…La chiesa e i monti, silenti durante l’anno, si svegliano a vita animatissima l’otto settembre. Nel pomeriggio del giorno che precede la festa vi è un gran pellegrinaggio. Vengono da Carrara, da Massa, da Sarzana, e da molti altri luoghi disseminati in un semicerchio assai vasto intorno al bianco Santuario. Mentre il sole scende all’occaso e le tenebre si addensano nella valle, dalle vie mulattiere faticose, dalla strada ampia carrozzabile, salgono le lodi della Vergine. Sono migliaia di fedeli, uomini e donne, che vengono di lontano a ritrovare il caro Santuario, come si ritorna alla casa paterna giulivi dopo essere stati assenti per molto tempo.
L’amore di Maria li porta!
Ed essi salgono, salgono avvolti dagli ultimi raggi del sole cadente. In quell'ora, ogni luce si spegne, i monti si abbrunano, si accendono le prime stelle; e i devoti passano come ombre, e i canti salgono ancora, si perdono nell’aria, vanno fino al cielo, fino a Maria. E’ uno spettacolo commovente che resta nell’immaginazione quale ideale di dolcezza e come una visione. Intanto, la piazza si affolla di gente, qua e là grandi fuochi accesi, si illumina artisticamente la facciata e la piazza, poi lo sparo dei mortaretti che mettono nel cuore un’allegria, una gioia, come un gaudio.
Di dentro, la chiesa sfavilla di ceri ove, in un incendio di scintillio, sorride la bella e venerata immagine. Si procede con difficoltà sotto le navate, perché in terra è un vero lastricato di donne e di bambini, che da tempo immemorabile hanno come il diritto di dormire là dentro. Qui e colà vi sono crocchi di fanciulli e di fanciullette che cantano, in coro gli uomini salmeggiano l’Ufficio della Madonna. Intanto ai confessionali vi è ressa continua. E le preghiere e i canti si succedono sino alla mattina, quando incomincia il Santo Sacrificio. E il mattino, un incanto sempre sopra questi monti, quel giorno pare più bello. Dopo la prima Messa, tutta la folla venuta la sera, ritorna ai propri monti, alle proprie case, e nuova gente arriva dai paesi vicini e si rinnova così fino alla Messa solenne, e allora soltanto dal labbro del sacro oratore le lodi della Madre; e l’amore s’accende di più, sempre di più e la speranza cresce, la gioia è serena, dolce.
Maria trionfa!
In verità, le feste della nostra dolce Madre sono sempre belle; ma su questi monti, in faccia a questo mare, sono bellissime.