Le
nefandezze dell’uomo
Sempre alla ricerca di situazioni da
graffiare, alla Messa di domenica 30 agosto ho scoperto che per un mese mi
sarei riposato. Qualcuno con la
giusta dose di durezza e, soprattutto, di chiarezza, oltre due millenni orsono,
usando semplicissime parole, ha inquadrato l’essenza dell’uomo. “Ascoltatemi
tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui,
possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro.
Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male:
impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza,
invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori
dall’interno e rendono impuro l’uomo” (Marco,7, 21-23).
La domanda è scontata: perché in buon Dio dovrebbe manifestare la pienezza
della sua misericordia (che, in verità, ha già fatto col sacrificio del Figlio)
verso coloro che, ostinatamente con le loro azioni, la irridono e la rifiutano
ponendo in essere tutto ciò che di nefasto può uscire dal cuore e dalla mente
umana? Gesù con le sue parole va al
nocciolo del problema in modo comprensibile a tutti e invita a meditare sulla
origine dei nostri comportamenti che rendono drammatica la quotidianità.
Considerando le assurde, folli e malvagie vicende che giornalmente accadono a
livello mondiale, all’interno di troppe case e nel segreto di tante coppie, la
conclusione è una sola: se l’uomo non recupera in fretta la ragione della sua
presenza e del ruolo che gli è stato assegnato nel creato, rappresenterà la
vera e unica causa della rovina di se stesso e della creazione. Non mi pare che
il clima che si respira sia in sintonia con il prossimo Giubileo della
misericordia divina. In prospettiva, come creatura fatta a Sua immagine e somiglianza, per l’uomo non c’è male!
Papa Francesco nei suoi interventi al Congresso americano e all’ONU, invitando
con molto calore le istituzioni internazionali di porre tutta la loro
attenzione e autorità nel sollecitare popoli e nazioni a cambiare radicalmente
atteggiamento nei fatti - le parole non servono - per salvaguardare la dignità
di ogni uomo e salvare l’ambiente dal brutale saccheggio in atto, a suo modo e
col suo stile bonario, ma fermo, ha ribadito il pensiero di Gesù che
l’evangelista Marco riferisce fedelmente.