Sabato
8 novembre
Oggi
col pellegrinaggio mariano del 1° sabato del mese (oggi è il 2°, ma il 1° era
festa) siamo alla Madonna dell’Acquasanta, a Marola. Anche questa volta il
nostro pullman non è completo e scarsi sono anche i Parroci e i pellegrini delle
altre comunità e, naturalmente, mancando i “pastori” sono poche anche le
“pecore”. In questi pellegrinaggi preghiamo solitamente per la santificazione
del clero e per le nuove vocazioni; oggi preghiamo, in particolar modo, per le
prossime tre ordinazioni sacerdotali nella nostra diocesi.
Nel pomeriggio partecipo al funerale di mio zio Attilio, il “Merciaino”, prima
a Viareggio per la Santa Messa, poi alla tumulazione nel cimitero di Ortonovo
dove ora riposa vicino alla sua sposa, Dina, e a tanti parenti ed amici. Quando
tornava al paese (solitamente per la Commemorazione dei Defunti, ma anche altre
volte nell’anno) era solito andare al cimitero e spesso anch’io lo
accompagnavo. Prima la vista alla sua Dina col solito momento di commozione,
poi passeggiavamo per i vialetti e ogni tanto diceva: “Toh, è già qui anche
lui!”, e da me voleva sapere come mai, quant’è ch’era malato ecc. Lui, invece,
mi raccontava vita e parentela di quelli che io non conoscevo. Aveva una
memoria di ferro, si ricordava tutto di tutti. Per non parlare poi di quando si
metteva a raccontare della sua vita e specialmente di quando faceva il
merciaino: vendeva articoli di merceria andando in bicicletta per tutto il
nostro territorio e anche molto oltre; poi un bell’impiego all’ENEL lo aveva
portato in quel di Viareggio. E ogni volta, quando finiva di raccontare le sue
peripezie, sempre diceva: “Povero Merciaino!”,
proprio come se avesse raccontato di un’altra persona, uno che ormai non
esisteva più (ma di questo ne parla più ampiamente Romano in altra pagina).
Giovedì
20 novembre
Stasera
-alle ore 21- l’adorazione interparrocchiale si tiene nella bella chiesetta di
S. Martino. La ricorrenza della festa patronale è stata celebrata da poco
(domenica 9), con la solita sagra autunnale a base di castagne e derivati. La festa è stata
allietata dalla presenza di padre Carlos, appena tornato dal Guatemala e, nel
pomeriggio, dalla Meditazione Musicale della corale “Cantus Firmus” di
Ortonovo. Stasera padre Carlos non è presente perché ancora impegnato nella
visita ai confratelli nelle varie parrocchie sparse per l’Italia. La chiesa è
piena di gente, all’organo Enzo accompagna i canti del piccolo coro di Casano.
A volte penso ai primi incontri di adorazione, oltre vent’anni fa: non era
facile radunare le persone per questo evento, col tempo però è diventato un
appuntamento fisso e ben partecipato.
Sabato
22 novembre
Oggi
è una giornata memorabile per la nostra diocesi: in cattedrale verranno
ordinati tre nuovi presbiteri: don Manrico Mancini, don Mikhail Cereghino e don
Verich Marozza. I tre novelli sacerdoti sono i primi preti ordinati dal vescovo
Palletti dal suo ingresso in diocesi. L’ultima ordinazione, anche quella di tre
sacerdoti, era stata infatti effettuata dal patriarca di Venezia Francesco
Moraglia, già vescovo diocesano, nel 2012. Oggi, nonostante le pessime
condizioni del tempo, il nostro pullman è strapieno, inoltre ho visto in chiesa
tanti altri paesani venuti con i loro mezzi. Al termine della celebrazione nel
salone “Fanelli” abbiamo festeggiato i tre ordinati.
Domenica 23 novembre
Oggi, dopo la Santa Messa delle 16,30 al Santuario del Mirteto, ci
ritroviamo, Agostino, Luca ed io (oggi manca Marco), con i padri Mario e
Carlos, per uno dei consueti incontri, a cadenza quindicinale, del gruppo
laicale della Fraternità Missionaria di Maria, durante i quali si approfondisce
la spiritualità della congregazione e si conclude con la recita dei primi
Vespri. Oggi l’ospite d’onore, padre Carlos appunto, ci ha fatto una piccola
“Lectio” sul Vangelo di questa domenica, festa di Cristo Re dell’Universo. E’
l’uomo che si condanna o si salva a seconda della sua attenzione verso i
piccoli, gli indifesi, i bisognosi nei quali riconosce il volto di Cristo.
Giovedì 27 novembre
Stasera -alle ore 21- nella chiesa di San Lorenzo, c’è la consueta ora di
adorazione eucaristica e, poiché domenica prossima inizia l’Avvento, uno dei
periodi forti dell’anno pastorale, in quest’ora ci sarà anche la ‘Lectio
divina’ sul passo del Vangelo di domenica prossima, nel quale il Signore ci
invita a “vigilare”: “State attenti, vegliate!”. Siamo veramente pochini, e
anche stasera, oltre al parroco, padre Mario, abbiamo con noi padre Carlos.
Domenica 30 novembre: Sant’Andrea apostolo
Oggi la Santa Messa in San Lorenzo (centro storico) è celebrata da padre
Carlos: in settimana ripartirà per il Guatemala per cui oggi saluta questa sua
comunità e lo fa in modo sempre commovente, sia per lui che per tutti noi: lui
si sente sempre uno di noi, così come noi lo consideriamo sempre tra noi, anche
se lontano. Ma il saluto ufficiale si
celebra poi nel salone parrocchiale “Don Capellini”, a Cafaggiola, dove è
previsto un pranzo aperto a tutti, offerto dall’ANSPI “Madonna del Mirteto” (i
locali del Santuario sono indisponibili per lavori) e il ricavato è destinato
alle opere della “Fraternità Missionaria di Maria”. E’ un momento di vera
fraternità: sono presenti fedeli di tutte le parrocchie del vicariato, ma anche
da fuori; siamo oltre un centinaio e il ricavato sarà di circa 2.500 euro.
Durante il pranzo padre Carlos commenta alcune video-immagini che ci illustrano
l’attività della “Fraternità” in Guatemala e nelle sue Missioni. Poi è la volta
di Padre Mario, rettore del Santuario del Mirteto, che commenta la cerimonia di
consacrazione (avvenuta il 24 maggio scorso) di quattro laici (Marco, Agostino,
Luca ed io) che formano così la seconda comunità laicale della loro
“Fraternità” in Italia, ed invita altri (chi vuole) ad aggregarsi a questo
gruppo. Anche noi (Agostino, Luca ed io) portiamo brevemente la nostra
testimonianza in merito. Il mese missionario si era concluso ufficialmente il
30 ottobre, ma noi l’abbiamo concluso oggi con questo bel gesto di fraternità.
Di questo bell’incontro conviviale dobbiamo ringraziare don Andrea per la
disponibilità dei locali messi a disposizione dell’ANSPI e colgo l’occasione
per dire che, dopo un periodo pieno di problemini, possiamo ora vedere ora un
Vicario foraneo in piena forma. Di tutto questo dobbiamo ringraziare il Signore
che senz’altro risponde con generosità a tutte le nostre preghiere affinché
arrivino sì nuovi “operai” (le tre nuove ordinazioni), ma anche perché ci
conservi in buona salute quelli che abbiamo.