L'11
aprile 2015 Papa Francesco ha emesso la Bolla di indizione del Giubileo
straordinario della Misericordia intitolato "Misericordiae Vultus".
In questo documento Papa Francesco spiega che l'Anno Giubilare avrà come motto il
tema "Misericordiosi come il Padre", un evento che si rifà allo
spirito del Vaticano II ed infatti l'apertura avviene proprio nel giorno in cui
ricorre il 50º anniversario della
chiusura del Concilio medesimo.
Il Giubileo, introdotto nella prassi cattolica da Bonifacio VIII (1300), si
tiene di solito ogni 25 anni. Inizialmente questo intervallo di tempo era
maggiore (50 o 33 anni) ma poi venne ridotto per permettere ad ogni generazione
di vivere almeno un Giubileo ordinario.
Il Papa può comunque indire anche
Giubilei straordinari.
L'apertura del Giubileo è stata
inizialmente fissata per l' 8 dicembre 2015 ma prima di tale data, come segno
della vicinanza della Chiesa universale alla Repubblica Centrafricana, colpita
dalle violenze della guerra civile, Papa Francesco ha aperto la porta Santa
della Cattedrale di Notre-Dame di Bangui il 29 novembre, in occasione del suo
viaggio apostolico in Africa, anticipando di fatto l inizio del giubileo
straordinario. La Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano è stata
aperta, come previsto, l' 8 dicembre 2015 con una cerimonia molto commovente;
per la prima volta nella storia, alla presenza di due pontefici: il Papa
regnante (Francesco) ed il Papa emerito (Benedetto XVI).
Le porte sante della Basilica di San Giovanni in Laterano e di tutte le
cattedrali o santuari giubilari nelle altre diocesi del mondo sono state aperte
dai rispettivi vescovi domenica 13 dicembre 2015, compresa quella della
Cattedrale spezzina di Cristo Re, con una toccante cerimonia che è partita
dalla cripta sottostante e, dopo i riti di introduzione, i fedeli sono saliti
in processione lungo lo scalone esterno sino allo spiazzo antistante la
cattedrale.
Qui, alle ore 16, il vescovo Luigi Ernesto ha aperto la "Porta della
Misericordia", e ha fatto il suo ingresso nella Cattedrale, seguito dal
vescovo emerito Bassano, dal vescovo di Bubanza (Burundi), Ntgwarara, dal clero e dai numerosissimi
fedeli, dove ha presieduto la Santa Messa solenne.
All'inizio ufficiale del Giubileo seguiranno numerose iniziative e celebrazioni
un po’ in tutte le zone pastorali ed in tutte le parrocchie per consentire a
tutti i fedeli di abbeverarsi a questa sacra fonte di salvezza e perdono.
Stiamo vivendo in un mondo in guerra, segnato dalla povertà, dalle ingiustizie
e dalle migrazioni di massa e quindi c'è estremo bisogno di riscoprire i valori
della misericordia e ad essa è dedicato il Giubileo Straordinario di Papa
Francesco: un anno consacrato alla remissione dei peccati ed alla
riconciliazione, un anno speciale e straordinario per la conversione del popolo
di Dio e l'indulgenza che si ottiene attraverso il pellegrinaggio ad una chiesa
giubilare.
L'indulgenza è una particolare espressione della misericordia di Dio che la
Chiesa invoca ed offre ai fedeli in particolari circostanze ed a precise
condizioni. Può essere plenaria o parziale in rapporto alla verità e sincerità
del proprio pentimento. Papa Francesco scrive che l'indulgenza plenaria è la
pienezza della misericordia di Dio che, attraverso la Chiesa, raggiunge il
peccatore perdonato e "lo purifica da ogni residuo della conseguenza del
peccato, abilitandolo ad agire con carità e crescere nell'amore piuttosto che
ricadere nel peccato".
Ora, la Chiesa, come ogni vera famiglia, mette a disposizione dei suoi figli
tutti i suoi beni, cioè i meriti dei giusti, per sopperire alle imperfezioni
della nostra conversione.
Partecipazione a questa ricchezza di santità che viene significata da gesti
che, in aggiunta al sacramento del perdono ed alla comunione eucaristica, manifestano
il nostro stretto legame con la Chiesa (pellegrinaggio, carità e preghiera in unione al Papa).
Una ricchezza di santità che, per quella comunione in Cristo che continua oltre
la morte, può essere partecipata anche ai nostri defunti che si sono presentati
davanti a Dio non perfettamente purificati.
L'Anno Santo arriva in un momento storico
molto delicato, in cui cresce l'ansia per il terrorismo ed i conflitti
fra i popoli e le fedi. La Chiesa, nelle intenzioni di Papa Francesco, vuole
ergersi a baluardo contro le differenze: significativo il richiamo del
Pontefice all'Ebraismo ed all' Islam per ritrovare, proprio sul tema della
misericordia, la via del dialogo ed il superamento di storici scontri ed
incomprensioni.
Questo Giubileo è stato indetto a 50 anni dalla chiusura del Concilio Ecumenico
Vaticano II, quello della grande svolta, dei cambiamenti, della
modernizzazione. La capacità di dialogare col mondo e l'apertura ad ogni uomo
sono state le grandi sfide vinte dal Vaticano II, però, secondo Papa Francesco, la
realizzazione di quel grande consenso storico non è stata ancora compiuta fino
in fondo. Questo Giubileo può essere quindi l'occasione per percorrere quel
tratto di cammino di riforma che deve essere ancora perseguito. Noi confidiamo
nell'aiuto del buon Dio e della nostra amatissima Madre Celeste perché assista
la sua Santa Chiesa ed il suo Pastore nella guida del suo gregge verso questi
ambiti traguardi.