Il Vescovo viene tra noi.
Forse tanti di noi ci domandiamo in che cosa consiste la visita del vescovo? È giusto farsi questa domanda anzi è importanti interrogarsi. Poi e molto bello e significativo che questa attività diocesana parta proprio qui da noi, come era accaduto durante la visita apostolica fatta dal Vescovo Peruzzi dopo i lavori del Concilio di Trento (1545-1563) Il 18 marzo 1584 il Peruzzi giungeva nel territorio di Ortonovo dove iniziava la visita partendo dalla antica chiesa di S. Martino, conclusa la visita alla chiesa matrice di S. Lorenzo, il Peruzzi salì fino al Santuario del Mirteto .
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Ma che cos’è la Visita Pastorale? In che cosa consiste?
La Visita Pastorale è «un segno della presenza del Signore che visita il suo popolo nella pace» (Pastores gregis, 46). Con tale segno il Vescovo esercita il suo ministero, quello cioè di essere immagine viva di Gesù Buon Pastore che cura il gregge che gli è stato affidato con l’insegnamento, la santificazione e il governo, animato da vera carità pastorale al fine di perpetuare l’opera di Cristo, Pastore eterno. La Visita Pastorale è quindi «una delle forme, collaudate dall’esperienza dei secoli, con cui il Vescovo mantiene contatti personali con il clero e con gli altri membri del Popolo di Dio. E’ occasione per ravvivare le energie degli operai evangelici, lodarli, incoraggiarli e consolarli, è anche l’occasione per richiamare tutti i fedeli al rinnovamento della propria vita cristiana e ad un’azione apostolica più intensa» (Apostolorum successores, 221).
La Visita Pastorale costituisce inoltre, a norma del Codice di Diritto canonico, uno dei doveri più espressivi del Vescovo che ha l’obbligo di visitare tutta la diocesi almeno ogni cinque anni con la debita diligenza (cfr. CJC, c. 396 §1, c. 398), spinto dallo stesso entusiasmo evangelico degli Apostoli e dall’esempio dei pastori della Chiesa di tutti i tempi e di tutti i luoghi. La nostra realtà diocesana consente al Vescovo di avere già ordinariamente un rapporto piuttosto stretto e personale con tutti i presbiteri, le comunità religiose e le parrocchie, tuttavia è proprio la Visita pastorale che intensifica e rende visibile in modo eminente tale stretto legame del pastore con il suo gregge, presentandosi a tutti come principio e fondamento dell’unità nella Chiesa diocesana (cfr. LG, 23). Quindi la Visita Pastorale è un evento che coinvolge la nostra Comunità Parrocchiale: Gesù, il Pastore (cfr. Gv10), nella persona del Vescovo viene a confermare la nostra fede. La Visita Pastorale è infatti una forte esperienza del Signore Gesù. Inoltre essa vuole essere "risveglio", "proposta", "risposta", aiuto a un progetto di vita cristiana e di vera graduale formazione di una comunità cristiana.
Concretamente
Il Vescovo incontra le Amministrazioni Comunali, gli organismi pastorali, i catechisti, i ministri e i collaboratori del Parroco, le associazioni e movimenti ecclesiali presenti. Ascolta le persone che volessero parlare con Lui. Visita gli ammalati. Presiede le celebrazioni liturgiche in modo che la visita pastorale divenga una profonda esperienza di preghiera, finalizzata a riscoprire il centro del nostro essere Chiesa: Parola, Preghiera, Eucaristia e sacramenti, fraternità e formazione.
Per questo facciamo nostra l’esperienza di Zaccheo con Gesù:
"Gesù, entrato in Gerico attraversava la città... Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e disse... «Oggi devo fermarmi a casa tua». Zaccheo in fretta scese e lo accolse pieno di gioia." (Lc 19,1.5-6)