Sto guardando in TV le
notizie flash, mentre sorseggio il tè del mattino. Lo sconforto mi assale.
Seduta sospesa e interruzione dei lavori sulla Riforma Costituzionale all’esame
della Camera: ostruzionismo, bagarre, rissa, urla, insulti, gesti scomposti, freni
inibitori saltati, deputati in palese stato di eccitazione sui banchi in piedi,
i commessi schierati a dividere i contendenti più ultras. Così i
saggi, volontari-eletti dal popolo perché autodichiaratisi idonei a
reggere la res publica, si
presentano pretendendo, nei loro commenti, di farci credere che si sta
democraticamente operando per il bene degli italiani. “ Ma mi faccia il piacere…”
ammiccava con ironia il grande Totò. Il presidente della Corte dei conti nella
sua annuale relazione ha dichiarato come la corruzione e le attività finanziarie
eversive ed evasive abbiano raggiunto livelli intollerabili per uno Stato di
diritto e civile, aggiungendo che basterebbe mettere sotto controllo questi
fenomeni per riordinare la situazione debitoria
statale e anche alleggerire la tassazione.
La Regione Marche, fortemente gelosa
verso le altre che l’hanno preceduta, ha voluto condividere attarverso i suoi
consiglieri le allegre spese con i soldi pubblici.
E’ di questi giorni la notizia che la Procura di Ancona sta indagando. A Reggio Calabria l’Ospedale cardiologico,
polo di eccellenza regionale, è stato riempito di degenti e di personale
sanitario solo per il giorno dell’untuosa e ipocrita inaugurazione; da oltre un
anno è deserto e i lucchetti serrano le porte. In Sicilia c’è un funzionario
regionale che pontifica sulle sue alte responsabiltà professionali per
giustificare 500mila euro di pensione: forse con un po’ più di rispetto verso
la collettività, oltre alla pensione dell’inutile dirigente (non il solo: la
lista è lunga) si poteva allestire un letto in più in un Servizio di
terapia intensiva pediatrica a Catania e
salvare la neonata rifiutata dai nosocomi come pacco senza valore. Ora è una ridicola
gara degli organi di controllo per fare chiarezza.
Mi farebbe piacere sapere con che tipo di bizantina bolla di sapone il tutto
andrà a finire. Gli abitanti di Giampilieri, paesino del messinese distrutto
dall’alluvione di due anni fa, non avranno alcun indennizzo, perché si sono dispersi
nel labirinto della Regione i documenti di richiesta danni. Forse - è
un’ipotesi - il dirigente di cui sopra era troppo impegnato a seguire l’iter
della sua pensione depositando chissà dove il faldone Giampilieri. E lui non è stato
mai pagato dalla Regione per fare sforzi di memoria!
E’ ufficiale: si può massacrare la moglie con 35 coltellate senza crudeltà
e,poi, abbandonarla nel bosco con tenerezza. Devo riconoscere che i neuroni
umani sanno cogliere sfumature davvero originali quando lavorano seriamente.
Quanto ho elencato è accaduto tra l’otto e il 13 febbraio, non ai tempi in cui
Berta filava. Cavour, più somigliante al non bello Leopardi che a George
Clooney, per i suoi sfizi di scapolo ha dato fondo a un patrimonio ingente, ma,
è arcinoto, non ha mai percepito una monetina dallo Stato, così Bettino
Ricasoli, dalla sua Firenze, andava a Torino, allora capitale, a sue spese.
Forse ho sottolineato dei casi limite se analizzati dal punto di vista
economico, mentre sono due casi nella norma se analizzati dal punto di vista
del corretto rispetto verso le Istituzioni e i cittadini.
Togliatti, De Gasperi, Einaudi, Nenni hanno scritto una intelligente e solida
Costituzione senza il delirio di questi
giorni per fare solo qualche logico aggiornamento, eppure, è difficile, per quei padri della Patria
repubblicana, trovare un solo elemento comune tra loro per cultura, idee
politiche, visione dello Stato. O meglio, uno lo trovarono: il bene dell’Italia
e degli italiani usciti con le ossa rotte da una guerra disastrosa. Ma neanche
ora gli italiani se la passano bene dopo cinque anni di crisi nera. Gli sgangherati epigoni di oggi certo non
passeranno alla storia come i citati; si fermeranno alla meschina cronaca
odierna che li vede, per insipienza, orgogliosi e banali protagonisti.
Non ci si lamenti dei poveri e ignoranti ultras degli stadi, se il salotto
buono della Nazione è ridotto a squallido campo di battaglia da coloro che
hanno il dovere morale e istituzionale di dare il buon esempio.