Domenica, 5 febbraio: Vangelo di Marco 1, 29-39.
Di fronte alla potenza taumaturgica di Gesù tutti vorrebbero trattenerlo, ma il Signore sa che ci sono altri che vivono nelle tenebre e attendono la rivelazione della luce e della gioia del Vangelo. Per questo Egli non si trattiene molto nel paese di Pietro e di Andrea, ma anzi comunica loro l’urgenza di continuare il suo viaggio per annunciare la Parola di vita.
Questo vuole Dio. Egli ci chiama a vivere insieme la pienezza della sua gioia e noi non dobbiamo illuderci nel nostro egoismo che fa trattenere solo per noi le grazie che continuamente riceviamo.
Domenica, 12 febbraio: Vangelo di Marco 1, 40-45.
Il comportamento di Gesù è davvero interessante. Si mostra compassionevole nei confronti del povero lebbroso e nessuno a quei tempi avrebbe fatto un simile gesto; poiché toccare un lebbroso significava diventare impuro. Ma Gesù va oltre quella mentalità e dona la guarigione al povero lebbroso. Si preoccupa inoltre del suo inserimento nella società e lo manda dai sacerdoti.
Gesù poi invita il povero a non raccontare nulla di quanto accaduto; questo perché Gesù vuole far capire all’uomo che non è importante la guarigione, quanto la fede in Dio che salva e guarisce.
Domenica, 19 febbraio: Vangelo di Marco 2, 1-12.
Di che cosa tutti si meravigliarono? Probabilmente del miracolo compiuto da Gesù; quello di aver fatto camminare un paralitico. Ma è questo il vero miracolo? No, il vero miracolo è stato quello di aver perdonato i peccati del paralitico.
Il potere di Dio è l’inguaribile misericordia che Egli ha per gli uomini.
Domenica, 26 febbraio (1^ di Quaresima): Vangelo di Marco 1, 12-15.
Gesù nel deserto viene tentato da Satana, ma il suo amore per il Padre non lo scalfisce. La sua vittoria sul male ristabilisce quanto l’uomo aveva distrutto con il peccato.
Anche noi possiamo far parte dell’armonia instaurata da Cristo purché prendiamo sul serio l’invito alla conversione e poniamo il Vangelo al primo posto nella nostra vita. Accogliamo dunque con fiducia il dono della Quaresima come persone nuove e libere scegliendo Dio e dandogli prova del nostro amore con la nostra vita di ogni giorno.