06 MAGGIO: V DOMENICA DI PASQUA (GV 15,1-8).
“Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla”.
Siamo “dentro” la gioia della Resurrezione di Cristo; siamo “dentro” l’ entusiasmo della certezza che la Vita ha vinto per sempre la morte; siamo “dentro” al Tempo di Pasqua e l’ apostolo Giovanni (nella V e VI domenica di Pasqua) con la sua parola ci accompagna “dentro” il nostro compito esplicitato dalla fiducia che Gesù ripone nelle nostre capacità alimentate dalla sua costante presenza: “... Portiate molto frutto e diventiate miei discepoli” - “ ... Portiate molto frutto e il vostro frutto rimanga”.
13 MAGGIO: VI DOMENICA DI PASQUA (GV 15,9-17).
“La mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”
Come è vera, coinvolgente e gioiosa la nostra fede !
Giovanni lo dimostra in queste domeniche pasquali.
E’ vera perché riesce ad arrivare a farti capire cose sublimi, per pochi, con parole che toccano il cuore e sono per tutti: “Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi“.
E’ coinvolgente perché non parla di un Dio lontano e nascosto:“Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi”.
E’ coinvolgente perché non ti lascia mai solo:“Rimanete nel mio amore”.
E’ coinvolgente perché ti invita continuamente a unire le tue energie a quelle del Signore per operare insieme e raggiungere obiettivi meravigliosi:“Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato”.
E’ gioiosa perché non si limita a predicare la gioia, ma la rende tangibile e proficua:
“ …… amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici“.
20 MAGGIO: ASCENSIONE DEL SIGNORE (MC 16,15-20)
Molti sono i carismi che Gesù ci ha lasciato prima di ascendere al cielo e sedere alla destra di Dio (in premio del suo amore e della sua costanza che gli ha permesso di fare fino in fondo la volontà del Padre); ma il dono più sorprendente è la sua Presenza:
“ Il Signore operava insieme con loro“ .
Sapere che Gesù opera in te ed insieme a te è stimolante, edificante, regala forza, conferma, protegge, infonde coraggio fino al punto che “se berranno qualche veleno, non recherà loro danno“.
Quanti “veleni” ascoltiamo quotidianamente anche da persone che hanno la nostra fiducia; quanti “veleni” ci imponiamo di “ingerire” per non sciupare un rapporto di amicizia o di lavoro; “veleni” che annebbiano il nostro buon senso e fanno ammalare la nostra coscienza.
Ma noi abbiamo un antidoto infallibile: credere alla Parola del Vangelo che ci testimonia la forza della fede in Cristo Risorto.
27 MAGGIO: PENTECOSTE (GV 15,26-27; 16,12-15)
Quante volte, davanti ad episodi di dolore, di ingiustizia e di prevaricazione ci domandiamo: perché?
Quante volte il nostro ragionamento e la nostra logica cercano con determinazione una motivazione, mentre ci affanniamo a confrontarci con “fiumi di parole” che opinionisti ed esperti “della vita“ ci propinano allagando il nostro cuore di amarezza e scoraggiamento. Quando tutto questo è al culmine e la “diga” della nostra pazienza e mitezza, che aveva cercato di arginare la rabbia, esplode spazzando via ogni nostra certezza… rimaniamo annichiliti e come “ sacchi vuoti “ cerchiamo qualcosa che ci possa “riempire“ per continuare a sperare.
Proprio quando la nostra “miseria intellettuale” diventa così reale da trasformarsi in lacrime un Consolatore mandato dal Padre (lo Spirito Santo) ci avvolge e dolcemente ci parla “molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso .Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera“.
Lo Spirito Paraclito (che significa esattamente “colui che viene chiamato in aiuto”, che viene in soccorso con una presenza consolante) è costantemente presente nella Chiesa per glorificare e rendere reale l’ Amore del Padre per noi,
Spirito consolante che tutti possiamo gratuitamente ricevere accettando la sua Verità che pacifica il nostro cuore e fortifica il nostro ragionamento per essere, a nostra volta, portatori di Consolazione.