Domenica 21 aprile 2013. Oggi è la domenica del Buon Pastore. Infatti il Vangelo di oggi (Gv 10,27-30) ci parla di Gesù Buon Pastore: “Io sono il Buon Pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me; le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano”. Ascoltando queste parole mi è ritornato in mente un episodio accaduto tanti anni fa.
Mi trovavo nella piana di Luni, vicino all’anfiteatro, dove coltivavo un orto di mia proprietà e lì vicino abitava un pastore di nome Settimo che possedeva un gregge con più di 200 pecore. Settimo era mio amico e quasi tutti i giorni lo incontravo con il suo gregge nei pressi dell’ovile dove pascolava le sue pecore nei prati vicini. Lo andavo a trovare spesso, ed era bello ascoltarlo, così pieno di bontà e saggezza. Un giorno, come al solito, lo saluto e gli dico: “Ciao, a domani!”. E lui mi dice che no, l’indomani non ci saremmo visti, perché sarebbe andato verso il fiume, la Magra, e pertanto sarà lontano. Il giorno dopo ritorno al mio orto e lo vedo con il gregge lì vicino che stava pascolando come al solito. “Ma non avevi detto che saresti andato al fiume?”, gli dico. E lui mi risponde che infatti c’era andato, ma appena vi era giunto, si era accorto che gli mancava una pecora. Io, sorpreso, gli ho chiesto come aveva fatto ad accorgersene, poiché ne aveva più di 200: ne mancava una, e lui se n’era accorto? Ma il sorpreso è stato lui , per questa mia domanda; ma certo che se n’era accorto!
E allora rifece tutto il percorso inverso cercandola nei luoghi dove era passato, non trovandola. Finché, giunto sino al luogo di partenza, la ritrovò: era rimasta nell’ovile perché ferita ad una gamba e non poteva camminare. La fasciò, la curò alla meglio e oramai fattosi tardi, era rimasto nelle vicinanze.
Ecco, ripensando a questo episodio mi sono chiesto: “Ma se un pastore di questo mondo arriva a voler così bene a una sua pecora come ha fatto il mio amico Settimo (ora sarà col suo gregge lungo i pascoli del Cielo),quanto più farà il Buon Pastore che è Gesù, Colui che ci ha creato e che ha dato la sua vita per noi? E poi penso ai nostri preti, i nostri pastori qui in terra: quanto bene ci vogliono! SE ti senti male, basta una telefonata e ti portano a casa l’Eucaristia; se sei nel bisogno li trovi sempre…
Quanto mi è piaciuto Papa Francesco quando ha parlato del Buon Pastore! Parlando dei pastori della Chiesa di oggi ha detto: “Il Buon Pastore deve essere così vicino alle sue pecore sino a sentirne l’odore, sì, l’odore di pecora!”.
Grande Papa, Francesco. Grazie, Santo Spirito, per avercelo donato! Cerchiamo di esserne degni. Come? Volendo bene ai nostri preti; facendo capire loro che gli vogliamo bene; volendo bene a loro è come voler bene al Papa che, in fin dei conti è un prete pure lui! Che tutti insieme siamo Chiesa: il gregge con a capo Gesù, il nostro Buon Pastore.