Eccoci carissimi, siamo nel pieno del tempo del Natale! Auguri a tutti voi
che fedelmente leggete “Il Sentiero”! Gesù Cristo nasca ogni giorno nel nostro
cuore e ci riempia della sua gioia!
Con le festività del Natale celebriamo l’irruzione di Dio nella storia
dell’Umanità non più per mezzo della voce di uomini, i profeti, ma per mezzo
del Verbo incarnato, come ci ricorda infatti la Lettera agli Ebrei: “Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e
in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose
e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo”. (Eb. 1,1-2). Dio dunque, per
mezzo di Gesù Cristo, entra nella nostra storia, nel nostro tempo per
santificare il tempo e la storia degli uomini.
Gli studiosi, usando parole un po’ più difficili, dicono che il tempo
cronologico, cioè, il tempo che scorre e nel quale si intesse la storia umana,
con l’irruzione del divino diventa tempo kairologico, cioè, tempo di grazia.
Concretamente questo si è avverato nell’arco di tempo nel quale Gesù di
Nazareth è vissuto in mezzo al popolo ebraico. Immaginiamo che gioia per quei
contemporanei di Gesù che hanno
riconosciuto in Lui la visita del Signore!
La cosa bella è che questa esperienza diventa possibile anche per noi, proprio
nella celebrazione dei sacramenti ma soprattutto nella celebrazione
dell’Eucaristia! Ogni volta che CELEBRIAMO la santa Messa Dio entra nel nostro
tempo e spazio e ci permette di contemplare misticamente la Gerusalemme
celeste!
Dio, l’Emmanuele, continua a camminare con noi,
continua ad essere presente nel mondo per mezzo della Comunità Cristiana e per
mezzo di essa continua a santificare la storia degli uomini. Ecco perché il
cristiano non deve perdere la speranza anche se la storia umana sembra andare a
rotoli; il credente è chiamato a camminare lungo le vie del mondo impregnando
il tempo suo e degli altri della presenza di Dio Padre nella convinzione che il
motore che guida la Storia è lo Spirito santo.
Carissimi, queste riflessioni le ho voluto
condividere con voi ora che ci apprestiamo a concludere quest’anno 2015; un
anno che lascia nella vita del Santuario tante cose belle.
Prima di tutto i tanti pellegrini che sono venuti a venerare la Madonna del
Mirteto, soprattutto nel periodo da maggio a settembre: è stato un numero
significativo che ora per spazio non vado a elencarli. Auguro a loro la grazia
di essere stati ascoltati nelle loro preghiere rivolte a Dio per mani della
cara Madonna, alcune delle quali sono rimaste scritte nel libro del pellegrino.
Anche nell’aspetto materiale quest’anno lascia al
santuario un bel ricordo: la quasi totale ristrutturazione dell’ex convento,
cioè, i locali adibiti alla casa di accoglienza che sono stati inaugurati dal
nostro vescovo nel giugno scorso.
Ringraziamo il Signore di tutto e chiedo a Lui di
donare la sua benedizione a ognuna delle persone che in vario modo collaborano
per la vita spirituale e materiale del Santuario.
Buon anno giubilare a tutti!