Domenica, 06 settembre (Mc
7, 31-37).
In questo brano evangelico è evidente l’influsso della
pratica battesimale dei primi secoli del cristianesimo. La guarigione del
sordomuto che Gesù compie è immagine di una guarigione ben più profonda: quella
dalla sordità nei confronti della Parola di Dio, che salva e ricrea coloro che
la accolgono nella propria vita. Il Signore, di fronte all’umile riconoscimento
della nostra durezza di cuore, può davvero fare grandi cose: può renderci veri
discepoli del suo Vangelo, pronti a seguirlo ovunque Egli vada.
Domenica, 13 settembre (Mc
8, 27-35).
La fatica più grande che Gesù ha dovuto fare nella sua
attività apostolica è stata proprio quella di convincere i suoi più stretti
collaboratori riguardo la sua reale identità e nel senso profondo della sua
missione. Pietro rimprovera addirittura il Maestro. E quanta fatica il Signore
deve fare anche con noi per convincerci riguardo il vero senso della sua
missione nella nostra vita! Non dimentichiamo mai che la via da seguire passa
spesso per sentieri bui e scoscesi, ma Gesù ci conduce verso la vera Vita:
questa deve essere la nostra certezza.
Domenica, 20 settembre (Mc
9, 30-37).
Gesù parla della sua passione, ma i suoi discepoli non
capiscono le sue parole. Il testo evangelico parla di un atteggiamento di
chiusura del cuore dei collaboratori di Gesù, e allora per spingerli a
riflettere il Signore li provoca, ponendo loro, come modello, un bambino. Lo
prese e lo pose in mezzo a loro. Le parole di Gesù furono queste: “Chi accoglie
uno solo di questi bambini, accoglie me”. Poi aggiunse che se noi vogliamo
seguirlo, dobbiamo lasciare da parte i nostri desideri sbagliati e le nostre
illusioni di grandezza.
Domenica, 27 settembre (Mc
9, 38-43; 45, 47-48).
Gesù non chiede di essere drastici; il suo messaggio è
chiaro: essere fedele a Cristo significa mettere in conto anche la sofferenza:
è l’unico prezzo da pagare per percorrere la strada con Lui in sincerità. Se è
necessario, a volte bisogna avere il coraggio di cambiare certe situazioni,
compiendo anche scelte dolorose. Eppure, il Signore ci dice di non temere
poiché nessuno perderà la sua ricompensa. Basta fidarsi ciecamente di Lui e
chiedere sempre la sua Grazia.