Mi vengono incontro lungo la strada con tutta la loro bellezza. Sono i fiori dei vari giardini che la costeggiano: qua arbusti di splendide rose rosso carminio, là ciuffi di gigli gialli e marroni imponenti sul loro stelo, più avanti spalline di rose di svariati colori e poi petunie, gerani…
Mi sto recando a Genova per assistere al collegamento con il convegno di Bruxelles intitolato: “Insieme per l’Europa”. Il parallelo dei vari Movimenti e Comunità delle Chiese cristiane (che hanno organizzato l’importante convegno) con i fiori appena visti è fin troppo ovvio: ogni Movimento è come un fiore bellissimo con il suo carisma e le sue peculiarità, non può essere confuso con gli altri e tutti insieme formano un giardino meraviglioso intorno alla Chiesa.
Tutto è cominciato nel ’98, quando Giovanni Paolo II volle riunire in piazza S. Pietro tutti i Movimenti carismatici alla vigilia di Pentecoste. Fummo in presenza di un vero e proprio cenacolo. Questo grande Papa e l’allora cardinale Ratzinger compresero l’importanza per la Chiesa di entrare con simpatia nelle vie del mondo, dando spazio e ascolto ai laici secondo le indicazioni del Vaticano II. Erano presenti don Giussani, don Benzi, Riccardi,Chiara Lubich, Martinez, Chico Argueillo e tante altre guide spirituali. L’anno successivo Andrea Riccardi e Chiara Lubich scrivono insieme una lettera dove si sottolinea l’importanza di compiere un cammino comune: non solo l’Europa, ma il mondo intero ha bisogno dell’unità portata da Gesù. Ci si rende conto del vuoto di valori esistente e di come sia necessario ravvivare l’anima cristiana dell’Europa: se le comunità saranno sorelle i popoli saranno fratelli.
L’otto dicembre 2001 ottocento responsabili di Movimenti firmano un patto comune di alleanza e, finalmente, nel 2004 si ha il primo incontro a Stoccarda, in Germania, di “Insieme per l’Europa”. Vi si afferma che la realtà vitale dei Movimenti, ancora come racchiusa nel cuore del mondo, deve bucare la crosta della superficie e far sì che il proprio fuoco divenga visibile e possa condizionare la realtà del mondo. Segue un secondo incontro sempre a Stoccarda nel 2007, e nel 2009 si hanno incontri a livello nazionale il cui invito è che “risplenda la vostra luce davanti agli uomini… ed essi vedano le cose buone e diano gloria a Dio”.
Quest’anno la sede di “Insieme per l’Europa” è a Bruxelles, collegata con 140 città europee e Genova è una di queste. L’evento è affiancato dalla manifestazione “Run 4, Unity”, una corsa a livello mondiale, durante la quale giovani di tutti i Paesi si passano la fiaccola dell’unità. A Genova, oltre al saluto di monsignor Palletti, abbiamo ascoltato l’intervento dei rappresentanti di quasi tutti i Movimenti locali che brevemente hanno illustrato la loro specificità, benché tutti abbiamo origine dallo Spirito, e hanno raccontato della fatica e impegno, ricompensati da una grandissima gioia di percorrere un cammino in comune.
Molto interessante l’intervento dello psicologo Ezio Aceti. Egli ci ricordava come oggi stiamo vivendo una notte culturale in cui i giovani si trovano disorientati, senza riferimenti valoriali e col rischio di rimanere soli. Di fronte a questa crisi che investe tutto il mondo, occorre reagire con un colpo d’ala: dobbiamo dare alle giovani generazioni il tesoro che abbiamo, ma senza imposizioni, facendo come il pellicano che mastica il cibo e poi permette ai suoi piccoli di prendere ciò che vogliono nel modo loro più congeniale. Noi ce la faremo, continua l’oratore, perché il Padre ci ama immensamente e noi siamo suoi figli e pertanto il nostro programma è l’amore.
Occorre porre la tradizione come radice e la modernità come opportunità per la fratellanza, l’unità e la reciprocità. E’ l’altro che mi fa scoprire la mia identità. Oggi, conclude Aceti, la via della Chiesa è l’uomo, sguardo di Dio.