IL CONGRESSO EUCARISTICO
L’idea di incontri di preghiera comunitaria e di riflessione su argomenti specifici nasce in Francia nell’ambito del movimento eucaristico della seconda metà dell’800, che intendeva rinvigorire la centralità dell’Eucarestia e dell’adorazione delle specie eucaristiche nella quotidianità della vita di fede. Ai pellegrinaggi nei luoghi dove si veneravano miracoli avvenuti in presenza dell’Eucarestia, iniziati sempre in Francia, si abbinano i propositi di congressi a carattere spirituale e pastorale.
Mons. Gaston de Sègur ha modo di organizzare ad Avignone nel 1876 il primo incontro. Nel 1881 a Lilla si ha la realizzazione del primo Congresso Internazionale approvato dal papa Leone XIII. La guida del vescovo di Losanna, mons. Mermillod, riesce a suscitare intorno al movimento grande risonanza e visibilità nell’opinione pubblica. Pio X, facendo decisamente propria l’idea, inserisce l’iniziativa dei congressi nella linea pastorale di accostamento all’Eucarestia. Da allora i Congressi eucaristici internazionali sono stati 50. In Italia, come in altri paesi, hanno luogo Congressi eucaristici nazionali.
A Napoli nel 1891 si svolge il primo. Da allora, con una certa periodicità, in varie regioni si sono svolti e si svolgono questi incontri di preghiera e di studio, che hanno sempre sviluppato un tema specifico, che caratterizza il congresso stesso. Qualche esempio: a Lecce nel 1956 il tema è stato “L’Eucarestia sacramentum unitatis, vincolum charitatis”; a Catania nel 1959 il tema è stato “Dacci il nostro pane quotidiano”; a Pescara nel 1977 il tema è “Il giorno del Signore è la Pasqua settimanale del popolo di Dio”; a Bologna nel 1997 l’argomento di analisi è “Gesù Cristo, unico salvatore del mondo, ieri, oggi e sempre”. L’ultimo, il 25° ad Ancona, proprio in questi giorni, affronta il tema : “Signore, da chi andremo? L’Eucarestia per la vita quotidiana.”
In conclusione si può fare una sola considerazione: ciascuno cerchi di essere presente con la preghiera per realizzare la vera comunione di intenti per sentirsi ed essere Chiesa universale.