Ogni volta che sollevo lo sguardo, vedo un fiotto di sangue uscire dal petto di Gesù. Lo so, è l’effetto del movimento dell’occhio, ma il cuore mio trasale e mi viene da dire: “Perdonami Signore, perdonami per ogni volta che Ti sono stata lontana, nella mia volontà”.
Non vado spesso nell’antica chiesetta di stile romano che ospita il vescovo San Martino in una nicchia sovrastante il presbiterio; però ogni volta che ci vado il mio sguardo si alza sulla grande croce ove Gesù mostra a qual punto è giunto il suo amore. E’ lì, appeso quasi oltre l’altare e, alla sua sinistra, sulla parete volta a sud, una bella bacheca racchiude l’immagine della Madonna della Salute.
Quante volte Le ho acceso un cero con amore, certa che il suo cuore non avrebbe mancato di ricordarmi al suo Gesù.
Uscendo, al termine dell’Adorazione interparrocchiale, ho rivolto lo sguardo al marmoreo San Giuseppe che tiene in braccio il piccolo Gesù. Cosa può essere più importante della vita familiare?
O Maria, Madre dei dolori, prega per noi il tuo Gesù!