Abbiamo attraversato la Val
di Vara fino a Brugnato. Il pullman ci ha lasciati nei pressi di una
cappelletta, punto di devozione della medesima immagine che si venera su, al
Santuario. Questa però è una ‘maestà’ in marmo di fattura artigianale ma ben
espressiva; la stessa immagine la notiamo anche sul labaro della Confraternita
che guida il gruppo dei pellegrini, con seminaristi, sacerdoti e il Vescovo, per la lunga salita nel bosco, ricco di felci
e rari fiori, fino al bel Santuario della Madonna dell’Olivo. Gli olivi,
infatti, numerosi, ciascuno con la dedica del bambino venuto al mondo, sono
tutti intorno alla bella chiesa, non grande, ma ben curata e organizzata.
Sull’altare la bella immagine di Maria Santissima con ai lati i santi Pietro e
Lorenzo.
La discesa finale con la risalita fini ai piedi del Santuario ci ha trovati
rinforzati dalla comune preghiera con i tanti sacerdoti e monsignor Vescovo,
culminata poi nella Santa Messa e nella chiara omelia.
Ma quanto dobbiamo sostare, pregare, riflettere, combattere per affrontare ogni
momento della vita uniti allo Spirito donatoci da Cristo!?
Questi momenti di
raduno ci donano davvero forza!
Dedicata a Corinna
Questa mattina passata tra
tanti e frettolosi impegni, mi ha dato il saluto Corinna, che mi è sembrata
più fresca di sempre. L’avevo conosciuta nelle precedenti occasioni di
pellegrinaggio, ma non avevo notato la sua assenza a questo ultimo, come lei mi
ha detto, specificandomene il motivo. Sono rimasta dolorosamente colpita dalla
notizia della morte improvvisa di sua figlia, avvenuta da poco e in giovane
età.
Corinna ha confessato di aver provato tanta ribellione nel suo cuore, ma di
avere infine ritrovato pace con il nostro Dio, dopo tanto dolore. Avrei dovuto
passare del tempo con lei, ma proprio non potevo; così mi sono sentita proprio
“sbagliata” nel congedarmi da lei, se pure con le dovute scuse. Tanto dolore
meritava un lungo abbraccio di un giorno intero.