Eccomi di ritorno da Madrid, in occasione della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù, la prima a cui partecipo.
Dopo lunghe e dure 18 ore di viaggio siamo stati ospitati calorosamente in un seminario a San Sebastiàn, splendida città del nord della Spagna affacciata sull'oceano atlantico. Questa parte iniziale del pellegrinaggio è stata praticamente una vacanza: abbiamo avuto la piacevole opportunità di fare qualche bagnetto nell'oceano, visitare questa bella città con tanto di chiese, piazze e monumenti, percorrere un tratto del faticoso ma appagante cammino di Santiago, per ritrovarsi poi con tanti altri giovani di fronte alla basilica di S.Ignazio a Loyola, facendo nuove amicizie, confrontandosi e condividendo momenti di preghiera insieme.
Mentre il tempo volava senza che nemmeno ce ne accorgessimo, ci siamo trasferiti a Madrid, alloggiati con altre 1200 persone dentro al Palasport di Pinto.
Fermiamoci un secondo per discutere l'organizzazione spagnola: ha avuto l'ottima idea creativa della distribuzione di buoni pasto utilizzabili nei vari ristoranti della città e il sistema dei trasporti è stato molto efficiente, ma per il resto è stata alquanto deludente e caotica.
Questa parte del viaggio è stata la più significativa e importante, ma anche la più faticosa e impegnativa, perchè non è una cosa molto semplice girare tranquillamente per Madrid insieme a un milione e mezzo di altri ragazzi provenienti da tutto il mondo. Tra le tante cose mi hanno colpito: la manifestazione contraria alla GMG e l'incontro ravvicinato con il Papa che mi ha toccato davvero il cuore. La giornata di sabato è stata la più faticosa: sveglia alle 4 del mattino per prendere i posti all'aeroporto militare di Cuatro Vientos, un intera giornata sotto il sole cocente seduti sui sassi insieme a quasi 2 milioni di giovani e tutta la notte passata nel bel mezzo di un temporale. Ma non sono stati certo questi avvenimenti a fermare dei ragazzi volenterosi, spinti dalla fede per incontrare il Santo Padre.
Concludo con un riferimento alla catechesi presieduta da sua Eccellenza Cardinal Bagnasco, che con le sue parole ha cambiato profondamente tutti i nostri cuori:
"Saldi nella fede, radicati e fondati in Cristo, dovete essere suoi testimoni in tutto il mondo, colmato di aridità spirituale a causa di numerose violenze e ingiustizie.
Voi siete sale della terra e luce del mondo e, rafforzati dalla gioia profonda che è Dio con voi, siete consapevoli dei problemi che ci circondano, nonchè dei due soffocanti deserti di verità e di amore:
- il secolarismo: il modo di pensare senza Dio (teorico);
- il consumismo: il modo di vivere senza Dio (pratico);
due circoli viziosi e mortali che ci legano ai beni materiali e alle esigenze fisiche e spirituali.
Gesù ci chiede un miracolo: la nostra unità...
... La via della verità è quella del Cuore."
Ringrazio sinceramente tutte le persone che mi hanno accompagnato lungo questo importante cammino di fede, in particolare Don Andrea e mio fratello Mattia e ... ci vediamo a Rio de Janeiro !!