APPUNTI DI DICEMBRE
Giovedì, 2.
Oggi è il 1° giovedì del mese; alle ore 21 nella cappella del seminario, a Sarzana, c’è l’ora di adorazione per le vocazioni. Con i Padri del Santuario e alcune donne del paese anch’io partecipo a quest’ora di preghiera. Come già detto in altre occasioni bisogna essere vicini ai nostri seminaristi sia con la preghiera, sia con il dialogo. Stasera preghiamo in modo particolare per due di loro, Tommaso e Luca che mercoledì prossimo, festa dell’Immacolata, saranno ordinati Diaconi.
Sabato, 4.
Come ormai consuetudine oggi si svolge il pellegrinaggio del 1° sabato del mese a un Santuario della diocesi, presieduto dal vescovo Francesco. Questo sabato si celebra al Santuario della Madonna della Guardia, al Vignale (Pegazzano). Io non posso partecipare per altri impegni; mi hanno riferito che tutto si è svolto bene, come al solito. Il prossimo pellegrinaggio (sabato, 8 gennaio) sarà al Santuario N. S. degli Angeli ad Arcola: partecipiamo sempre numerosi!
Domenica, 5.
Alle ore 17 salgo al Santuario per partecipare alla Santa Messa. Nella salita incontro la Maria (una donna che è sempre presente ai nostri incontri di preghiera), le chiedo com’è andata, ieri, al pellegrinaggio col Vescovo. Non l’avessi mai detto! Mi ha risposto: “Non mi dire niente, era dalle 6 che ero pronta e quella…della Marta, che doveva chiamarmi, non mi ha chiamato e quando sono andata in piazza non c’era più nessuno; non l’ho ancora vista, ma quando la vedo, vedrà…!”.
Entrati in chiesa, ecco la Marta già sulla prima panca. “Ora ci siamo”, penso. Infatti la Maria si è avvicinata subito alla Marta ed è iniziato un violento battibecco. Io sono andato in sacrestia ad aiutare padre Victorio per la celebrazione. Al termine della Messa, mentre uscivo, ho visto che le due donne avevano ripreso il battibecco interrotto. Mi sono avvicinato e ho detto loro che io andavo a casa. Mi hanno risposto che loro si sarebbero fermate ancora un po’ per la recita del Rosario. Infatti, mentre uscivo, le sentivo che iniziavano la recita. Mentre tornavo a casa pensavo: sembrava che si scannassero, quelle due donne, poi hanno pregato assieme e tutto si è chiuso lì; altre persone non si sarebbero più rivolte la parola chissà per quanto tempo dopo una simile litigata; quanti rapporti di coppia, di amicizia, di lavoro, ecc., si potrebbero risolvere così semplicemente: con un po’ di preghiera in comune!
Mercoledì, 8.
Oggi è la festa dell’Immacolata Concezione. Nella cattedrale di Cristo Re, alle ore 15, inizia la Santa Messa solenne per il conferimento del diaconato ai due seminaristi, Tommaso e Luca. La cerimonia è stata accompagnata dalla corale “Cantus Firmus” di Ortonovo, diretta dal maestro Renato Bruschi. Noi di Ortonovo, tra la corale e altri amici di Luca (che al nostro Santuario è quasi di casa) eravamo oltre 50. Al termine abbiamo partecipato ad un momento di fraternità nel salone “Fanelli” poi, quasi tutti, siamo andati alla chiesa del Carmine, a Sarzana (parrocchia di Luca) e lì si è svolta una bella festa in onore del neo-diacono.
Giovedì, 9.
Stasera nella chiesa di Luni Mare c’è l’ora di adorazione mensile interparrocchiale. Il pulmino del Santuario è quasi pieno; a Casano carichiamo anche il “preside” e così siamo al completo. Don Andrea, per questa occasione, ha invitato mons. Enrico Nuti per accompagnarci nella meditazione. Sono sempre molto accoglienti la chiesa e la gente di Luni Mare. Ma di questo spero ne parli anche il “preside” nel suo spazio a pagina 26.
Venerdì, 10.
Nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo (stasera ore 21) si svolge una meditazione musicale della corale “Cantus Firmus” sul tema “La croce di Cristo è la nostra gloria”. Questa esecuzione, voluta espressamente da padre Carlos, è anche il saluto di tutta la comunità al nostro parroco che domattina tornerà in Guatemala. Gli ortonovesi ci sono quasi tutti giovani e vecchi ma ci sono anche tante persone di fuori che hanno voluto anch’essi salutare il loro “amico” o padre spirituale… Ho visto partire già diversi parroci dal nostro paese, ma mai ho visto tanta commozione nel salutarli: forse la gente pensa di non rivedere più padre Carlos, io sono convinto, invece, che lo rivedremo, qui da noi, anche se per solo qualche periodo.
Mercoledì, 15.
Oggi ho ricevuto un bel biglietto di Auguri da “un vecchio parroco”, don Giovanni (anni 97). Mi ha fatto immenso piacere. Solo poche parole ma accompagnate da un augurio natalizio di San Luigi Orione che mi piace estenderlo ai lettori del “Sentiero”. Dice così: “Dio onnipotente ed eterno che per noi ti fai bambino, vieni e purifica la nostra vita, edifica in noi il regno del tuo amore, dirigi la nostra volontà al bene. Noi ti vogliamo amare e servire, come tu ci hai insegnato con la tua nascita, la tua vita, la tua morte” (Don Orione)
Mercoledì, 22.
Stasera, alle ore 21, partecipo alla liturgia penitenziale nella mia parrocchia (San Lorenzo). Siamo un bel gruppetto di persone. Per ricevere le confessioni ci sono i due padri del Santuario, Onildo e Victorio, poi don Andrea, accompagnato da un prete africano che sta studiando a Roma ed è ora in suo aiuto per tutte le feste natalizie. C’è una bella novità: all’organo siede Achille, parrocchiano di Luni Mare, ma che spesso è in aiuto anche a Caffaggiola. E’ la prima volta che suona nella nostra chiesa. Durante le confessioni abbiamo cantato molti brani che Achille intonava a ripetizione. Al termine molte persone lo hanno ringraziato per la disponibilità e la bravura espresse. Don Andrea, salutandoci, ci ha detto: “Siamo in Italia e qui, su quattro preti, sono l’unico italiano!”
Venerdì 24.
Alla Santa Messa di mezzanotte, nonostante il maltempo, c’è parecchia gente: tanti giovani, bene. All’altare, con padre Victorio c’è la Emma (la mia nipotina di cinque anni) e Agostino, mio cognato, ambedue oriundi (sono parrocchiani di Isola). Quella della Emma all’altare è ormai una presenza quasi fissa. Spesso il sabato vuole dormire da me così la domenica mattina è pronta per andare a “servire “ la Messa. Stasera, oltre agli altri consueti compiti (servire le ampolle al celebrante all’Offertorio, suonare il campanello all’Elevazione, tenere il “piattino” alla Comunione) dovrà anche togliere il velo che copre Gesù Bambino al canto del “Gloria”.
Per noi sembrano operazioni normali ma per i bambini sono dei veri traguardi che danno loro tanta soddisfazione e che, quando saranno adulti, ricorderanno sempre. Tocca a noi, quindi, genitori, nonni, ecc., a invogliarli a partecipare alle celebrazioni.
Questa è la Notte Santa; in tutte la chiese c’è tanta gioia, tanti canti, tante luci, persone sorridenti… Penso, però, che a Caffaggiola saranno un po’ meno festanti: hanno perduto il loro parroco circa un mese fa e, come sempre succede, nei momenti di festa il pensiero va a chi non può più partecipare della nostra gioia terrena. Don Lodovico festeggerà sicuramente con le schiere dei Santi, in Paradiso. Proprio oggi pomeriggio ho ricevuto una telefonata da padre Carlos, dal Guatemala: anche lui stasera non festeggia con noi ma festeggia con i suoi familiari, cosa che non faceva da quasi vent’anni.
Al termine della Santa Messa padre Victorio ha augurato a tutti un sereno Natale da estendere anche alle persone anziane o malate che non possono partecipare a queste belle cerimonie. Anch’io colgo l’occasione di augurare a tutti i lettori un sereno Natale e felice Anno Nuovo.
Walter