sei dappertutto…”, mi diceva) e attento a come scriveva (mi ha dettato
personalmente per anni i suoi articoli), piano piano, prima con qualche
cronaca, poi sempre un po’ di più, mi ritrovo a portare avanti la sua rubrica
“diario di un parrocchiano”. Nei giorni scorsi, sfogliando vecchi numeri del
“Sentiero” per cercare alcuni articoli, mi sono soffermato a rileggerne alcuni dei
suoi e ho notato che spesso riportava brevi tratti di preghiere che venivano
recitate durante la Messa o altre celebrazioni. Così, anch’io, in questo mio
‘diario’ ne riporto alcune che mi sembrano particolarmente significative.
Giovedì 25 - Terza
settimana di Quaresima e terza “Lectio”. Questa sera padre Mario ha deciso di
dividere i due momenti: prima la “Lectio” e, nella seconda parte, l’adorazione
eucaristica. Siamo un bel numero (nove!) ma restiamo in sacrestia. Nel brano
del Vangelo di domenica prossima, Luca racconta l’episodio nel quale alcune
persone riferiscono a Gesù dell’uccisione dei Galilei da parte di Pilato e,
nella seconda parte del fico che non dava frutto. La meditazione su questo brano risulta meno
efficace: occorrerebbe più tempo, ma domenica alla Messa forse capiremo meglio.
Riporto anche questa volta una parte della preghiera che abbiamo recitato: “Riempimi, Signore della tua grazia perché
questa Quaresima resti nella mia storia d’uomo come il tempo coraggioso della
mia totale conversione”.