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di Romano Parodi
ANNO SACERDOTALE In occasione dell’Anno Sacerdotale indetto dal Santo Padre, Benedetto XVI, pensiamo di fare cosa gradita ai lettori presentando la figura di alcuni nostri illustri sacerdoti, le loro testimonianze, fatti da loro compiuti… e invitiamo altresì i nostri lettori ad inviarcene (www.ilsentieroweb.net). “Il toscanaccio di Dio”: padre Luigi Fantozzi (Dalla prefazione di padre Paternoster, stimmatino) Dopo san Luigi Orione, padre Giocondo Pio Lorgna, don Marcalini e don Pesce, ecco un altro grande “ortonovese”: padre Luigi Fantozzi. Come già scritto, nel nostro Santuario, ai domenicani succedettero i passionisti e dopo i passionisti, sino al ’29, gli stimmatini: il mitico don Fantozzi. Quanto ne ho sentito parlare! Ma non sapevo che fosse un’icona della storia stimmatina,celebrato già con diversi libri. Oggi ho ricevuto l’ultima pubblicazione su di lui, scritta da un suo pronipote. Un bel libro di 200 pagine con decine di foto di santuari dove operò, compreso il nostro. Padre Luigi Fantozzi fu un vero figlio del veronese San Gaspare Bertoni, il fondatore dell’ordine stimmatino. Don Fantozzi era un oratore nato e chi ebbe modo di ascoltarlo ricorda ancora la forza quasi aggressiva del suo linguaggio. Le sue omelie, ad Ortonovo, restarono leggendarie sino agli anni 50, e Dino Beggi ed Ezio Andreani (ultanovantenni) lo ricordano ancora oggi; teneva tutti avvinti con le sue parole e con la sua dolce ironia. Dotato di un dinamismo pastorale alquanto insolito nel clero del primo novecento, aveva l’intuito dei grandi uomini d’azione e riusciva ad anticipare le urgenze di un’epoca storica difficile. Aveva una personalità così forte che costringeva a schierarsi o con lui o contro di lui. “Chi può resistere agli urti e ai cozzi di padre Luigi Fantozzi?”. Si attirò molte incomprensioni anche nel clero. Non tutti condividevano questo suo attivismo che finiva per mettere a nudo la mediocrità di chi gli stava attorno. Entrò nella congregazione dopo il servizio militare e quello che ha realizzato nella sua vita ha dell’incredibile (come è stato per san Luigi Orione). Ci vorrebbero pagine e pagine per elencare tutte le sue iniziative. A Ortonovo stette pochi anni, ma anche da noi lasciò la sua impronta (vedi i davanzalini lato mare tutt’ora operanti, ecc). Rientrato dalla Cina dove fondo tre missioni, era così malconcio di salute che fu mandato a rinvigorirsi proprio a Ortonovo; fermo restando che la sua alta carica nell’Ordine lo portava ad assentarsi spesso. In seguito ritornò per molti anni anche in Cina. Egli rappresenta per la storia della sua congregazione “una preziosa icona dei propri grandi uomini, un singolare dono di Dio, fulgido esempio del carisma del suo fondatore, un insigne infaticabile stimmatino; il paladino dell’Immacolata (per la sua difesa sulla veridicità di Lourdes), toscano verace, innovatore infaticabile, il prete delle caserme, (a Roma fondò un circolo per militari), il cuore (per l’enfasi delle sue omelie), lo straniero ostinato (in Cina); lo stimmatino extra-large (per la sua mole)”. Le suo opere più significative sono: l’istituzione del Patronato Operaio nella sua amata Verona, la fondazione delle missioni in Cina, il ruolo avuto nella presenza degli Stimmatini nel sud d’Italia e la costruzione del Santuario della Madonna di Lourdes e della Scuola Apostolica a Verona sul colle di S. Leonardo, nonché moltissime realizzazioni immobiliari, soprattutto a Milano, Verona, Grottaferrata ecc. Don Luigi Fantozzi nacque a Chiesina Uzzanese in provincia di Pistoia nel 1870 e morì a Sezano di Verona nel 1953. Un grazie sentito a Remo Fantozzi (suo pronipote) di Belluno da parte di tutti gli ortonovesi.
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