Domenica 11 novembre 2012: festa di San Martino.
Ero d’accordo con la Francesca che sarebbe venuta a prendermi per andare a Messa nell’antica chiesa di San Martino a Casano Alto. Ma ecco che nella notte si è scatenato un diluvio che ha sconvolto tutto il territorio di Ortonovo (e la chiamano estate di San Martino). E infatti verso le ore 9 mi telefona la Frà dicendomi che purtroppo non può venire perché le strade sono tutte interrotte. Che faccio? Tutte le domeniche c’è qualcosa che si mette d’intralcio per saltare la Messa. E, come al solito, il diavolo tentatore mi dice: “E va bè, per questa domenica anche se non ci vai sei giustificato; piove, le strade sono interrotte, chissà cosa c’è per il mondo! Oggi rinuncia”. E io penso: Gesù, vuoi che oggi non vengo a nutrirmi del Tuo corpo? Cosa vuoi che faccia?
Mi viene un’idea: perché non vado qui, nella mia chiesetta di Isola? E vicina, la strada è libera, potrei andarci anche da solo con la mia macchinina elettrica, semmai prendo l’ombrello, con una mano lo tengo e con l’altra guido. Deciso: farò così. All’ora giusta, prendo l’ombrello più grande, quello da pastore e con la mia “papamobile” (così la chiamano i miei nipoti) sotto la pioggia mi avventuro verso la chiesa. Se ci fosse stato un fotografo e mi avesse fotografato, ne sarebbe venuta fuori una foto da prima pagina.
Inizia la Santa Messa e, finalmente, il momento più atteso: la distribuzione dell’Eucaristia. Don Andrea scende dall’altare e inizia a distribuire le ostie. Io mi alzo ma mi ci vuole un po’ di tempo per via delle mie gambe disastrate. Don Andrea mi vede in difficoltà, interrompe la distribuzione, mi viene incontro, mi sorride e mi dice: “Il Corpo di Cristo”, e mi porge Gesù. Mi siedo. Il mio povero cuore non ha retto alla commozione e, dalla gioia, mi sono messo a piangere. Gesù in persona mi è venuto incontro e ancora una volta mi ha detto: “Coraggio, non avere paura; io ho vinto il mondo”. E anche ora, mentre scrivo queste cose, mi accorgo di avere gli occhi umidi. Gesù, quanto ci ami! Fa’ che siamo degni e che corrispondiamo al Tuo amore con la nostra vita. Facci crescere in santità, secondo la Tua volontà.
E’ l’Anno della Fede. Il Papa e i Vescovi ci raccomandano l’evangelizzazione. Sì, evangelizzare. Il mondo ha sete di Gesù. Ma io cosa posso fare? Di fronte a questi grandi problemi della fede io sono ben poca cosa, per non dire niente. Ma la solita vocina mi dice: “Non ti preoccupare, tu fai la tua parte nelle piccole cose che puoi fare. Gesù ti chiede solo questo. Il tuo esempio potrà servire a tanti altri che sono increduli, ma nel loro cuore sanno che è la strada giusta da seguire. Come l’importanza della Santa Messa la domenica, dove si può attingere la forza per proseguire in questa meravigliosa avventura che è la vita. Nelle gioie, ma anche nel dolore.
E’ bello quando chiedo a padre Onildo: “Sono venuto a prendere un po’ d’olio per la mia lampada, perché non vorrei rimanere al buio”. E lui tra il serio e il faceto: “Purché il serbatoio sia pulito”. Per cui , ecco la Confessione (la pulizia del serbatoio) e dopo nutrirsi di Lui, il pane di vita, l’olio per la nostra lampada, la luce.
Ecco, tu queste cose scrivile, mi dicono. E nel nostro piccolo, col nostro piccolo giornalino che non per niente si chiama “Il Sentiero”, speriamo di contribuire a quella evangelizzazione che ci raccomandano il Papa e i Vescovi.