Non è sempre facile capire
il perché delle cose e degli avvenimenti che accadono attorno a noi,
soprattutto quando il “nostro perché “ è apparentemente senza una risposta
esauriente e quindi per noi difficile da accettare. Le nostre comunità
parrocchiali erano arricchite dalla presenza costante e preziosa di padre
Victorio , appartenente alla Fraternità Missionaria di Maria (FMM), il
trasferimento del quale era già da qualche tempo nell’ aria e ha avuto l’ufficialità
e quindi la nostra consapevole certezza solo quando abbiamo letto il suo
saluto proposto nella sua lettera pubblicata nel “Sentiero” del mese di
settembre.
Quindi ora è una realtà che
Padre Victorio ci ha lasciato definitivamente per servire il Signore in un’
altra comunità e in un’ altra diocesi. L’ obbedienza, il servizio, la gratuità,
l’umiltà, il “silenzio della preghiera” e la semplicità con le quali padre
Victorio ha risposto alla chiamata del Signore, imitando l’ “Eccomi” di Maria,
Madre del cammino che porta con docilità dove il “servizio” chiama, sono
“realtà“ che non sono ancora completamente state assimilate dal nostro “sentire
– accettare ed agire“.
Con tristezza, fatica e
rassegnazione abbiamo accettato la mancanza della sua preziosa guida spirituale
che ci donava con generosità attraverso le sue celebrazioni che trasudavano
fede granitica ed attenzione incondizionata agli ultimi, farcite dal dolce
accento guatemalteco.
Ora ci sentiamo più poveri
ed orfani di un Padre attento, semplice e sempre pronto ad ascoltarci con
misericordiosa pazienza per regalarci perle di saggezza. Ma proprio padre
Victorio, obbedendo alla sua vocazione missionaria, ci ha insegnato ad
accettare sempre con piena fiducia e disarmante semplicità la Volontà del
Signore.
Con gratitudine.
Ortonovo, 15 Settembre 2013, Festività
di Maria SS.ma Addolorata