Si
avvicina il centenario dell’Incoronazione della Madonna del Mirteto ed è bene
che tutti sappiano cosa è avvenuto il 21 maggio del 1914 ad Ortonovo.
Ai Padri Domenicani che lasciarono il nostro Santuario subito dopo le feste
dell’8 settembre 1904, subentrarono i Passionisti. Questi si accorsero che non
esistevano memorie attestanti che il nostro Santuario fosse stato consacrato.
Avvertirono il Vescovo diocesano mons. Carli (che tanto s’adoperò per farli
venire) di questa lacuna e, assieme all’illustre prelato, fissarono la data del
1° maggio 1905 per la consacrazione. Quel giorno, come attesta la lapide alla
destra dell’entrata, il vescovo consacrò
solennemente il Santuario, dedicandolo alla Vergine Addolorata dei Perdolenti.
Sempre nel mese di maggio, ma del 1914, nove anni dopo, ci fu la solenne festa
dell’Incoronazione.
Era consuetudine che in tutti i Santuari INSIGNI, le immagini della Vergine fossero coronate di corone d’oro per decreto del Capitolo Vaticano. Superati
gravi ostacoli, la piccola famiglia dei Passionisti di Ortonovo organizzò tutto
e raccolse i fondi necessari alle ingenti spese occorrenti. E’ doveroso però
riconoscere che all’ottimo esito delle feste, insieme alla corrispondenza del
clero e delle diocesi di Sarzana e di Massa, influì grandemente lo zelo del
vescovo mons. Carli e del suo Vicario Generale, l’ortonovese mons. Bernardino
Raganti. Le feste iniziarono la sera del 20 maggio e si chiusero il 24 con
l’omelia del Vicario Generale.
Intervennero alla festa col vescovo diocesano, il cardinal Maffi, arcivescovo
di Pisa, gli arcivescovi Passionisti di Camerino e di Dioclea, i Vescovi di
Massa e di Fossombrone, l’ortonovese mons. Raganti, i Canonici del Duomo e
numerosi rappresentanti dell’uno e dell’altro clero. Il 21 maggio, festa
dell’Ascensione, il cardinal Maffi dopo aver pontificato e recitato una
stupenda omelia, data poi alla stampa, compì l’augusto rito dell’Incoronazione
alla presenza dei molti prelati.
A rendere la festa ancor più solenne e memorabile ci fu il convegno delle associazioni
cattoliche diocesane e di Carrara e Massa. Il corteo di molte centinaia di soci
dietro le bandiere dei rispettivi circoli ascese in pellegrinaggio al Santuario
e lì più di 60 associazioni si schierarono con i loro vessilli disposti in
doppia fila, assistendo al solenne Pontificale del Cardinal Maffi, tra immensa
folla di popolo. Lo spettacolo fu veramente imponente e indimenticabile. Alle
funzioni religiose seguì il fraterno banchetto sociale nella piazza del paese.
Il 22 maggio pontificò il vescovo diocesano e l’omelia di Mons. Raganti, che
ricordò il contributo della popolazione ortonovese nell’acquisto della corona
della loro Regina e Madre, chiuse definitivamente le cerimonie.
L’addobbo sontuoso, l’illuminazione, la scelta della musica vocale e
strumentale, lo splendore delle funzioni, tutto concorse a rendere veramente
solenne la festa dell’Incoronazione. Straordinario fu il concorso dei fedeli,
senza che nessun incidente sorgesse a turbarlo. E il cielo stesso, quasi in
segno evidente del favore della Vergine, arrise alle turbe devote col suo bel
sereno in tutti i quattro giorni, preceduti e seguiti invece da giorni torbidi
e piovosi. (Dal libro del canonico
Podestà).