L'ANNUNZIATA E LUNI MARE
Leggendo i cenni storici sulla borgata e sulla chiesa dell'Annunziata, pubblicati sul bollettino n° 3 di marzo 2011, vorrei fare delle considerazioni su alcune cose che hanno attirato la mia attenzione; cose che mostrano come sia cambiato nel corso dei secoli il modo si pensare e di conseguenza di agire.
A beneficio di coloro che avessero perso l'occasione di leggerli, riporto qui di seguito, in corsivo, brani di quell'articolo.
“Nel 1653 il Console ed i Consiglieri di Ortonovo proposero di edificare una chiesa nella villa di Casano, nella quale non vi erano né chiese, né oratori, nonostante vi risiedessero ormai circa 400 abitanti bisognosi di cure spirituali.”
Dato che nel 1495 Ortonovo era stato acquistato dal Banco di San Giorgio e subito dopo era passato direttamente sotto il dominio della Repubblica genovese, ne consegue che il Console ed i Consiglieri in questione erano funzionari dell'amministrazione locale di detta repubblica.
Questa precisazione è necessaria per ricordare che il Console e i Consiglieri erano laici, nonostante ciò avevano sentito il dovere di appoggiare la richiesta dei loro concittadini di proporre la costruzione di una nuova chiesa.
Trasponendo la stessa situazione ai giorni nostri il risultato sarebbe alquanto anacronistico: ve lo immaginate il Sindaco di Ortonovo, assieme al consiglio comunale al completo, proporre di edificare una chiesa a Luni Mare perché vi risiedono più di 1300 abitanti bisognosi di cure spirituali e perché l'attuale edificio adibito a chiesa è insufficiente per capienza e inadeguato per decoro a tale scopo? Penso proprio che una situazione simile parrebbe incredibile, le amministrazioni pubbliche hanno smesso di curarsi delle necessità spirituali dei cittadini, a malapena, e non sempre, riescono a soddisfare quelle materiali. Ma non è finita qui, continuando a leggere apprendiamo che: “Tre anni più tardi (1656) gli abitanti di Casano si rivolsero al Vescovo per avere licenza di edificare nella
borgata un oratorio in onore della Santissima Annunziata, e già nel 1658 i fedeli poterono assistere alla prima Messa celebrata in questa chiesa.” La licenza ottenuta dal Vescovo non doveva essere una licenza edilizia vera e propria, paragonabile a quella dei nostri tempi. Infatti la Curia non aveva più alcuna giurisdizione temporale sul territorio di Ortonovo, il permesso doveva essere quindi l'autorizzazione ad edificare un luogo dove si sarebbero svolte delle funzioni religiose e ad intitolarlo ad un santo particolare.
Questa licenza deve essere stata accordata immediatamente, mentre quella rilasciata dal Console doveva essere già disponibile poiché la chiesa era già agibile appena due anni dopo. Purtroppo per la erigenda chiesa di Luni Mare invece, l'ottenere una licenza
edilizia dal Comune, dopo vent'anni di carte bollate, di presentazione di documenti, di revisioni del progetto e di revisioni delle revisioni, rimane ancora un sogno irrealizzato.
Il vecchio progetto è stato ritirato e presto ne verrà presentato uno nuovo che ci auguriamo avrà miglior fortuna.
Certo è che questi ritardi, impedimenti, ostacoli, balzelli e richieste impossibili difficilmente
possono essere imputati solo alle lentezze burocratiche.
L'impressione è che dietro tutto ciò, ci possano anche altri interessi.