Sabato 31.1.2015:
Festa liturgica di San Giovanni Bosco.
Alcuni giorni fa sento al telefono l’amico Giorgio di Sarzana, assiduo lettore
e divulgatore di questo bollettino, che mi dice: ”E’ un po’ che non ci vediamo,
non c’è niente da quelle parti?”. E io: “Sabato c’è, qui a Isola la festa del
patrono, San Giovanni Bosco, alle 18 c’è la Santa Messa solenne che, tra
l’altro, sarà celebrata da un tuo paesano, don Manrico (sono entrambi della
parrocchia di S. Caterina); non è niente di eccezionale, ma a me piace
partecipare a questa festa e certamente ci sarò”. “Vedrò allora di esserci
anch’io”, mi dice. Poi gli spiego dove si trova la chiesa e di arrivare per
tempo altrimenti rischia di rimanere fuori. E così quel giorno arrivo alla
chiesa dieci minuti prima delle 18, ma è già strapiena. Entro dall’entrata
principale e trovo un po’ di spazio in un angolo: da lì posso vedere buona
parte dell’interno, ma non vedo l’amico. Inizia la celebrazione presieduta dal
Novello Sacerdote, don Manrico; c’è il parroco, don Andrea e tanti
chierichetti. Il giovane prete è molto emozionato: è per lui un ritorno a casa,
poiché è stato in questa parrocchia come assistente del parroco ed è inoltre
molto devoto della Madonna del Mirteto.
All’omelia ha ricordato la figura del Santo in modo esemplare:: si vedeva che
ne era affascinato. Quando poi, per concludere, ha voluto ricordare i bei
momenti trascorsi e ringraziare tutti, è diventato rosso dall’emozione e ha
dovuto finire applaudito da tutti.
Al momento della Comunione, ecco che vedo l’amico Giorgio, così sono rimasto
con lui fino al termine della Messa. Assieme siamo andati a baciare le mani al
Novello Sacerdote che è rimasto sorpreso di vedere uno della sua parrocchia in
questa chiesa. Siamo quindi usciti,
abbiamo comprato alcuni croccanti ad una bancarella, poi Giorgio
nell’accompagnarmi all’auto, mi ha tanto
ringraziato di avergli dato l’opportunità di assistere ad una cerimonia
così bella e coinvolgente. Ha molto
apprezzato la corale, ha vissuto un momento di vera comunione con una comunità
per lui tutta nuova. E tutto quello che
mi diceva per me non era una novità, perché anch’io ho vissuto, sia questa che
altre volte, le stesse sue emozioni. Tutta questa titritera per dire che a
volte non serve andare in grandi Santuari o famose Basiliche per vivere momenti
di intensa spiritualità, può bastare solo una piccola chiesa nascosta in mezzo
alle case, quasi invisibile, come quella di Isola.
Sabato 7.2.2015. Oggi il ritrovo
del pellegrinaggio mariano del 1° sabato del mese è alla chiesa parrocchiale della Chiappa e da lì
raggiungiamo in processione l’altro
popoloso quartiere di Rebocco, alla chiesa di N. S. del Carmine. Tempo indietro
andavamo solo in suggestivi santuari
sparsi per tutta la provincia, da un po’ di tempo, specie nei mesi
invernali, la meta dei pellegrinaggi sono chiese dedicate alla Madonna, ma in
zone cittadine. I particolari il altra pagina a cura di Paola.
Giovedì 12.2.2015. L’ora di
adorazione interparrocchiale per le vocazioni questa sera si tiene nella chiesa
del Preziosissimo Sangue di Luni. Molto belle e significative le preghiere
preparate da don Andrea per l’occasione incentrate sul tema della difesa della
Vita al quale è dedicato questo mese.
Domenica 15.2.2015- Questa
mattina, alle ore 9,31, è nata la mia quinta nipotina, Anita: benvenuta fra
noi! (Altro lavoro per i nonni).
Giovedì 19.2.2015- In questo
periodo di Quaresima, durante l’ora di adorazione in parrocchia, il parroco, padre Mario, ha inserito, come
già lo scorso anno, la ‘Lectio’: un momento di approfondimento sul Vangelo
della domenica.
Domenica 22.2.2015- La sera di un
anno fa si spegneva l’esistenza del caro ‘preside’ Giuseppe Franciosi. Non
posso non ricordare, in queste pagine a lui tanto care, la figura di quest’uomo
che ha segnato in modo indelebile la mia esistenza sia dal lato culturale che
spirituale. Ho già scritto altre volte che se ho deciso di impegnarmi in questo
lavoro (che non avrei mai immaginato di fare) è stato per la sua insistenza nel
dirmi che io dovevo scrivere il “diario”. “Io scrivo sulle cose che tu mi
racconti, tu invece le vivi in prima persona: sei sempre dappertutto...”,
soleva ripetermi. E così, cercando di copiare il suo stile, il suo modo di
vedere le cose, mi sono appropriato, sicuramente in modo indegno, della sua
rubrica: “diario di un parrocchiano”. Ma questo del bollettino
interparrocchiale è stato solo un suo impegno da pensionato, molto più intenso
ed importante è stato il suo lavoro (se non una missione) al servizio della
Scuola Media di Ortonovo, dove è stato preside per oltre 25 anni. Durante gli
anni della sua presidenza, con la collaborazione di tanti insegnanti sui quali
aveva un forte ascendente, sono sorte innumerevoli attività sia scolastiche,
sia extra scolastiche: il ‘prestito d’uso’,
il campeggio estivo, il laboratorio d’informatica, quello linguistico,
quello di ceramica…, tutte cose che, a quel tempo, negli altri Istituti erano
solo un sogno.
Giovedì 26 febbraio -alle ore 16,30-
presso la Scuola Media il preside Franciosi sarà ricordato a un anno
dalla morte e sarà a lui titolata la Sala riunioni della Scuola con la posa di
un bassorilievo, opera dello scultore Nicola De Silvestri.
“Ho passato tutta la vita tra i ragazzi e non posso rassegnarmi all’idea
che uno di loro si perda (…) la vita ha solo senso se riempita dall’amore verso
gli altri”
(Giuseppe
Franciosi)