Sabato,
2 - Oggi
per il consueto pellegrinaggio del primo sabato del mese ci siamo recati a
Prati di Vezzano, al santuario della
Madonna del Molinello. Siamo già venuti diverse volte in questo suggestivo
santuario; noi di Ortonovo, oggi, non siamo in molti (sul pullman c’erano
parecchi posti vuoti). La chiesa è piccola per cui diverse persone devono
seguire la celebrazione da fuori, dove sono anche i sacerdoti confessori sparsi
su qualche muretto o a fianco di una pianta; oggi ce ne sono un bel numero, una
decina, e tutti sono impegnati.
Martedì
8 - Festa dell’Immacolata - Questa festa mi
ricorda sempre un’antica tradizione: quella della consegna delle tessere
dell’Azione Cattolica, che si faceva tanti anni fa. Da parecchi anni è, per noi
di Ortonovo, centro storico, o meglio, per la corale “Cantus Firmus”, e
automaticamente per tutta la comunità, la ripresa dell’attività ufficiale della
corale. Purtroppo, come ho già scritto in qualche numero scorso, il numero dei
coristi, per motivi fisiologici (età e acciacchi vari) sta sempre diminuendo e,
non essendoci ricambi, è naturale che questa corale, attiva da oltre 30 anni,
cessi piano piano la sua attività. Comunque anche oggi siamo riusciti a offrire
al meglio il nostro servizio liturgico e rendere così più solenne la
celebrazione. E così sarà per le feste natalizie.
Giovedì,
10 - Stasera
l’adorazione eucaristica interparrocchiale si tiene nella chiesa di San Pietro,
a Luni Mare. L’archetto-chiesa (come lo chiama la Paola) è, come sempre strapieno,
ben illuminato e riscaldato; il parroco, don Carlo, ha preparato tutto per il
meglio; questo appuntamento, qui a Luni Mare, ha sempre qualcosa in più degli
altri: questo si nota dalla sempre numerosa partecipazione di tutte le comunità
parrocchiali.
Sabato
12 - Questa
mattina, verso le ore 11, sono giunti al santuario del Mirteto, un gruppo della
famiglia Orionina, da Genova. C’erano due sacerdoti, don Fulvio e don Alberto
(Pino) e alcuni laici. Come aveva promesso don Fulvio in occasione del funerale
di don Domenico (il mese scorso), sono tornati per celebrare una Santa Messa in
suffragio dei numerosi sacerdoti orionini del paese di Ortonovo: don Pietro,
don Domenico (Ceccardo), don Andreino, don Lucio, don Giancarlo. All’omelia,
don Fulvio, ha raccontato in breve la storia di tutte queste vocazioni, dopo
l’arrivo di San Luigi Orione, qui a Ortonovo, per un sopraluogo al santuario,
che è stato poi custodito dai suoi sacerdoti per ottanta anni; ha ricordato
anche altri sacerdoti “storici” che hanno svolto quassù il loro apostolato: don
Pesce, don Magnani, don Barbiero… e anche quelli di altri Ordini religiosi. Al
termine della celebrazione il gruppo ha pranzato nei locali del santuario e
sono poi ripartiti.
Domenica
13 - Oggi,
alle ore 15.30, in cattedrale a La Spezia, come nelle cattedrali di tutto il
mondo, si celebra la solenne apertura della Porta Santa e l’inizio dell’Anno
Santo della Misericordia. Il nostro pullman da Ortonovo è strapieno; occorre
quindi anche il pulmino di don Andrea e altre persone sono dovute partire con i
propri mezzi. La cripta della
Cattedrale, luogo del ritrovo, era gremita: tanti pellegrini sono rimasti sotto
i portici; poi in processione siamo saliti lungo lo scalone nel piazzale dove
si è svolto il rito dell’apertura della Porta Santa, seguito dalla Santa Messa.
Anche oggi abbiamo tutti notato la mancanza, all’altare, del nostro diacono,
Agostino: speriamo di rivederlo presto. Al ritorno, sul pullman c’era tanta
gioia: la vera gioia del cristiano e ho sentito diverse persone che
commentavano la bella omelia del vescovo Luigi Ernesto.
Lunedì
14 - Solo
oggi ho saputo della morte di don Romeo
Rossetti, avvenuta il 30 novembre scorso, dopo una breve malattia. Aveva già da
tempo problemi di deambulazione e non ci vedeva quasi più. Era stato parroco a
San Martino oltre 50 anni fa. Io non l’ho mai conosciuto; mi parlavano molto di
lui Doretto e il preside Franciosi. Ci inviava ogni tanto qualche articolo da
pubblicare e ricordava sempre volentieri la sua vecchia parrocchia di San
Martino. So che alcuni di Ortonovo hanno partecipato al suo funerale e spero
che ci scrivano qualche notizia in più da pubblicare il mese prossimo.
Lunedì
21 - Questa
mattina è giunta una chiamata al mio cellulare: il numero è sconosciuto, ma ho
subito riconosciuto il vocione di don Giovanni Dalla Mora. Due volte l’anno,
Natale e Pasqua, mi chiama per gli Auguri. Come al solito parla quasi sempre
lui solo e in un paio di minuti riesce a dirmi tante cose: mi ringrazia
dell’invio mensile del “Sentiero” con i soliti complimenti a tutta la Redazione
per il prezioso ‘lavoro’ che facciamo; poi mi dice che nella “Casa” dove
risiede si stanno preparando ad accogliere il Bambino Gesù con una bella e
solenne Novena; mi invita ad estendere gli Auguri di Buone Feste ai miei
familiari e a tutti i conoscenti; mi chiede della mia salute, io della sua:
tutti e due ci accontentiamo. Vuole poi sapere come va la sua vecchia
parrocchia, e anche di questo lo rassicuro che è stato ben sostituito da padre
Onildo. Poi non lo sento più: ha riattaccato. Quello che fa quasi commuovere
ascoltando le sue parole è il modo così sereno ed affettuoso quando dice che è
in attesa di Gesù Bambino: proprio come un bambino, lui che ormai entra nei 103
anni! Grazie di tutto, caro don Giovanni, ci risentiamo a Pasqua!
In questi giorni prima del santo Natale si svolgono le consuete recite
natalizie nelle varie scuole. Io ho assistito a ben quattro di queste recite,
perché in ognuna avevo un nipote (l’ultima nata ha solo nove mesi per cui niente
recita): a Isola, a Casano, a Luni Mare e a Carrara. Ho apprezzato che,
nonostante le tante polemiche in varie parti d’Italia, tutte si sono svolte in
un bel clima di serenità.
Domenica
27 - Oggi
si celebra la festa della Santa Famiglia di Nazareth. Anche quest’anno il
parroco, padre Mario, ha invitato le coppie di sposi a rinnovare le promesse
matrimoniali. Mia moglie ed io non abbiamo potuto partecipare, ma mi hanno
riferito che diverse coppie erano presenti a questo rito.
Lunedì 28 - Oggi arrivano al
santuario un gruppo di podisti di Sarzana e dintorni capitanati dall’amico
Giorgio. Alcuni arrivano a piedi, altri con le auto. Sono ormai tanti anni che
organizzano queste camminate e, purtroppo, alcuni di loro non ci sono più, e
allora questi assenti vengono ricordati con una Santa Messa in suffragio. Tra
di loro c’è appunto anche un prete, don Roberto Savio, che celebra
l’Eucaristia. Doveva partecipare a questo incontro anche don Renzo, ma per un
improvviso impegno è dovuto rimanere a Sarzana. Dopo la funzione la comitiva si
è fermata a pranzo nei nuovi locali dl santuario.