Venerdì 29 agosto 2014:
Festa della Madonna della Guardia
Anche quest’anno mi reco a
Molicciara dove, alle ore 20,30, ci sarà
la processione con la statua della Madonna. Quest’anno il percorso è, forse, il
più lungo dei quattro che si alternano: circa 5 chilometri! La banda
musicale”G. Verdi” di Carrara ha modo di farci ascoltare tutto il suo repertorio
sacro a sua disposizione e vengono recitati tutti i Misteri del Rosario. Tutto
il percorso (anche tratti con poche abitazioni) è pieno di lumini, luminarie,
altarini…: un vero segno di devozione degli abitanti per la loro Patrona. Al
termine, dopo la benedizione solenne, lo spettacolo pirotecnico molto
apprezzato.
Lunedì 1 settembre 2014
Questa mattina sono passato da
Piergiuseppe (il figlio del “Preside”) per ritirare alcune offerte per il
nostro bollettino che la Maria porta sempre lì. Era già un po’ di tempo che non
mi fermavo, però passando vedevo che c’era sempre l’auto di alcuni operai che
stavano facendo dei lavori. Pensavo: piano piano la staranno rinnovando tutta,
la casa. Piergiuseppe mi accoglie calorosamente, come solito, e mi fa
accomodare nello studio. Gli dico: “Ma qui è sempre tutto uguale, manca solo il
babbo, lì sulla sua poltrona! Pensavo che avessi rivoluzionato tutto”. “No, no
- mi dice - qui è sempre tutto uguale. Anzi, accomodati, i soldi sono al solito
posto, nella stessa busta”. Infatti apro il cassetto del tavolo ed è sempre
proprio tutto come prima: l’orologio, il portafoglio e altri oggetti tutti al
solito posto. Manca solo lui, e tutti ne sentiamo una grande mancanza.
7/8 settembre 2014: “Festa
della Madonna”
Cosa raccontare di questa
grande festa? Tutti gli anni ripeto le solite cose: grande affluenza
(quest’anno più dello scorso) sia la vigilia, sia il giorno della festa; sempre
interessante l’accoglienza dei pellegrini nella parrocchiale di S. Lorenzo con il concerto della corale “Cantus Firmus”,
in attesa dell’arrivo del Vescovo diocesano; poi la lunga processione fino al
Santuario; quindi Santa Messa e fuochi d’artificio. Il giorno seguente le Messe
dalle 7 in poi; alle 11 quella solenne presieduta dal vescovo emerito Bassano;
e nel pomeriggio altre celebrazioni fino a quella conclusiva -alle 18- di
ringraziamento e in ricordo di don Lodovico Capellini, che in questa data
festeggiava il compleanno. Inoltre bene il ristoro e la Pesca di Beneficenza (tutto esaurito).
Come
detto sempre le solite cose, ma qualche sottolineatura mi è d’obbligo. Intanto
è importante notare ancora la presenza dei nostri due Vescovi: per quello
diocesano è un appuntamento fisso la vigilia; per quello emerito è sempre un
grande piacere ospitarlo e mi sembra che il piacere sia reciproco per i tanti
elogi che sempre ha verso la nostra piccola comunità. Inoltre il 9 settembre ha
festeggiato il 25° anno di episcopato per cui mi è d’obbligo, da queste pagine
che tanto apprezza, rinnovarGli i nostri più vivi rallegramenti per questo
traguardo e per il futuro. Inoltre tutti i pellegrini avranno notato la nuova
illuminazione della “Salita alla Madonna”, inaugurata proprio alcuni giorni
prima della festa, che l’Amministrazione Comunale (presente la sera col
Sindaco, Assessore e Comandante dei VV.UU.) ha fatto eseguire a tempo di
record. Ha un solo “difetto” questa bella illuminazione: mette ancor più in risalto
il pietoso stato della strada. Speriamo che con tanta buona volontà da parte di
tutti si riesca col tempo a sistemarla (almeno il primo tratto). Un sentito
“Grazie” ai Volontari della Protezione Civile che ogni anno ripuliscono la
“montata” da rovi e sterpaglie, permettendo così ai tanti pellegrini che
giungono a piedi di salire più agevolmente.
Lunedì
15 settembre Festa della Madonna Addolorata.
Stamattina presto sono
partito per Milano dove domattina sarò sottoposto ad un ulteriore intervento
chirurgico per debellare (spero definitivamente) un “cattivo compagno” che mi
accompagna ormai da oltre 20 anni. Degenza prevista: 7/8 giorni. Alle ore 17,30
salgo con mia moglie all’ultimo piano dove si trova la Cappella per partecipare
alla Santa Messa. C’è abbastanza gente, e ce ne sono alcuni provvisti di
chitarra che animano la liturgia: appartengono al Rinnovamento dello Spirito. Noto
che il rito di questa liturgia è diverso: in questa diocesi, infatti, si
celebra col rito Ambrosiano e non con quello Romano come in quasi tutte le
altre diocesi e si evidenziano diverse differenze. Ad esempio: le due Letture e
il Vangelo, lo scambio della pace prima dell’Offertorio, lo spezzare il Pane
prima del Padre nostro… Nel vedere tutto
mi viene in mente che proprio la settimana scorsa nel settimanale “Toscana
Oggi”, giornale delle diocesi toscane, vi erano due intere pagine dedicate a
questo argomento: “Il segno della pace? Facciamolo ma con moderazione”, ed era
seguito da delle indicazioni del Vaticano (riportate in altra pagina di questo
numero). Ora dico: il rito Ambrosiano, si sa, è diverso, come anche altri riti,
ma è pur vero che in tante chiese il momento dello scambio della pace è un vero
trambusto: perché non seguire le indicazioni del Papa e dei Vescovi? Durante la
mia permanenza in ospedale ho avuto modo di incontrare persone speciali, come
suor Maurizia, che passava quasi ogni sera nel mio reparto, sempre raggiante e
questa sua serenità riusciva a trasmetterla; ho conosciuto due seminaristi che
stanno facendo una esperienza in questo ospedale i quali uno sabato sera e
l’altro domenica sera hanno parlato, durante l’omelia della loro esperienza
vocazionale. Di queste mi ha colpito maggiormente quella del secondo,
Beniamino. Ci ha parlato del suo momento più importante della sua scelta, e
questo è avvenuto guardando negli occhi un seminarista che era arrivato nella
sua parrocchia, quando lui frequentava la terza liceo, per uno dei soliti
incontri parrocchiali. “In quegli occhi, ci ha detto, ho visto la serenità e la
determinazione che io ho sempre cercato, e in quel momento ho deciso”.
Passeggiando sulla terrazza dell’ospedale (da dove si può vedere tutta Milano)
ho di nuovo incontrato quei due seminaristi e in Beniamino ho visto la serenità,
la determinazione e la gioia.
Giovedì
25 settembre.
Questa
mattina, alle ore 7,30, mi sveglio al suono dell’Ave Maria. Sono rientrato ieri
sera da Milano: lassù non le sentivo suonare le campane… E’ proprio vero che
tante piccole cose non si apprezzano finché non ci mancano.