Come ogni anno mi accingo a descrivere come si sono svolti i festeggiamenti del 7-8 settembre (la festa della Madonna) al Santuario del Mirteto. Sono quasi sempre le solite cose però è anche vero che da tantissimi anni tutto si svolge come sempre: una festa prettamente religiosa, non ancora secolarizzata e folcloristica come sono diventate tante altre feste patronali.
Mi preme, innanzitutto, ringraziare quell’eroico (e non esagero) gruppo di donne che anche quest’anno si sono impegnate per la raccolta dei “doni” per la pesca di beneficenza e quanti rispondono con generosità alla loro richiesta. E’ grazie alla generosità di tutte queste persone che si possono ancora fare i fuochi d’artificio, la pesca di beneficenza, le luminarie… tutte cose che da tantissimi anni vengono fatte ma che ogni anno, ultimamente, rischiano di saltare. Da alcuni anni è stato cambiato il modo di organizzare la processione che dalla chiesa di San Lorenzo sale fino al Santuario; infatti, grazie alla collaborazione dei seminaristi e di don Luca (ex seminarista) la processione viene ora guidata direttamente dal Santuario ed è molto più partecipata e raccolta. Inoltre anche quest’anno, alle ore 20, nella chiesa parrocchiale, viene organizzata dalla corale “Cantus Firmus” di Ortonovo una rassegna di canti mariani, che si conclude poi con l’”Ecce sacerdos magnus” all’arrivo del Vescovo. Anche questo può sembrare un piccolo dettaglio, invece è una cosa molto significativa. Gli altri anni quando arrivava il Vescovo c’era in chiesa una gran confusione, invece ora il Vescovo e i tanti sacerdoti che lo accompagnano trovano una comunità in attesa del Suo Pastore.
Un’altra tradizione che si sta riprendendo fortemente è quella del pellegrinaggio a piedi dalle località dei dintorni. Quest’anno sono arrivati da Ameglia, guidati da don Cesare; da Luni Mare-Caffaggiola-Isola- Nicola, guidati da don Andrea; da Fossone, via Fontia (don Andrea); inoltre il solito gruppo guidato da don Bernardo, da Fossola; sono arrivati pellegrini anche da Gragnana-Castelpoggio con don Primiero e il “nostro” diacono Paolo; e un gruppo da Bonascola (Carrara), questi guidati da un caro amico che da tanti anni non si vedeva quassù, il diacono Domenico.
La processione e la Santa Messa solenne della sera sono state presiedute dal vescovo diocesano, Francesco, mentre il giorno successivo la celebrazione solenne (quella delle ore 11) è stata presieduta dal vescovo emerito Bassano, che festeggiava il suo 80° compleanno. Durante la Santa Messa delle ore 18 è stato ricordato, invece, il caro don Lodovico che era devotissimo alla Vergine Addolorata del Mirteto.
Concludo, e mi ripeto, ringraziando quanti si sono adoperati per la buona riuscita di questa festa, ma il grazie più importante, penso, l’avranno dalla nostra Madre Celeste.