Non
siamo mai soli! Questo ci dice la Festa dei Santi. Perché? Intanto, chi sono i
santi? Di certo quei cristiani che vediamo nei quadri e nelle statue delle
chiese, e dei quali molti di noi portano il nome. Sono, però, santi tutti coloro
che nel silenzio e con coraggio hanno deciso – e decidono anche oggi – di
seguire Gesù (san Paolo chiamava santi tutti i cristiani) facendo del bene a
tutti. Questa enorme quantità di bene, messa insieme anche da coloro che non
hanno conosciuto – e non conoscono – il Vangelo, ma che ne seguono il
comandamento dell’amore scritto nel loro cuore, viene raccolta da Gesù risorto.
Come un Google ultrapotente Gesù lo ridistribuisce a tutti coloro che hanno
bisogno di aiuto e di incoraggiamento per vivere bene e per fare del bene. Ecco
perché non siamo mai soli: sulla strada del bene camminano insieme a noi e ai
nostri amici, anche quelli che già l’hanno percorsa, perché in Gesù risorto
siamo tutti contemporanei. I genitori defunti rimangono accanto ai figli per
assisterli. I figli morti aiutano i genitori a superare il dolore della
perdita. I nonni defunti ricoprono d’affetto i nipotini. Questa realtà è
chiamata la “comunione dei santi”.
Una domanda: “Chi ci assicura che i nostri morti, i nostri santi, ci vivono
accanto? Noi non li vediamo, non li tocchiamo”. Qui entrano in campo i grandi
santi, quelli che la Chiesa dichiara ufficialmente tali, cioè straordinari
amici di Dio. Per finire nel calendario non basta essere vissuti stimati da
tutti come persone eccezionalmente buone. Serve la certezza che questi fratelli
e queste sorelle sono tanto amici di Dio da poter chiedere loro segni
straordinari che soltanto loro possono compiere: i miracoli. E allora avviene
una cosa veramente unica. Pensate! Una persona in carne e ossa come noi muore e
finisce nella tomba diventando un mucchietto di ossa e cenere. Coloro che
l’hanno conosciuta dicono al Papa: “Questa persona è un santo, ha seguito Gesù
al cento per cento”. Il Papa risponde: “Se è così, chieda a Dio di fare un miracolo,
un fatto impossibile anche agli scienziati più bravi”. E il fatto si verifica.
Quando è sicuro che sia veramente un miracolo, questa persona viene dichiarata
“beata”, ma per essere dichiarata “santa” deve ottenere da Dio un altro
miracolo. Bene! Se i grandi santi non fossero vivi non potrebbero fare un bel
niente. Se invece aiutano chi li invoca, sono vivissimi. Ed ecco la bella
notizia: se sono vivi quelli grandi, sono vivi anche quelli piccoli: i nostri
santi. Non fanno miracoli che finiscono sui giornali, ma altroché se ne fanno:
ci accompagnano e ci aiutano. Sempre!
Ecco
perché non siamo mai soli.