Tra i pellegrini che sono
saliti al Santuario in questi mesi sono stato colpito da due coppie, diverse
tra di loro anche per la provenienza.
La prima è salita il giorno 17 luglio mentre facevo le prove con una coppia di
giovani che il giorno dopo si sarebbero sposati nel Santuario. Sono rimasto
incuriosito dal loro atteggiamento di preghiera e di raccoglimento nonostante
il disturbo che potevamo dare a motivo delle prove. Finito di confessare gli
sposi, erano ancora lì e quindi mi sono rivolto a loro chiedendo se fosse la
prima visita al Santuario e da dove venivano. La signora mi rispose che
effettivamente era la prima volta che visitavano il Santuario e che provenivano
da Bari; poi, molto discretamente mi disse che erano venuti perché un loro
parente, malato di tumore, una notte aveva sognato il Santuario. All’indomani
del sogno era andato su internet per vedere se veramente esistesse il Santuario
sognato e fu tanta la gioia nel vedere le foto che si trovano nel sito e
scoprire che era proprio il Santuario del Mirteto!.
Secondo la testimonianza della signora, questo suo parente, da allora, iniziò
ad avere miglioramenti di salute fino alla totale guarigione. In seguito era
tornato a ringraziare la Madonna per la sua intercessione (peccato che non
abbia lasciato niente scritto sul libro dei pellegrini). Non vi dico il brivido
che ho sentito sulla pelle! Non capita tutti i giorni di ascoltare cose simili!
Poi questa signora mi ha riferito che in questa occasione pregavano la
Santissima Madonna del Mirteto chiedendo la guarigione della moglie del loro
parente che nel frattempo si era ammalata. Sembra quasi una barzelletta, ma le
vie della fede sono cosi! Speriamo che anche questa volta la nostra cara
Madonna abbia ottenuto la grazia dal suo Figlio.
La seconda coppia è originaria della Valle d’Aosta, giovani sposi amici miei da
tanti anni.
In vacanza a Lerici hanno deciso di venire in pellegrinaggio al Santuario
domenica scorsa.
Certo, in quanto a pellegrinaggi non sono novelli, essendo già stati in
pellegrinaggio a Santiago di Compostela.
All’arrivo al Santuario sono rimasti colpiti dalla bellezza del panorama ma
anche dei boschi e della mulattiera. L’aneddoto più curioso è che secondo le
indicazioni della mappa in loro possesso il percorso per raggiungere il
Santuario passa da Bocca di Magra a Fiumaretta attraverso il Magra; ma lì non
c’è servizio di barca, quindi bisogna fare il giro per il ponte del Magra e ciò
significa un’ora in più di cammino, ma il Signore ha i suoi progetti, così,
arrivati al fiume, hanno chiesto ad un signore che era nelle vicinanze se ci
fosse un servizio di trasporto per passare all’altra riva; costui con una
risposta secca dice loro di no.
Due giovani che erano in una barca lì vicino sentendo il tutto, vengono in
aiuto ai nostri pellegrini offrendo un passaggio all’altra riva del fiume.
(Sembra quasi un brano del Vangelo!). Ancora una volta si dimostra che non si
può giudicare dall’apparenza. I nostri giovani pellegrini, oltre ad essere
premiati con la benedizione della Madre celeste, sono stati rinfrancati con un
bel piatto di pasta al sugo di cinghiale e vi posso assicurare che è stata una
vera provvidenza visto che da quando la cara Marta non viene più per problemi
di salute, alla cucina ci pensiamo io e un mio confratello, mentre quella
domenica siamo stati ospiti a pranzo e, come dicono a Ortonovo, c’era del
mangiare anche per i frati!
Comunque se qualcuno vuol salire a piedi venga pure, chissà che la Madonna non
gli stia preparando qualche bella sorpresa!
Vi saluto tutti con il sorriso sulle labbra e vi attendo numerosi nei giorni
della festa in onore a Maria Santissima del Mirteto.